Riflessioni, testimonianze, letture, arte, danza, musica, poesia… nel suggestivo abbraccio del monastero di Fonte Avellana alle pendici del Catria (PU). Il tema, proposto da Tomaso Marazza, può essere inteso come simbolo di vita, forza, energia, purificazione, socialità, custode del sottobosco e degli esseri che lo popolano, materiale da costruzione, per la produzione di strumenti e attrezzi, albero maestro…
Venerdì 8 luglio 2022
15:00 Saluto del priore Gianni Giacomelli e del moderatore Alessandro Ramberti
15:10 L’albero: confidenze, profumi, sensazioni, percezioni, ascesi – Tomaso Marazza nasce a Milano nel gennaio 1963 ove vive per i primi trent’anni circa. Dopo la maturità classica si iscrive alla facoltà di Medicina di Milano con conseguimento della laurea nel 1989. Si è dedicato alla professione medica in vari ambiti tra cui quello di medico palliativista di pazienti oncologici e di medico di medicina di urgenza presso ospedali dell’hinterland milanese e del capoluogo lombardo. Al momento vive presso il Monastero di Fonte Avellana. Ha pubblicato il libro di poesie Con te me ne andrò (Book Sprint 2020). Un suo articolo è inserito ne Il muro (Fara 2021).
16:20 In quel giardino ero nell’anima – Natascia Ancarani è nata nel 1961 da famiglia contadina a Conventello (RA). Dopo aver frequentato il liceo a Ravenna negli anni Ottanta si trasferisce a Pavia per studiare filosofia che ancora insegna nelle scuole superiori. Negli anni Novanta ha partecipato a un gruppo femminista di studio sulla violenza, da cui il volume: Il sonno della ragione. Saggi sulla violenza (Dell’Arco 1993). Nel 2006 ha vinto il “Pubblica con noi” di Fara con la raccolta di racconti uscita nell’antologia 3x2 e da allora ha partecipato a diverse kermesse della casa editrice. Nel 2016 è uscito il saggio narrativo Doppia Esposizione, Berlin 1985-2015, Edizioni del Foglio Clandestino.
16:35 Oltrepassato l’albero finale – Davide Valecchi (Firenze, 1974), polistrumentista, dal 2003 è chitarrista del gruppo post-punk Video Diva. Con lo pseudonimo di almost automatic landscapes dal 2001 ricerca nel campo della musica elettronica spaziando dal minimalismo alla dark e cosmic ambient, passando per il glitch, la musique concrète e la drone music, fino ad approdare a un ibrido in cui le suggestioni sperimentali si coagulano con una forma musicale più tradizionale e strutturata con uso di sintetizzatori analogici. Ha pubblicato in poesia: Magari in un’ora del pomeriggio (Fara 2011), Nei resti del fuoco (Arcipelago Itaca 2017) e La strada del nutrimento (Fara 2021). Altre poesie e racconti sono presenti in antologie e in vari blog letterari. Collabora con poeti e scrittori a eventi in cui si fondono musica elettronica, parola e video di ricerca. Cfr. davidevalecchi.blogspot.com
16:45 L’albero e il cattivo frutto – Subhaga Gaetano Failla è giunto sulla Terra una domenica d’autunno. Ha pubblicato narrativa, poesia e saggistica con vari editori, in italiano e in altre lingue. Con Fara Editore: Il seminario di Vinastra, La signora Irma e le nuvole, numerosi testi in libri collettivi nati da kermesse e in antologie e blog. Per Fara è stato anche giurato di concorsi letterari. Opere in inglese in: Zen poems, Haiku for lovers, Therapy and the Counter-tradition, Hazy Moon the Zen Review, Self & Society. È presente in diverse riviste e antologie, in trasmissioni radiofoniche e altro. Tra le ultime pubblicazioni: Il sogno di Opale (Ensemble), La vicinanza della primula (Eretica). Il nome Subhaga gli è stato dato da Osho.
17:00 Dove il tronco è privo di corteccia – Maela Bertazzo è nata a Nove e risiede a Marostica (VI). Una vita passata tra i numeri. Poi, inaspettatamente, un nuovo percorso: la scrittura. Ha ottenuto riconoscimenti e alcune sue opere sono inserite in antologie di racconti. Vapori e ciàcoe è risultato 3° al Concorso letterario regionale di poesia e prosa 2014 ad Abano Terme (PD); Il più straniero di tutti ha ottenuto il 1° posto al Premio letterario Virgilio Scapin 2018 a Breganze (VI). Con Fara ha pubblicato nel 2019 una raccolta di poesie votate al Faraexcelsior, Dentro la trasparenza. Nel 2020 ha vinto il concorso Faraexcelsior con il romanzo breve La zanzara d’inverno. È presente in Respiro e ne Il muro.
17:15 Alberi – Nato a Rimini, Stefano Bianchi ha pubblicato le raccolte: La bottiglia (Pendragon 2005), Le mie scarpe son sporche di sabbia anche d’inverno (Fara Editore 2007, Premio Cluvium 2008), Sputami a mare (Le voci) (Fara 2010, segnalata al Premio internazionale Città di Marineo 2011) e Da quando non ci siete (Fara 2021, una poesia di quest’ultimo libro ha vinto il 2° premio assoluto al Piemonte Letteratura 2022). Alcune poesie sono state selezionate dalla Casa editrice Aletti per la registrazione di un cd audio video per la voce dell’attore Alessandro Quasimodo, figlio del poeta premio Nobel Salvatore Quasimodo.
17:30 Filastrocca dell’ABC / Sono l’albero e son qui – Antonia Gualtiero è nata a Thiene e vive a Malo (VI). Ha lavorato come medico di Medicina Generale, professione che le ha dato la possibilità di entrare in molte case e vite. Ha partecipato a vari corsi di scrittura autobiografica tra i quali, nel 2019, Graphein, presso la libera Università dell’Autobiografia di Anghiari. Ama la sintesi. Predilige le parole che possono contenere un concetto, un mondo non detto. Scrive poesie che arrivano spontanee, improvvise.
17:45 “Arbol De La Esperanza Mantente Firme” – David Aguzzi, nato a Rimini, vive a Riccione. È laureato in Sociologia e in Scienze della comunicazione. Socio e presidente dell’Associazione Teatro Aenigma (Urbino), co-fondatore della rivista Teatri delle diversità e delle Edizioni Nuove Catarsi, ha scritto libri e saggi su varie tematiche sociali e numerosi articoli per Teatri delle diversità. Ha realizzato il cortometraggio Cambiamo Discorso? È presente in numerose antologie fariane; le ultime La via (2019), Respiro (2020) e Il muro (2021). Primo al Concorso Viaggi di Versi 2014, Editrice Pagine, con la poesia Oggi. Ha messo in scena con la Compagnia del Gruppo Atena, composta da attori con patologie psichiche e disagio sociale, le drammaturgie teatrali – Mi fido di te, Il Treno dei desideri, Il vecchio geloso, Vorrei essere speciale, … ma queste son parole!
18:00 Radici e germogli – Adalgisa Zanotto vive a Marostica (VI). Suoi racconti e poesie sono inseriti in diverse opere collettanee nate dalle kermesse fariane. Ha ricevuto vari riconoscimenti con Fara: ha vinto il concorso Rapida.mente 2015 (sez. Racconto) con pubblicazione nella omonima antologia. Nel 2016 dà alle stampe la raccolta di racconti Celestina. Seconda al concorso Versi con-giurati, ha ricevuto la pubblicazione premio di Sussurri e respiri (2017). Nel 2018 ha pubblicato l’opera poetica D’ora in poi (Menzione d’onore al Premio Montano 2018 e Menzione di merito al Premio Di Liegro 2019) con la Prefazione di Gianni Criveller premiata al Città di Forlì 2019. Nel 2020 è uscita la silloge Ho da dirti in segreto.
18:15 Gli alberi siamo noi – Dante Zamperini è nato a Negrar (VR) nel 1972. Nel 2002 pubblica L’arcobaleno de la vita (in veronese) e Negli occhi, nel cuore. Nel 2006 esce per i tipi di Gabrielli La domenica mattina. Nel 2014 Come legno d’ulivo (Prefazione di Eros Olivotto) e nel 2021 Di un respiro sospeso. È inserito in Salvezza e impegno (2010), Il valore del tempo nella scrittura (2011), Scrivere per il futuro ai tempi delle nuvole informatiche (2012), Chi scrive ha fede? (2014), Uno scarto di valore a Bardolino (2016), Perdono: dal rancore al ricordo (2017), La responsabilità delle parole (2018), Respiro (2020). Organizza incontri con artisti e poeti. Numerose copertine Fara riproducono sue opere.
18:30 Dibattito
18:45 Arte e vita – Lorena Tiezzi vive a Sarteano (Siena) dove è nata 63 anni fa. Nel 2006 pubblica con la casa editrice Il filo la raccolta di poesie Respiro e vince il secondo premio nel concorso poetico AC Misterbianco. Nel 2008 pubblica alcune poesie nella rivista Poeti e Poesia. Nel 2009 partecipa con le sue poesie allo spettacolo di danze in cerchio “Pa cha Ma ma” e si classifica II nel premio nazionale “Donna sopra le righe” con un racconto breve. Nel 2010 la sua raccolta “Frusta” viene pubblicata nell’antologia Poeti del 900 della Valdichiana. Dal 2011 al 2019 le sue poesie sono inserite in sette antologie della casa Editrice Pagine. Fin da bambina mostra un amore profondo verso le arti figurative che esprime con l’utilizzo di svariati materiali e tecniche, spaziando dal ricamo alla scultura in argilla.
19:00 (per chi vuole) Vespri
19:30 Cena
21:00 IL VERDE performance di danza a cura della Compagnia Il Tempo Favorevole
in scena: Veronika Aguglia, Marinella Freschi, Barbara Martinini – con musiche originali di Roberto Paci Dalò – ricerca sonora di Marinella Freschi – regia di Barbara Martinini – con il sostegno del Comune di Rimini – una coproduzione Mulino di Amleto Teatro e Giardini Pensili – in collaborazione con A passo d’uomo – La botanica è qui scienza poetica e le coreografie mostrano differenti stati di contemplazione attiva: posture, atteggiamenti, propensioni del corpo e del suono in relazione con la natura. Una riflessione sul mondo vegetale e l’urgenza d’intervenire per salvare il pianeta: l’uomo e il suo consumo predatorio e il cambiamento climatico stanno determinando conseguenze irreparabili. Il verde è un colore difficile. L’idea di essere indipendenti dal punto di vista energetico e sonoro è una scelta poetica che si traduce in simbolo di una resistenza possibile, per una pratica di sostenibilità e portabilità dello spettacolo dal vivo. La compagnia Il tempo il favorevole (foto Roberto Baroncini) nasce nel 2015 da un’idea di Barbara Martinini che da allora ne guida i progetti in qualità di direttrice artistica. Nei lavori proposti si riscontra un linguaggio che affonda le sue radici nel Tanztheater, innestandosi con le pratiche della danza contemporanea e del teatro fisico, e anche con le arti visive e performative. Una poetica che si può denominare di Neoteatrodanza, ponendosi come prosecuzione riconoscibile del codice mitteleuropeo, ma proponendo una nuova forma, che si realizza, oltre che negli innesti con la danza contemporanea e altre arti visive, anche attraverso l'approccio site specific e l'uso dei supporti tecnici in un’ottica di sostenibilità e di indipendenza, come per esempio le luci ricaricabili, per una “portabilità possibile” dello spettacolo dal vivo. Veronika Aguglia e Marinella Freschi, danzatrici, coreografe e danzaterapeute, completano la formazione che risiede presso il Mulino di Amleto Teatro di Rimini.Sabato 9 luglio 2022
8:00 Colazione
8:45 La passeggiata sotto gli alberi di Philippe Jaccottet – Alberto Fraccacreta (San Severo 1989, foto Guido Dall’Olio) è assegnista di ricerca in Letteratura italiana contemporanea presso l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Collabora con vari quotidiani nazionali. Nel novembre del 2020 per Transeuropa ha pubblicato il volume di poesie Sine macula che raccoglie Uscire dalle mura e Basso Impero (Raffaelli 2012 e 2016) e altri versi in cui si vela e si svela Delia, una presenza femminile sempre desiderata, salvifica eppure sfuggente. Con le prose di Spin doctor (Fara 2021) ha vinto il concorso Narrapoetando.
10:15 Breve dibattito
11:50 Dibattito e libertà
12:30 Pranzo
16:30 Dibattito aperto
17:30 Verde speranza – Giorgio Iacomucci (1961) è nato e vive a Pesaro. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Urbino, si occupa di logistica nell’Amministrazione Comunale. È attivo nel mondo del volontariato. Ha creato, nella frazione di Novilara, un giardino in memoria della sua compagna di vita Daniela Marcolini e ne parla nel toccante Un giardino per Daniela (2019). Ha curato e pubblicato nel 2019 una antologia di versi dal titolo L’anima poetica nel giardino di Daniela. È presente nel volumi fariani La via, A tu per tu, Respiro, Vivere l’abbandono e Il muro.
18:20 Dibattito e libertà
19:00 Vespri (per chi vuole)
19:30 Cena
Serata “spettacolare”
21.00 L’albero per la nostra famiglia – Siamo una famiglia di Rimini composta da Mirco, Silvia e il piccolo Andrea. Mirco, il capofamiglia, lavora in Ausl come Tecnico della prevenzione, è sempre molto impegnato ma cerca di condividere i momenti liberi in famiglia e possibilmente nella natura. Silvia lavora in Ausl come amministrativa nel servizio formazione; è una mamma che cerca di barcamenarsi tra lavoro, marito, figlio e studio… alla sua “tenera” età cerca di impegnarsi per raggiungere la prima laurea rimanendo nell’ambito educativo. Andrea è il nostro gioiello, ha 10 anni, quasi 11, è quest’anno finisce le scuole elementari, inizierà le medie e riceverà il dono della Santa Comunione e della Cresima. Amante dell’ambiente come la mamma, è sempre in cerca dei “tesori della natura”!
22:10 Come foglie sull’albero – Ottavio Rossani (Sellia Marina, 1944), vive a Milano (si è laureato In Scienze Politiche e sociali alla Cattolica). Sei libri di poesia: Le deformazioni (1976), Falsi confini (1989), Teatrino delle scomparse (1992), Il fulmine nel tuo giardino (1994), L’ignota battaglia (2005) e Riti di seduzione (2013). Molte plaquette corredate da suoi disegni. È inserito in numerose antologie. Ha ottenuto nel 2019 la cittadinanza onoraria di Soverato con pubblicazione di una Autoantologia con poesie inedite intitolata alla Città. Sempre nel 2019 è uscita con Nino Aragno l’opera poetica La luna negli occhi (vincitrice del Premio Camaiore 2020). Dirige il blog poesia.corriere.it
22:30 Dibattito e riposo
Domenica 10 luglio ’22
7:30 Lodi (per chi vuole)
8:00 Colazione
10:25 Dibattito e libertà
11:00 Messa (per chi vuole)
12:30 Pranzo
15:00 Il libro nell’albero, l’albero nei libri – Andrea Parato (Rimini 1979) lavora come funzionario al Comune di Rimini. Appassionato di comunicazione in tutte le sue sfaccettature – dai cultural media studies alla poesia alla semiotica – si è occupato di segreteria di direzione, consulenza direzionale, interventi formativi in ambito comportamentale e manageriale. La sua più recente raccolta è Imminenti stati di necessità (votata al Faraexcelsior 2018).
15:15 Albero, amico mio – Maria Lenti (foto Tiziano Mancini) e le sue ore. Al primo caffè, musica. Canta durante le pulizie. Poi esce, memore dell’invito di Sant’Agostino: “Canta e cammina, non per cullare l’inerzia, ma per sostenere lo sforzo”. Alle tredici, belle posate e stoviglie su lino ricamato, si siede. Esaurisce subito il pasto, avendo assaggiato non poco nell’iter preparatorio. Quindi assapora un momento di solitudine, felicità o un suo surrogato, l’illusione, che la induce a fissare, nel resto della giornata, le parole sui tasti. Parole già in libri di poesia e di prosa i cui titoli, copertine e tanto altro sono visibili in www.marialenti.it
15:30 L’albero della giustizia: gemmazione naturale o innesto artificiale? – Claudio Fraticelli è avvocato cassazionista del Foro di Macerata e Magistrato Onorario alla Corte di Appello di Perugia. Alla professione forense coniuga la passione per lo studio della Sacra Scrittura nella lingua ebraica e per le nuove tecnologie informatiche. Le kermesse avellanite lo hanno spinto ad approfondire le sue indagini filosofiche sulla c.d. “teologia politica”. Suoi saggi sono inseriti in Salvezza e impegno (2010),Il valore del tempo nella scrittura (2011), Scrivere per il futuro ai tempi delle nuvole informatiche (2012), Scrittura felice (2013), Dove sta andando il mio italiano? (2014), Il tempo del padre (2015), Il valore dello scarto (2016), Preghiera (e… (2016), Perdono: dal rancore al ricordo (2018), Distanze (2018).
15:45 Scelta del tema per la prossima kermesse
16:30 Saluti e partenze
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