martedì 6 giugno 2023

Manuel Lantignotti finalista al Camaiore Proposta

Rosa Candidati Premio Camaiore Proposta Vittorio Grotti

• Diletta D’Angelo, “Defrost” (Interno Poesia Editore)
Manuel Lantignotti, Vista Parco (Pequod Edizioni)
• Michele Lionetti, “O vivi o ti salvi” (Marco Saya Edizioni)
• Nicola Muratore, “I latrati del lupo” (Eretica Edizioni)
• Axel Sintoni, “Altrove cardinale” (Edizioni Minerva)




Prima rosa Camaiore - Francesco Belluomini 2023

Designata la prima rosa dei libri e degli autori candidati al XXXV Premio Letterario Camaiore - Francesco Belluomini. La giuria tecnica - presieduta da Rosanna Lupi e formata da Michele Brancale, Cinzia Demi, Simone Gambacorta, Federico Migliorati, Renato Minore, Ottavio Rossani – ha completato la prima cernita dei libri partecipanti, arrivati quest’anno a ben 163 opere: da questi 21 titoli, verrà ora effettuata, dopo attenta, approfondita e ulteriore valutazione, un'ulteriore selezione, che verrà comunicata entro il 20 giugno. Si arriverà dunque a cinque libri, ovvero alla cinquina delle opere finaliste, in vista della cerimonia finale in programma sabato 16 settembre a Lido di Camaiore. 


Rosa Candidati PLC – Francesco Belluomini

• Franco Arminio, “Sacro Minore” (Einaudi)
• Alberto Bertoni, “Culo di tua mamma (Autobestiario, 2013 – 2022)” (Samuele Editore)
• Edoardo Callegari, “Liturgie di un magnifico” (Puntoacapo Editrice)
• Nadia Cavalera, “Liber ex libris” (Edizioni Milella)
• Adriana Cigna, “Fiori di fessura” (Bonaccorso Editore)
• Rosalba De Filippis, “Madrebianca” (Passigli Editori)
• Paolo Del Colle, “Stato d’insolvenza” (Amos Edizioni)
• Gabriela Fantato, “Terra magra” (Il Convivio Editore)
• Adelio Fusè, “Mosaico del viandante” (Book Editore)
• Graziano Graziani, “Er corvaccio e li morti” (Interno Poesia Editore)
• Giovanni Ibello, “Dialoghi con Amin” (Crocetti Editrice)
• Giuseppe Elio Ligotti, “L’alga del tempo” (Molesini Editore Venezia)
• Andrea Margiotta, “Il paradiso all’ombra delle spade” (Passigli Editori)
• Lerro Menotti, “Una nota sospesa” (Genesi Editrice)
• Matteo Moder, “Lettere da un qualsiasi esilio” (Battello Stampatore)
• Maria Pia Quintavalla, “Estranea (Canzone)” (Puntoacapo Editrice)
• Alessandro Ramberti, “Enchiridion celeste” (Fara Editore)
• Patrizia Tocci, “I semi del silenzio (1990 – 2020)” (Edizioni Tabula Fati)
• Duccio Trombadori, “Frottole” (Maretti Editore)
• Gian Mario Villalta, “Dove sono gli anni” (Garzanti)
• Piergiorgio Viti, “Dentro al petto mi si muove un canto” (Arcipelago Itaca Edizioni)

Bloom’s day, il giorno dell’Ulisse di Joyce 16 giugno 2023 a Cesena






Promosso dal Circolo culturale Giordano Pollini 
insieme a Jazzlife e MicaPoco APS 
e con il patrocinio del Comune di Cesena 
e del Comune di San Mauro Pascoli

Cesena, 16 giugno 2023


Teatro Bonci e Rocca Malatestiana


Bloom’s day, il giorno dell’Ulisse di Joyce

POETI ROMAGNOLI D’OGGI E JAMES JOYCE

(a cura di Franco Pollini, Società Editrice “Il Ponte Vecchio”, 2023)


PROGRAMMA


ore 10:30 Teatro Bonci 

“Il libro dei libri. Omaggio a Ilario Fioravanti”


ore 20:00 Rocca Malatestiana

“Degustazione sotto il Sole d’Irlanda”


ore 21:30 Rocca Malatestiana

“Letture poetiche” dal volume

“Poeti romagnoli d’oggi e James Joyce”


Hanno contribuito: 

Leonardo Altieri, Monica Amaducci, Loris Babbini, Tolmino Baldassari, Loredano Baraghini, Bruno Bartoletti, Franco Bazzocchi, Angela Baviera, Marco Benazzi, Stefano Bernardeschi, Rosella Bertino, Marino Biondi, Yves Bonnefoy, Adele Briani Fioravanti, Andrea Brigliadori, Davide Brullo, Franco Casadei, Mauro Casadei Turroni Monti, Maria Gabriella Conti, Gino Della Vittoria, Denio Derni, Narda Fattori, Ilario Fioravanti, Sabrina Foschini, Gianni Fucci, Antonio Gasperini, Frate Filippo Gridelli Ofmcap, Angela Maria Golfarelli, Cristina Laghi, Guido Leotta, Gianfranco Lauretano, Giorgio Magnani, Gabriele Marchesini, Vittorio Mezzomonaco, Roberto Mercadini, Gianfranco Miro Gori, Fabio Molari, Giovanni Nadiani, Sante Pedrelli, Marzia Persi, Franco Pollini, Maria Quagliotti, Alessandro Ramberti, Luigi Riciputi, Davide Rondoni, Anton Roca, Fabrizio Sirotti, Nevio Spadoni, Franco Spazzoli, Anna Maria Tamburini, Annalisa Teodorani, Caterina Tisselli, Elisabeth Turci, Paolo Turroni, Marco Viroli, Marisa Zattini, Matteo Zattoni


Ingresso gratuito agli eventi. Solo per la Degustazione, organizzata dall’Associazione Jazzlife, è richiesta la prenotazione (tel. 366 8274626) e un ticket.

Pensieri e parole in un’immagine (ravvicinata o fuori campo)

su Dettagli Fuori Campo di Alberto Mori

articolo-intervista di Daniele Ardigò
pubblicato su Mondo Padano del 2 giugno 2023




(Polaroid I) Antonella Anedda

 

Polaroid: istantanee di poesia è una rubrica a cura di Luca Pizzolitto
Foto in copertina di Luca Pizzolitto


"Remare verso l'essenziale di ciò che sembra inesprimibile"


"Come accade in mare quando
ci si chiama da barche diverse,
di notte, con lanterne nell'acqua buia,
con volti e corpi nel buio.
Chi risponde deve tener conto
dell'aria 
e del fragore, del freddo,
del tremore 
dell'onda, del tremore
del fiato: 
per capire il richiamo,
per remare 
verso l'essenziale
di ciò che sembra 
inesprimibile."

(Antonella Anedda, dall'introduzione)

 



(da Fëdor Tjutcev, frammento)

(...)
Chi legge, da solo, ha traversato un solco

prima di noi, veloce, ha raggiunto il gelo dell'attesa.

Per questo ecco una sedia vuota, ecco il cibo sul tavolo

e il bicchiere. Non diversamente dai morti si prepara

lo spazio per gli assenti.

Siedi: il tuo corpo come il mio

radente alla finestra, corpo notturno

per il vento notturno sulla nuca, per i neri abeti

per l'intera casa e il bosco

per ogni spazio che tu percorra come me stanotte.

*

(da Osip Mandel'stam)


Non parlava con me il mio paese.

Ora vuole un canto

lunghissimo, di gola - che si accordi

con fessure di terra e tremi nelle cose.

Non parlava con me il mio paese. Ora di colpo

mi ha infiammato come un fuoco, semplice di bosco,

toccando appena il fuscello della lingua, lasciando che il palato

ardesse a cupola nel corpo.

Mi ha dato tempo e notte.

La voce si è levata prodigiosa

dimessa, nel secolo che cresce sul millennio

né lupo, né scoiattolo, non una bestia in fuga

ma pelle che si somma nel buio ad altre pelli

arata-notte nel tramestio di foglie

voce che scava fino al nome

e dice: anch'io nata a dicembre,

il ventidue, sulla punta dell'anno che si spegne

*


(da Marina Cvetaeva, frammento)

(...)
Per andare via da ciò che è folto, dai molti oggetti

delle cose che incombono sul petto, basta tracciare un solco

più profondo della vita di sempre. Dire: saremo coraggiosi.

Se l'amore davvero è un arco teso stringere più forte

le dita intorno al legno, chinare la testa contro il vuoto.
(...)
Ci si abbandona in fretta, per colpi replicati

per secchi colpi distratti, ogni volta per sempre

stando così vicini.

Per questo provo a trattare la vita con lentezza:

una salita

la corda il vento che soffia sulla nuca

camminare alla cieca, e a un tratto sulla cima

riconoscersi da come si guarda nella valle

amarsi con sapienza in quello che si dice

sia l'amore più sterile

il più stanco

quello che a malapena ci consente

di abbracciare il buio con cautela.
(...)




Il pellegrino non viaggia per scoprire,
ma per esistere, viaggia per vedere
il proprio viaggio riflesso nel corpo
e nel pensiero.
Così è accaduto per queste poesie.
Per caso la luce, il suono di un verso
e da lì l'inizio di un cammino,
la memoria di quel verso come la conchiglia
che il pellegrino medioevale teneva cucita
al mantello per dire: vado a Santiago,
e nella curva della madreperla
c'è il perdersi e l'arrivare,
il profilo delle guglie,
il vapore che le inghiotte.
Dal verso-conchiglia, accostando l'orecchio
ho sentito il mare, l'ampiezza dell'acqua,
nel verso-conchiglia, oltre la perla,
poteva forse vivere, crescere ancora qualcosa.

(A. Anedda, dall'introduzione)


da Antonella Anedda, "nomi distanti" (Aragno, 2020)



Antonella Anedda (Anedda-Angioy) è nata nel 1958 a Roma. Vive tra Roma e la Sardegna. Ha collaborato con riviste e giornali quali Il Manifesto, Linea d’ombra, Nuovi Argomenti. Ha pubblicato il libri di versi: Residenze invernali (Crocetti, 1992, premio Sinisgalli); Notti di pace occidentale (Donzelli, 1999); Il catalogo della gioia (Donzelli, 2003), Tre stazioni (LietoColle, 2005); Dal balcone del corpo (Mondadori, 2007, Premio Napoli); Salva con nome (Mondadori, 2012, Premio Viareggio). In prosa: Cosa sono gli anni (Fazi, 1997); il libro di traduzioni e poesie Nomi distanti (Empiria, 1998, con una nota di Franco Loi); La luce delle cose (Feltrinelli, 2000); La vita dei dettagli (Donzelli, 2009). E’ presente in antologie italiane e straniere.











venerdì 2 giugno 2023

Come un movimento ondoso

Una lettera di Mariateresa Giani


Uboldo, 30 maggio 2023

Caro Alessandro,

ho trovato le tue poesie stupende, dal pensiero pregnante, delicate e intonse insieme.

Percorri il territorio fecondo dell’interiorità, con una mente meditativa che s’apre al cosmo, uno spirito vivo, pronto alla battaglia per il sapere che conta, e mai vinto.

La ricerca si svolge come un movimento ondoso tra dubbi e incertezze, difficoltà e limiti, mancanze, ma si conclude nell’immancabile fiducia in una ispirazione: “fidiamoci dell’angelo / il nostro aggancio al dopo” (Custode, p. 10), o in un (auto)incoraggiamento a moltiplicare il proprio “poco” per diventare “la tessera / preziosa di un mosaico / il tuo bagliore scampolo / già qui di eternità” (Vocazioni, pp. 26-27).

In uno stile costantemente limpido e armonioso, trasmetti un senso di bellezza e accesa spiritualità in splendide poesie come Corrispondenze (p. 17) e Spirito (p. 33).

Si evidenzia un’ansia a “farsi luce”, a “fare verità”, a “cogliere la mano / che aleggia sull’abisso / con fedeltà assoluta” (Pietra sonora, p. 39).

La chiave di tutto è lo sprone costante ad aprirsi a un “tu”, all’abbraccio fraterno e, nel fare comunione, a divenire “una parabola / vivente del divino” (Entanglement, p. 16). Anelito del cristiano che ama Dio.

Condivido: “Vi prego diamo un’anima al futuro.”

Complimenti vivissime a auguri. Un caro abbraccio,

Mariateresa Giani 



martedì 30 maggio 2023

Poesie da "Passeggeri solitari (Edizioni La Gru) di Stefano Lorefice

 




… dalla sezione “Linea del Fronte”

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Annoto il passaggio di esseri feroci in questa sala d’attesa con sedie rosse; tutto qua: un elenco di peripezie che affiorano appena, strade da disperati che raccontano cose e rimasugli di storie. Ogni disastro ha le sue cortesie, i suoi “C’era una volta….”

(Posto di Polizia - Frontiera Est)

 

… dalla sezione “Figure urbane assortite”

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Sempre al bancone esterno che dà sulla veranda del bar, curvo con lo sguardo e con la schiena, forse pure d’umore. Camicetta anni 80 di motivi floreali stile Magnum P.I. con sguardo alla Bryan Ferry ed un finale di scarpette un tempo luccicanti, ora stanche e disordinate. Un saluto a qualche conoscente, più divertito di trovarlo che di rispondere. Si direbbe gran bevitore e forse un tempo lo è stato. Sarebbe gran colpo di scena vederlo scendere dall’alta sedia da bar con un balzo, una capriola “et voilà” fare un inchino al pubblico: “Ecco l’uomo, ecco la vita signori; le altre cose mettetecele voi.”…per poi andarsene con il suo solito bicchiere di soda, fischiettando inarrivabile.

(Caorle - SodaMan)

 

… dalla sezione “Istruzioni naturali per paesaggio, valli sospese ed altre faccende alpine”

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La frana aveva cambiato il paesaggio, le regole, gli equilibri fra le rocce. L’aria portava un odore di terra rivoltata. La montagna con un suono profondo, di gola, mormorava; per milioni di anni le aveva trattenute: ancorate in crepe, venature, ghiaioni e massi… da una vertigine d’ere lontane erano riemerse parole che noi non potevamo capire.

(Frana in Val Masino)

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Stefano Lorefice è nato verso la fine degli anni settanta in provincia di Sondrio, ha vissuto diversi anni all’estero. Ha pubblicato le raccolte poetiche Passeggeri solitari (Ed. La Gru, 2023), Frontenotte (Transeuropa, 2011), L’esperienza della pioggia (Campanotto, 2006), Budapest Swing Lovers (Ed. Clandestine, 2004) e Prossima fermata Nostalgiaplatz (Clinamen, 2002). Nel 2010, per Eumeswil, è uscito il suo primo romanzo “Il giorno della Iena”, riproposto in una nuova veste nel 2014 da Giraldi Editore, dopo la raccolta di racconti Cosmo Blues Hotel (Ed. Clandestine, 2004). Si occupa anche di fotografia ed attualmente è tornato a vivere alla fine del lago di Como.