Castel Sismondo – Sabato 19 luglio 2008 – dalle ore 16,00 alle ore 20,30
v. qui, v, anche il resoconto di Morena Fanti
Le foto che insieriamo qui sotto sono state gentilmente scattate da Andrea Parato (v. anche le foto inviate da Stefano Leoni qui)
articolo molto bello di Guido Passini (grazie :) pubblicato in AltraMusa – 19/07/08
Ho avuto il grande privilegio di essere invitato a questa Kermesse di poesia, tenutasi a Rimini Sabato 19 luglio, e condotta da Alessandro Ramberti, o meglio l’anima di Fara Editore.
I lettori scuseranno questa mio articolo (soprattutto per l’inizio, la tipica “presa alla larga”) ma come ormai ben sapete mi piace scrivere a modo mio, tentando di portare quello che possono essere le emozioni provate e in questo caso per stare nel tema, il sollievo che a mano a mano ho riscontrato nella giornata.
Castel Sismondo è una fortezza che ha richiesto ben nove anni per essere costruita (1437-1446), nata dalla caparbietà e dal grande segno di potere che voleva imprimere al prossimo quello che fu anche l’architetto del castello, nonché proprietario: Sigismondo Pandolfo Malatesta. Iniziato in un momento di forte prosperità economica per la signoria e di grande celebrità personale per Sigismondo, fu concepito come palazzo e fortezza insieme, come degna sede per la corte e per la guarnigione, e soprattutto come segno di prestigio.
Prestigio.
Proprio come quello che Alessandro con grande serietà e umiltà ha cercato di imprimere al mondo della poesia. Ha raggranellato autori emergenti con autori già consolidati, li ha uniti con un solo scopo, quello di organizzare una serata all’insegna della poesia, delle emozioni, dell’arte, e soprattutto al sollievo, un lasciarsi andare per qualche ora, non pensare al dolore, ma solo ascoltare, imparare e entrare nell’intimo di ogni autore presente, toccando le giuste corde, ritmando i versi che piano piano ci fanno vibrare, ovviamente chi più, chi meno (i gusti sono gusti), ma in ognuno dei presenti esisteva la forza di credere in quello che si scriveva, si recitava, si declamava: la voglia di emozionarsi.
Tanti gli autori presenti quindi, e tante le poesie lette. Cito tutti quelli presenti nel Volantino della Manifestazione, presenti e non (così non sbaglio!!) in ordine alfabetico crescente in modo da non fare preferenze:
Amadei Filippo, Argnani Davide, Ariano Luca, Babbore Eziana, Barlotti Angela, Bianchi Stefano, Borghi Daniele, Brogna Gianluca, Camporesi Caterina, Casadei Franco, Cattani Stefano, Vincenzo, De Angelis Carla, De Luca Chiara, D’Intino Giulia, Di Pasquale Colomba, Failla Subhaga Gaetano, Fattori Narda, Federico Pietro, Gnerre Antonietta, Leoni Stefano, Lucaccioni Laura, Montebelli Ardea, Moscè Alessandro, Musio Enrica, Olivieri Maristella, Parato Andrea, Patuzzo Mariagloria, Ritrovato Salvatore, Sanchini Stefano, Seri Alessandro, Vacca Nicola, Variale Elena, Verzicco Nicoletta e a sorpresa Passini Guido (nda - che poi sono io -).
Il tutto con un grande contorno di musica di un bravissimo Chitarrista (anche se lui non si definirebbe cosi): Alessandro Buccioletti (v. foto a fianco), che con una particolare tecnica studiata in America ha dato veramente sollievo a tutti i partecipanti della serata. Personalmente non ho mai visto nessuno carezzare le corde di una chitarra in quel modo: in alcuni frangenti sembrava quasi avesse dei tasti sotto le mani. Una musica leggiadra, che ha portato una ventata di aria fresca, mettendo in risalto una cultura mista di suoni e sensazioni.
Così tra le mura larghe di una sala del castello, la poesia l'ha fatta da padrona. Svariati temi sono stati toccati e credo che tutti rispecchiassero a loro modo “Emozioni che danno sollievo” o “Il dolore”.
Ogni persona, ogni autore, ogni artista, vive a modo suo il sollievo, vive a modo suo l’emozione. Emozione è una parola a mio avviso Poliedrica (tanto per farci un po’ di pubblicità :)), fa parte dell’uomo, e non è solamente il sorriso, il dire che carina questa poesia.
Emozione può essere rabbia, paura, tristezza, gioia, sorpresa, perché no può essere anche disgusto, gelosia, delusione, rassegnazione, speranza, dolore e chissà quante altre cose ancora.
Il sollievo dalla sua parte vorrebbe vedere solo parole allegre, sicure, dolci, ma anche questa è una cosa soggettiva, quanti di noi dopo aver avuto una giornataccia,urlano di rabbia e dopo si sentono sollevati, hanno scaricato i nervi.
Questo credo sia stato il vero messaggio che Alessandro Ramberti ha voluto lanciare in questa manifestazione. La differenza delle opinioni, del vivere le emozioni, del confrontarsi con il prossimo, il mettersi in discussione sempre e comunque.
Personalmente credo che ogni poeta abbia un’anima da custodire, da incentivare, da arricchire, e questo lo può fare solo vivendo, leggendo, ascoltando gli altri e saper cogliere quello che di buono c’è e metterlo nel cassetto del cuore. Nel momento in cui la penna inizierà a strofinare su di un foglio bianco questo cassetto darà i suoi frutti, ed allora sarà poesia.
Ho tanto da imparare ancora nel mondo della poesia, e ammetto che questa giornata mi è servita, ho captato anche solo piccoli versi che facevano scoccare scintille nell’anima, ho sentito la necessità di creare, di capire come sono scaturite alcuni scritti, da cosa sono stati scaturiti, per questo credo che l’incontro sia stato (per me almeno) una poesia vera e propria.
Cosa volete farci, io sono buono, trovo in tutto e in tutti un qualcosa di bello, che valga la pena di seguire e di vivere, cosi è stato anche per questa giornata. Anche dagli autori che magari non mi sono particolarmente piaciuti, o da alcuni versi che non s’intonano ai miei gusti personali, credo abbia imparato un qualcosa di importante, (magari anche cose da non fare o non dire :))
Non sto qui a citare poesia per poesia, anche perché la Kermesse è durata quattro ore e mezza e scrivere tutto mi richiederebbe altrettante ore, quindi posso solo dire che ne è davvero valsa la pena esserci. Per di più il caro Alessandro mi ha fatto davvero arrossire (a proposito di emozioni, in questo caso il sollievo è giunto solo alla fine della mia “performance” :)) quando a cinque minuti dalla fine mi ha chiesto di prepararmi per salire sul palco. Credo di aver sfiorato tutti i colori dell’arcobaleno con il viso mentre mi cimentavo al volo a creare una poesia inedita sul momento.
Ho vibrato, sudato, ho letto con la voce tremante 5 poesie (4 erano sul tema Fibrosi Cistica… più dolore di quello) e con la testa bassa per la vergogna sono tornato a sedere nel mio angolo. Quasi non ho sentito gli applausi, coperti dal mio cuore che batteva forte (questa volta ho davvero battuto l’amica Nicoletta in questo). Questa è poesia, questa è emozione, questa è vita.
Un sentito ringraziamento a tutte le persone che hanno partecipato all’incontro.
Vincenzo Celli
Stefano Leoni
Stefano Bianchi
Pietro Federico
Nicoletta Verzicco
Narda Fattori
Morena Fanti
Maristella Olivieri
Luca Ariano
Lorenzo Mari
Lara Lucaccioni
Giulia D'Intino
Subhaga Gaetano Failla
Franco Casadei
Francesco Accattoli
Filippo Amadei
Eziana Babbore
Enrica Musio
Colomba Di Pasquale
Chiara De Luca
Caterina Camporesi
Carla De Angelis
Brunella Bruschi
Ardea Montebelli
Angela Barlotti
Andrea Parato
Alessandro Seri
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