Fulvio Segato La consuetudine dei frantumi
€ 11,00 pp. 74 (Sia cosa che # 103)ISBN 978 97441 33 5
Vincitore assoluto del premio Faraexcelsior 2013 - sez. Poesia
Questo odore scavato che circola fra strade rioni : così inizia questo viaggio nella poesia della quotidianità di cose, persone e situazioni che hanno però sempre qualcosa di sommessamente spiazzante, magari sorprendente, pur nell’apparente routine di gesti e degli eventi che lo sguardo di Segato ci offre adombrandoli con una luce radente che sa metterli in risalto. Come scrivono (rispettivamente) i giurati Giuseppe Carracchia, Vincenzo D’Alessio e Valerio Grutt, troviamo in questa raccolta: “fughe e imprevisti ben calibrati”, “una poetica acuminata”, “consapevolezza e visione, uno stile compatto e riconoscibile”. C’è sempre qualcosa da scoprire, qualche emozione da provare o provocazione da far nostra in questi “frantumi” che ci scorrono dentro come le liquide vibrazioni sonore di un bastone della pioggia. Ascoltiamone qui subito, ad esempio, i coinvolgenti versi conclusivi:
Lo sentite anche voi, anche tu lo senti
quel respiro, quell’attimo, quella cosa?
quella che poi sembra diventare tua,
sembra diventare nostra,
la cosa d’abitudine, come petalo
schiacciato che fu il fiore,
anche odore del fiore, il suo gambo,
la consuetudine dei suoi frantumi.
Fulvio Segato è nato a Trieste nel 1959, città dove lavora in una scuola pubblica. Negli anni Ottanta ha pubblicato due raccolte poetiche: I canti della Fenice (Nuovi Autori 1984) e Io Narciso (Ibiskos 1985, anche ne I poeti contemporanei 87, a cura di Elio Pecora, ed. Pagine) Nel 2013 è uscita per le Edizioni Helicon la silloge Vocativi in eco (con nota introduttiva di Silvio Ramat), quale premio Casentino 2012. È in preparazione per Edizioni Progetto Cultura una raccolta dal titolo Cadono i cormorani. Ha conseguito riconoscimenti
in concorsi letterari sia in poesia che in prosa. Per contatti: fulvio08@libero.it
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