Carissimi amici,
un giorno il poeta Biagio Marin era sulla spiaggia di Grado, la sua città, e fotografava il cielo rannuvolato. Gli passò accanto una bambina che gli disse, con velato rimprovero: "No xe fotografa i nuoi (le nuvole)." Al che lui, di rimando, lievemente sorpreso: "Ma mi satu (lo sai) son un poeta...". E lei, pronta, con l'occhio vispo, ribatte: "Ma va, che i poeti xe tuti morti!"
Mi tornava in mente proprio questo episodio l'altro giorno quando mi sono arrivate tra le mani le prime copie del mio nuovo libro, La luce e il grido, dedicato al poeta Elio Fiore. Perchè quel giorno lontano del 1993 in cui io io conobbi, andando a casa sua per una intervista, era la prima volta che conoscevo un poeta vivente. Anche per me, infatti, i poeti fino a quel giorno erano "tutti morti", come per quella bambina sul molo di Grado, essendo uscita da poco tempo dall'esperienza degli anni universitari in cui avevo studiato ed amato centinaia e centinaia di autori, necessariamente nati e vissuti in altre epoche. Con Elio Fiore invece avvicinavo un poeta vivente, un poeta con cui anzi da quel giorno avrei stretto una lunga e importante amicizia, che è durata fino alla sua morte e che non si è mai conclusa, perchè oggi prosegue, misteriosamente ma concretamente, su un piano diverso.
Quando lo incontrai, mi accorsi che viveva assai poveramente, eppure mi sembrava l'uomo più ricco dell'universo: aveva dentro una gioia, una gioia pazzesca, irresistibile, e io volevo capire che cosa fosse quella gioia, quel fervore, quella fede. E' stato molto importante per me poter godere della sua amicizia, e con questo libro io ho adempiuto a una promessa. Elio, infatti, mi fece promettere che dopo la sua morte gli avrei dedicato un libro, me lo fece promettere solennemente. E, come sapete, ogni promessa è un debito.
Così questo volume, La luce e il grido, di cui potete leggere - se lo volete - una scheda sul mio sito ( http://mariadilorenzo.wordpress.com/2012/01/13/la-luce-e-il-grido/ ) esce esattamente nel decennale della sua scomparsa ed io spero che vi piaccia e che, soprattutto, vi faccia conoscere un poeta capace di emozionarvi come emozionò me fin dalla prima volta e di farvi scoprire il "segreto" della sua pazzesca felicità.
Agli amici giornalisti, critici letterari e scrittori che pensano di scrivere una recensione del mio libro chiedo di mandarmi il loro indirizzo preciso per poter loro inviare una copia omaggio del volume. Vi ringrazio anticipatamente per il vostro interesse, di vero cuore.
Un saluto affettuoso a tutti voi, e a presto!
Maria Di Lorenzo
http://mariadilorenzo.wordpress.com
lunedì 30 gennaio 2012
Venti gradi nel diluvio
recensione di Vincenzo D'Alessio
Narda Fattori ha partecipato con questa
raccolta, intitolata Dentro il diluvio, al Premio Astrolabio Poesia 2010/11,
ottenendo il primo posto nella sezione silloge inedita. Nell’introduzione alla
silloge, pubblicata per le edizioni puntoacapo, scrive Valeria Serofilli: “[questa silloge]
richiede ed impone una lettura attenta, non casuale né distratta.”
Noi, che abbiamo sete di poesia, per
alimentare la fiamma che dentro si compone e scompone, leggiamo con attenzione
i versi che attraversano questo tempo nuovo, del secolo appena iniziato, richiamando
alla memoria le voci passate e rinnovando la ricerca con la parola presente. La
Poesia è il fare inteso come nascita, dolorosa, necessaria, per dare
concretezza all’energia del pensiero e sfrondare, con l’alchimia dell’ironia,
le spine dei rovi del presente.
Le poetesse hanno, per vocazione
naturale, una zolla di terra buona in più; in quel luogo dove abita la ricerca
di “pensieri belli di acqua ridarella / e un gran verde d’erba e di fronde”
(pag. 11, Un altro giorno ancora stemperato). La serenità, la gioia dell’attimo
presente, la sconfitta “dai pensieri e dalle male venture”. La Poesia nasce per
adempiere alla missione impossibile di salvare, chi scrive, e chi legge dalla
triste logica delle necessità; dalle violenze che l’Umanità riversa su sé
stessa e sull’intero pianeta che abita; dall’impossibilità di sfuggire alla
fine del proprio, e dell’altrui, Tempo.
“A tutti sia dato da proteggere un
frutto / un futuro.”
Così recita la prima, delle venti poesie, che compongono questa nuova raccolta della poetessa Fattori. Desiderare il Diluvio affinché cambi qualcosa, qualcuno. Stare dentro agli eventi e riuscirne con la consapevolezza di aver offerto un’arca per salvare quelli che l’Umanità considera archetipi capaci di ricomporre il mosaico, fuori dagli orrori presenti: “ (…) e l’origine del male si situa / in un passato memore che pulsa / dentro un nebbioso presente / nell’abbaglio del traffico intenso” (pag.18, C’è del disagio in un oggetto).
Così recita la prima, delle venti poesie, che compongono questa nuova raccolta della poetessa Fattori. Desiderare il Diluvio affinché cambi qualcosa, qualcuno. Stare dentro agli eventi e riuscirne con la consapevolezza di aver offerto un’arca per salvare quelli che l’Umanità considera archetipi capaci di ricomporre il mosaico, fuori dagli orrori presenti: “ (…) e l’origine del male si situa / in un passato memore che pulsa / dentro un nebbioso presente / nell’abbaglio del traffico intenso” (pag.18, C’è del disagio in un oggetto).
L’intera raccolta vibra di un’armonia
fondata principalmente sulle anafore, che compaiono sistematicamente in quasi tutte le poesie, chiamate ad
interrogare il poeta e il lettore, conducendolo a quel verso montaliano di “non
chiederci la parola”. Poetica che si pone tra ultimo Novecento e il primo decennio
del nuovo secolo tecnologico. La bussola del viaggio, all’interno dei venti e
del mare, è affidata ancora una volta al magnetismo della memoria: “Io non so
fare il pane né seminare grano /
io non ho sapienza delle cose che contano / (…) ma coltivo sinfonie / di colori con steli e sepali e petali
e profumi / sono antidepressivi naturali coltivo pace / almeno una tregua e sia
fatto un nuovo / giorno con i colori di questo giardino.” (pag. 31, Io non so
fare il pane né seminare grano).
La Poesia, in molti casi, è simile alla Storia, maestra di vita. Di
una vita che si cinge di ali per volare alta, sopra i burroni della
violenza;lontana dal niente che trafigge la carne; “dell’aria infetta che
imputridisce attorno all’uomo”. L’Amore è la massima valenza umana e degli
oggetti, resi quasi umani, che circondano l’esistenza e permangono a raccontare
la vita di chi li ha avuti. I gesti, come la carezza di una madre verso “la
carne tenera del figlio”, riportano l’armonia del Creato e del suo Creatore:
energia o fede; sinapsi o frullo d’ali; spino di luce; “coscienza / che fummo di pianto e d’amore / con
altri dividemmo terra e pensieri” (pag. 34, Gli arrossati tramonti senza albe a
venire).
Molte volte i poeti parlano al mondo
degli esseri umani durante il loro viaggio, nelle tempeste, nelle guerre e nei disastri. Ma, le voci violente dei
Diluvi, smorzano le voci e lasciano, ai figli superstiti, il compito di
imparare, ascoltando i racconti del viaggio.
giovedì 26 gennaio 2012
Crossover a Faenza 3 marzo 2012
Testi crossover
persone
che scavalcano gli eventi
dalle ore 9.00 alle ore 18.30
presso il teatrino S. Francesco
dei Frati Minori Conventuali
Piazza S. Francesco, 14
Faenza ~ 3 marzo 2012
ore 9,00 breve saluto di padre Paolo Barani ofmconv e di Alessandro Ramberti
9,30 Enrica Musio ▸ La poesia degli insiemi
9,40 David Aguzzi ▸ Ma io non ho mai visto sguardo d’uomo / volgersi così ansioso…
9,50 Fabio Cecchi ▸ Autori sepolti e voce in capitolo: una ricerca
10,00 Viviana Santandrea ▸ Ogni attimo inganno il mio tempo
10,10 Andrea Parato ▸ Francesco crossover
10,30 Luca Ariano ▸ Morbi
10,40 Rossella Renzi ▸ Per ogni passo inedito
11,00 Caterina Camporesi ▸ Scrittura e Desiderio
11,10 Roberto Borghesi ▸ Due parole in croce: su due opere di F. Babbini
11,30 Cinzia Demi ▸ Omaggio a G. Caproni nel centenario della nascita
11,40 Massimo Sannelli ▸ De motu et crossover: secretum professionale
12,00-12,30 dibattito aperto e a seguire pranzo condiviso dalle 13,00 alle 14,30
14,30 Carla De Angelis ▸ La casa nasconde o ruba?
14,50 Sebastiano Adernò ▸ Poesia, reading, cultura dell’Empatia
15,00 Laura Fabbri ▸ Vita
15,10 Corrado Giamboni ▸ Pynguini
15.30 Simone Zanin ▸ Ultranovecento: arte attraverso tutte le espressioni
15,50 Antonella Bragagna ▸ Versi d’universo amore
16,00 Giovanni Borriero ▸ Il fuoco di Eulalia
16,10 Mariarita Stefanini ▸ La molteplicità dello sguardo
16,30 Alessandro Ramberti ▸ Poeticcross florenskijano
16,45-18,00 dibattito aperto e fine della kermesse
Poeti, artisti,
scrittori attraversano la vita: ne colgono e ne esprimono la meraviglia,
ne trasfigurano le
ombre, ne condividono umilmente la bellezza
9,00 Saluto di
Padre
Paolo Barani (OFM conventuali). Nato a Piacenza il 02.02.1965, inizia il
cammino in convento francescano nel settembre 1987, professione perpetua della
Regola di S. Francesco il 24.09.1994, ordinazione presbiterale (sacerdozio) il
13.06.1998; licenza in S. Teologia con specializzazione liturgico-pastorale.
Dopo la formazione in Assisi è vissuto nelle Comunità di Longiano (FC),
Bellariva (RN) e Ravenna. Ora è a Faenza (RA).
9,20 Stefano Bianchi ▸ Poesie o giù di lì ▸ Nato quasi 40 anni fa a Rimini, cerca a fatica tra un lavoro
e l’altro di mettere un po’ d’ordine nella sua vita sgangherata. Ha pubblicato
tre raccolte di poesie (La
bottiglia, Le mie
scarpe son sporche di sabbia anche d’inverno e Sputami a
mare), di cui ha letto qualche verso anche in una localissima tv,
ostinandosi a non lasciarsi sfuggire di mano qualche occasione di poesia nel
mare delle impellenze quotidiane che spingono in tutt’altre direzioni. Quando
ce la fa, ama frequentare corsi teatrali, al termine dei quali si esibisce in
improbabili saggi a cui non invita mai conoscenti.
9,30 Enrica
Musio ▸ La poesia degli insiemi ▸ Nata a Santarcangelo di Romagna
nel 1966, ama la natura, il cinema, la letteratura (specie al femminile), il
teatro, la cucina e l’enigmistica, la storia e la cultura dell’antico Egitto.
Una sua silloge – “Sarà da poeti il futuro” – è stata inserita in Antologia
Pubblica (Fara 2005). Nel 2006 ha pubblicato, sempre con Fara, la sua opera
prima: Dediche
sillabiche, raccolta segnalata
dal Premio Aquilaia 2009 e nel 2010 pubblica la seconda raccolta: Senza
saperlo nemmeno. Sue poesie sono
presenti in varie antologie e in blog come farapoesia
e sue recensioni in pillole in narrabilando.
9,40 David
Aguzzi ▸ Ma io non ho mai
visto sguardo d’uomo / volgersi così ansioso verso il giorno ▸ Nato a Rimini negli
anni del boom economico italiano, ma prima delle manifestazioni sessantottine,
è vissuto e vive nella Perla Verde, città che si considera modaiola, ombelico
del mondo e tante altre eccentricità ed egocentricità. Nella vita si è occupato
di sfigati, dimenticati ed a volte patetici e rompiscatole. Disagio sociale,
emarginazione, ultimi e penultimi. Tra le altre attività, si interessa di
storia dell’arte, letteratura, poesia e teatro. Ha pubblicato saggi ed articoli
per riviste specializzate. Ama pedalare e scarpinare: attività che aiutano la
riflessione, ossigenano i pensieri.
9,50 Fabio Cecchi ▸ Autori sepolti e voce in capitolo: una ricerca
▸ Nato a
Cesena nel 1991, è attualmente studente di Scienze della Formazione nel polo
universitario di Rimini e volontario del primo soccorso nel tempo libero.
Sperimentata da adolescente la scuola musicale, un suo diletto rimane eseguire
e comporre per pianoforte solista. L’essere un fervente pensatore lo spinge,
due anni or sono all'incirca, ad intraprendere la scrittura poetica, suo
“orgoglio e rovina”. A testi di impegno sociale derivati dall’esempio di autori
anglofoni quali Thomas Hardy e Thomas Hood, si affiancano testi legati alla sua
persona abbastanza debitori dalle poetiche di letterati nostri: Emilio Praga e
Arturo Graf fra i tanti.
10,00 Viviana
Santandrea ▸ Ogni attimo inganno il mio tempo
▸ Nata a Bologna il 20 giugno 1942, fin da bambina ha coltivato una
istintiva passione per la poesia. Fondatrice con altri, del gruppo poetico “Il
Laboratorio di Parole” sorto nel ’92 presso il Circolo “LaFattoria”, pubblica
regolarmente le sue poesie nel mensile «Parole». È presente in varie antologie.
Nel 2007 ha vinto il 2° premio nel concorso internazionale “Città di Vignola”,
il 1° premio nel concorso “L’incanto del verde” indetto dalla ProLoco di
Labante (BO) e ha pubblicato con Pendragon la sua prima raccolta di poesie dal
titolo Il Profumo dei ricordi.
Insieme al suo gruppo ha partecipato a eventi culturali a Bologna e Provincia,
nonché al gemellaggio con altri gruppi poetici di Veneto, Abruzzo e Sicilia. Chi sono? / In versi vi dirò che amor mi muove / sta
in quell’imperativo ch’è racchiuso / nella radice prima del mio nome: VIVI!
10,10 Andrea Parato ▸
Francesco crossover ▸ È nato nel 1979, in quello
splendido periodo detto recessione, quando la gente non aveva la benzina e
rimaneva a casa... Dopo una gioventù spesa negli eccessi e negli stravizi della
periferia campagnola della metropoli Riminese, ha annunciato ai genitori che
non avrebbe fatto l'ingegnere. Ha intrapreso la prestigiosa carriera di
scienziato della comunicazione. Per cinque anni ha provato a fingersi
bolognese, ma la pronuncia romagnola lo tradiva. Così è tornato con una corona
di alloro nella terra della piadina, dove una casa editrice misericordiosa lo
ha assunto per occuparsi di web, corsi di formazione, libri e annessi. Ammette
di avere amori poligami che non ha mai tradito: poesia, scrittura, comunicazione. E alla fine spera di abbandonarsi tra le loro braccia.
10,20 Davide Valecchi ▸ almost
automatic landscapes: crossover
tra paesaggi interiori e paesaggi sonori ▸ Nato a
Firenze, ha sempre vissuto nelle vicinanze della città di Dante, in una ridente
località chiamata Dicomano. Da molto tempo si diletta a suonare vari strumenti
musicali e aggeggi elettronici e a girare sui palchi e palchettini della
Toscana (e anche più in là) con almeno un paio di gruppi (per volta). Si
diletta pure a scrivere poesie da quando era bambino e qualcuno deve averle
lette, probabilmente, navigando in rete o trovandole su oscure riviste (e
fanzine) di cui pochissimi ricordano l’esistenza. Nel 2011 Fara Editore è stata
così folle da pubblicare Magari in un’ora
del pomeriggio, il suo primo libro di versi, e da allora le cose non sono
state più le stesse.
10,30 Luca Ariano ▸ Morbi ▸ Pur
essendo nato nell’anno dell’addio al calcio di Rivera (1979), nonostante questo
evento, è diventato juventino. I suoi natali hanno avuto origine in un ridente
paesino lomellino dal nome sinistro (Mortara) dovuto, pare, ad una battaglia
citata anche dall’Ariosto: forse per questo ha sempre avuto la passione per la
storia. Allergico agli acari della polvere, ha voluto compiere studi da
bibliotecario dovendo però, in tempi di estrema magra, come per molti altri
della sua generazione, trovarsi un altro lavoro. Nel frattempo, nel corso degli
anni, ha pubblicato tre raccolte di poesia (Bagliori
crepuscolari nel buio, Bitume
d’intorno e Contratto a termine)
più un paio di libri d’artista con Ultranovecento (Tracce
nel fango e Tempi sospesi). Sue poesie sono comparse (forse
magicamente) in antologie e riviste. Collabora ad «ALI», «La Barriera»,
«clanDestino» e «Farepoesia».
10,40 Rossella Renzi ▸ Per ogni passo inedito ▸ Vive nella Bassa Romagna, in una terra di confine tra le province di Ravenna, Bologna e Ferrara. A Conselice lavora come insegnante della scuola Primaria: i suoi allievi sono casualmente molto interessati alla poesia… Riviste e antologie hanno ospitato suoi testi poetici (alcuni titolo: Pro/Testo, Salvezza e impegno, Il Canto della Terra…). I giorni dell’acqua è il suo primo libro, uscito nel novembre del 2009 per la Casa Editrice L’arcolaio. Fa parte dell’equipaggio di «Argo» Rivista-Romanzo d’esplorazione e collabora con Edizioni Kolibris, con il blog Donne in poesia.
10,40 Rossella Renzi ▸ Per ogni passo inedito ▸ Vive nella Bassa Romagna, in una terra di confine tra le province di Ravenna, Bologna e Ferrara. A Conselice lavora come insegnante della scuola Primaria: i suoi allievi sono casualmente molto interessati alla poesia… Riviste e antologie hanno ospitato suoi testi poetici (alcuni titolo: Pro/Testo, Salvezza e impegno, Il Canto della Terra…). I giorni dell’acqua è il suo primo libro, uscito nel novembre del 2009 per la Casa Editrice L’arcolaio. Fa parte dell’equipaggio di «Argo» Rivista-Romanzo d’esplorazione e collabora con Edizioni Kolibris, con il blog Donne in poesia.
10,50 Gianluca Chierici ▸ La storia di Layla e Yurkemi ▸
Nato nel 1977 a Milano, è regista, scrittore e
poeta. È autore dei cortometraggi: Lultimo
compleanno di Venere, pubblicato in Sguardi
inquieti (Barbieri, 2003), Hystera,
premio della giuria al Mystfest di Cattolica (ManyHands, 2008), PickUp (ManyHands, 2010) e Fiaba di
Daina (Marcos y Marcos, 2011). Ha scritto e diretto per il cinema la trilogia
di lungometraggi indipendenti La
crudeltà dell’angelo (Ex-Nihilo, 2004); Dannati
(Ex-Nihilo, 2005); La chiave dei grandi
misteri (La piccola fortuna, 2006). È tra i fondatori della ManyHands
Entertainment. Ha pubblicato: Il libro
del mattino (Acquaviva, 2005); L’eterno
ritorno (Sentieri Meridiani, 2007, Premio Castelpagano); La madre delle bambole (Tracce, 2008,
Premio Fondazione Caripe); Il nome del
confine (Joker, 2009); La stirpe del
mare (L’arcolaio, 2010); Hanno amore
(Perdisa Pop, 2010).
11,00 Caterina
Camporesi ▸ Scrittura e Desiderio ▸ È nata un po’ di anni fa in un delizioso paesino ai confini
tra la Romagna e le Marche. Ha lavorato come psicologa con la pretesa di
alleviare gli affanni che alloggiavano nella psiche dei suoi simili. Nel mezzo
del cammino della vita ha incontrato la scrittura poetica che, affiancandola a
quella saggistica, ha contribuito a nutrire la sua mente. Duende,
Solchi e
nodi, e Dove
il vero si coagula, sono le
ultime pubblicazioni. I suoi saggi, che amalgamano esperienze psicoanalitiche,
letterarie, sociologiche e altro ancora, si possono leggere sia in riviste
cartacee, che in quelle on-line. Ha tradotto dallo spagnolo due poeti
boliviani.
11,10 Roberto Borghesi ▸
Due parole in croce: su un
quadro di F. Babbini ▸ Bilingue,
italo-francese, traduttore appassionato, filosofante per un serio giocare,
riminese di adozione, ultimamente ha tradotto in francese le poesie dialettali
di Annalisa Teodorani, una sfida, e in italiano l’Adorazione di Jean-Luc Nancy. Per il resto “la vita è bella“, non
solo perché è un film!
11,20 Eros Olivotto ▸ La luce del ricordo ▸ Nato ad Ala di Trento il 21 marzo 1950, scrive ponendosi come punto d’approdo un linguaggio che, germogliato dal silenzio, sia in grado di creare un silenzio diverso. Ostinatamente, scrive.
11,20 Eros Olivotto ▸ La luce del ricordo ▸ Nato ad Ala di Trento il 21 marzo 1950, scrive ponendosi come punto d’approdo un linguaggio che, germogliato dal silenzio, sia in grado di creare un silenzio diverso. Ostinatamente, scrive.
11,30 Cinzia Demi ▸ Omaggio a G. Caproni nel centenario della nascita
▸ Nata a
Piombino (LI), lavora e vive a Bologna. Si è recentemente laureata con 110 e
lode con tesi di Linguistica Italiana su Guareschi e, non contenta, si è
iscritta al biennio Magistrale di Italianistica che sta portando a conclusione.
Le piace organizzare eventi. Ama la poesia, ne scrive, ne parla, la recita ma
soprattutto ascolta la vita che gliela porge; ha pubblicato saggi su antologie
e articoli su riviste. Dirige la rivista «Parole» e si vanta di essere amica di Dante per aver scritto una
Parodia di fatti e personaggi della Divina Commedia con la quale imperversa in
ambienti scolastici e teatrali d’Italia, invitando tutti con l’ormai mitico
titolo Incontriamoci all’Inferno (edito da Pendragon). Collabora con
varie istituzioni ed ha pubblicato: Il tratto che ci unisce (Prova
d’Autore 2009); Caterina Sforza. Una
forza della natura fra mito e poesia (FaraEditore 2010); Al di là
dello specchio fatato. Fiabe in poesia (Albatros 2010). Dal 2010 si è messa
in testa di fondare e dirigere una nuova collana di poesia (come se ce ne
fossero poche!) dandole l’accattivante nome di “Sibilla”, per la casa editrice Pendragon, nella quale figurano
già pubblicati diversi autori. Sito personale: www.passionepoesia.blogspot.com
11,40
Massimo Sannelli ▸ De motu et crossover: secretum professionale
▸ Massimo
non sa più chi è, quindi è libero. Ama da sempre la Santa Meretrice, il Cinema,
e l’Ispirata Inafferrabile, la Musica. La Santa lo studia ancora, lo vuole e lo
disvuole, non lo ama del tutto, se no non sarebbe casta. Servo e libero, ha
commentato per Fara la Comedìa
di Dante, a modo suo (il modo rimase suo). Scrisse (e riscrisse) una Scuola
di poesia per dire che preferiva tutto alla poesia scritta (e tutto
significa PROPRIO TUTTO). Nell’estate del 2011 ebbe un incidente, si salvò e
ricominciarono il lavoro dei segni, la magique étude du bonheur, il fiore delle
mille e una notte, la filosofia del pane e dei tulipani. Ha ricominciato a
disegnare, non si sa come. Il poeta si spoetò, ma la poesia era legge, non ne
uscì. Ora non si fermerà più, perché non ha più paura. L’anno 2012 è solo
frenesia!
12,00-12,30 dibattito aperto e a seguire
pranzo condiviso dalle 13,00 alle 14,30
14,30 Carla De Angelis
▸ La casa nasconde o ruba?
▸ Sono nata a Roma l’altro ieri e subito dopo, o forse prima,
qualcuno ha costruito il Colosseo: perciò, visto che non c’era più niente da
fare, ho chiesto di andare in pensione. Per impegnare il mio tempo ho ripreso
l’attività che facevo prima dell’altro ieri. Spero tanto di esserne all’altezza
(1,55), vorrei anche avere un peso in questa attività (51 Kg), mah! Scrivo per
imparare a scrivere. L’ultima silloge che ho pubblicato
si intitola A
dieci minuti da Urano (Fara 2010, ristampata nel 2011).
14,40 Leonardo Caffo ▸ Azioni collettive ▸ Leonardo è nato da poco, è cresciuto nella Trinacria vulcanica di Sciascia, ha vissuto nella Lombardia operosa di Gadda, e lavora attualmente presso l’Università di Torino, giocando a fare il filosofo morale (non moralista) e dell’azione. Ha pubblicato dei libri (alcuni belli, fra cui Azioni & Natura Umana, Fara 2011) e scritto articoli collaborando con radio e riviste (la bellezza del pourparler). Animalista convinto (non mangia “ciccia”) ha tenuto conferenze per università, librerie, centri culturali e per il suo gatto, l’unico, a quanto sembra, a trovare interessante i suoi deliri sui massimi sistemi.
14,40 Leonardo Caffo ▸ Azioni collettive ▸ Leonardo è nato da poco, è cresciuto nella Trinacria vulcanica di Sciascia, ha vissuto nella Lombardia operosa di Gadda, e lavora attualmente presso l’Università di Torino, giocando a fare il filosofo morale (non moralista) e dell’azione. Ha pubblicato dei libri (alcuni belli, fra cui Azioni & Natura Umana, Fara 2011) e scritto articoli collaborando con radio e riviste (la bellezza del pourparler). Animalista convinto (non mangia “ciccia”) ha tenuto conferenze per università, librerie, centri culturali e per il suo gatto, l’unico, a quanto sembra, a trovare interessante i suoi deliri sui massimi sistemi.
14,50
Sebastiano Adernò ▸ Poesia, reading, cultura
dell’Empatia ▸ Sebastiano
è nato in Sicilia in una sfortunatissima settimana del 1978. Poi quando aveva
tre mesi l’hanno portato a Varese, ma il danno era fatto. Aver respirato in
maniera prolungata l’aria delle coste joniche l’ha reso nostalgico e perciò
antipatico. Lo scorso anno Alessandro, per tirargli su il morale, gli ha fatto
pubblicare una silloge dal titolo Kairos ma non
essendo ancora guarito uscirà in primavera una silloge inedita dal titolo In luogo dei punti con Thauma edizioni.
15,00 Laura Fabbri ▸ Vita ▸ Laura nasce a Cesena il 17 maggio 1994 e vive a Borghi (FC). Frequenta il terzo anno presso l’ITC Rino Molari di Santarcangelo di Romagna curando in particolare l’interesse per la letteratura, l’arte e la musica. Nel tempo libero scrive poesie e racconti, apprezzati dal pubblico e dalle giurie di vari concorsi locali e nazionali. Nei suoi versi emerge lo sguardo fresco e attento di chi si pone come mediatore tra l’enigmatico mondo dei giovani e quello incomprensibile degli adulti, toccandone sempre le note più nascoste. Nel 2011 è stata tra i vincitori del concorso Insanamente sez. racconto.
15,10 Corrado Giamboni ▸ Pynguini ▸ Nel 1970
da piccolo d’estate a Rimini si fermava a parlare col pinguino. O perlomeno,
così gli sarebbe piaciuto. Un’esperienza singolare quella col pinguino dell’acquario
dei delfini. L’acquario piccolo, rettangolare, quello che adesso non c’è più,
non l’acquario grande tondo che c’è ancora. Certo che tenere un pinguino fuori
d'estate con quel caldo. Da lì l’autore ha sviluppato una sua Weltanschauung [Wikipedia: pronuncia /ˈvɛlt.anˌʃaʊ.ʊŋ/ it.wikipedia.org/wiki/Alfabeto_fonetico_internazionale
), che sebbene non gli sia chiara vorrebbe condividere con altri. Weltanschauung esprime un concetto
fondamentale nella filosofia it.wikipedia.org/wiki/Filosofia
ed epistemologia it.wikipedia.org/wiki/Epistemologia
tedesca, spesso applicato in vari altri campi. Non è letteralmente traducibile
in lingua italiana, poiché non esiste nel nostro vocabolario una parola che le
corrisponda appieno. Essa esprime un concetto di pura astrazione che può essere
restrittivamente tradotto con “visione del mondo”, “concezione del mondo” e può
essere riferito a una persona, a un gruppo umano o a un popolo.]
15,20 Antonella Catini Lucente ▸ Contraria sunt
complementa ▸ Antonella è nata a Viterbo molto (o poco?) tempo
fa. Vive a Roma, non sa ancora per quanto. Ha studiato il diritto, più con
feroce volontà che con amore e ha da sempre profondamente amato e coltivato le
lettere e la filosofia, senza bisogno di alcuna volontà. Ha creduto, fino ad un certo punto, che
la strada su cui “cercare” fosse disseminata di codici, fino a che, smettendo
di “cercare” su quella strada, ha finalmente trovato. È diventata Antonella Catini Lucente: scrive, ha vinto qualche premio e ha
pubblicato le raccolte Tra sogno e veglia
e Perle nere. Ha capito che
spesso, quasi sempre, si trova quando si smette di cercare. In onore del suo
amato Fernando Pessoa, usa eteronimi: uno di essi è Zenobia che ora è diventata
anche un’associazione di cui è presidente.
15.30
Simone Zanin ▸ Ultranovecento:
arte attraverso tutte le espressioni ▸ Simone Zanin (1977).
Ultranovecentista con tratti patafisici.
15,40 Maurizio Caruso ▸ Crossover
Mediterraneo ▸ Nato in provincia di Cosenza vive e opera a Bologna.
Attratto da subito dall’arte e dal bello sin da piccolo schizza,
lascia il segno e, non avendo soldi per i fogli, utilizza tutto ciò che può
essere utilizzato: anche la carta che avvolge il pane. Dopo la maggiore età si
trasferisce, con classica valigia di cartone legata da uno spago, al nord,
vivendo e dipingendo, sempre affamato, nelle più belle città d’Italia: Venezia,
Firenze, Padova, e poi approda a Bologna. È autore, oltre che di opere
pittoriche, di pagine di grafica, copertine di libri e opuscoli, locandine per
diversi autori ed eventi culturali e continua la sua attività con scrupolosa e
particolare ricercatezza di nuove tematiche, che gli valgono un’intensa serie
di recensioni da parte di nomi di grande livello, nel panorama culturale
bolognese e italiano. Sito: www.mauriziocaruso.it
15,50 Antonella Bragagna ▸ Versi d’universo amore ▸ Nata a Trento nel 1962, ha pubblicato Carte d’Arte: poesia ed acquarello (Edizioni Curcu & Genovese, 2000); Filigrane & Organza: poesie e ritratti al femminile (Carello Editore, 2003), da cui è stato tratto un recital presentato l’8 marzo al Teatro Caminetti di Trento; Io sto con Agar, poesie d’Amore e pensieri del Sé (Obliquamente Edizioni, 2006). Ha scritto testi per teatro poetico, pubblicati da Curcu & Genovese, 2011: La morte ci colse vivi, Antologia del Leno. Cura un proprio “progetto editoriale sottile”: pieghevoli da collezione I (decimetri) quadrati di Poesia.
15,50 Antonella Bragagna ▸ Versi d’universo amore ▸ Nata a Trento nel 1962, ha pubblicato Carte d’Arte: poesia ed acquarello (Edizioni Curcu & Genovese, 2000); Filigrane & Organza: poesie e ritratti al femminile (Carello Editore, 2003), da cui è stato tratto un recital presentato l’8 marzo al Teatro Caminetti di Trento; Io sto con Agar, poesie d’Amore e pensieri del Sé (Obliquamente Edizioni, 2006). Ha scritto testi per teatro poetico, pubblicati da Curcu & Genovese, 2011: La morte ci colse vivi, Antologia del Leno. Cura un proprio “progetto editoriale sottile”: pieghevoli da collezione I (decimetri) quadrati di Poesia.
16,00
Giovanni Borriero ▸ Il fuoco di Eulalia ▸ Giovanni è
tifoso del Toro e, incidentalmente, filologo. È nato a Schio, lavora a Padova,
vorrebbe vivere a Lisbona: è presente, con le Quartine di San Francesco, ne Il valore del
tempo nella scrittura (Fara 2011).
16,10 ▸ Mariarita Stefanini ▸ La molteplicità dello sguardo ▸ Mariarita è nata a Pesaro dai suoi genitori, fin da piccola ha collaborato con i più grandi. Dopo una vita sregolata e costellata di successi, ha deciso di impegnarsi nel sociale occupandosi di poesia a tempo pieno. Tra le sue due numerose opere la prima, Nell’ora bianca, edita dal 2006, risulta ancora essere tra le più vendute tra gli adepti del Ku Klux Klan. Con la seguente Deserto e siamo vivi, pur non avendo bissato il successo degli esordi, ha conquistato la critica sud sahariana sbancando al rally letterario “Camel trophy”. Mourinho ha detto di lei: “Belle poesie, importanti, ma zeru tituli.”
16,10 ▸ Mariarita Stefanini ▸ La molteplicità dello sguardo ▸ Mariarita è nata a Pesaro dai suoi genitori, fin da piccola ha collaborato con i più grandi. Dopo una vita sregolata e costellata di successi, ha deciso di impegnarsi nel sociale occupandosi di poesia a tempo pieno. Tra le sue due numerose opere la prima, Nell’ora bianca, edita dal 2006, risulta ancora essere tra le più vendute tra gli adepti del Ku Klux Klan. Con la seguente Deserto e siamo vivi, pur non avendo bissato il successo degli esordi, ha conquistato la critica sud sahariana sbancando al rally letterario “Camel trophy”. Mourinho ha detto di lei: “Belle poesie, importanti, ma zeru tituli.”
16,20
▸ Matteo Bianchi ▸ Azzurro cronico ▸
Matteo, classe 1987, si sta specializzando in
Filologia moderna e contemporanea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. È
nato lo stesso giorno di Manzoni e ha segno ed ascendente identici a quelli di
Pasolini... ha incominciato ad appassionarsi all’astrologia quando lo scrittore
Roberto Pazzi gli ha calcolato l’ascendente. Per otto anni ha tirato di scherma
presso l’Accademia estense “G. Bernardi”, e resta un duellante per passione,
che sia di spada o di penna non cambia. Collabora con diverse riviste
letterarie e blog. Ha pubblicato due raccolte poetiche tra Ferrara e Venezia,
mentre la terza l’ha scritta a quattro mani con l’amico Alessio Casalicchio,
fratello in verso. Da un paio d'anni presiede l’Associazione Culturale
Gruppo del Tasso – www.gruppodeltasso.it –
della sua città ed è tra i curatori di In gran segreto, prima
Rassegna di Poesia Contemporanea a Ferrara: http://ingransegreto.wordpress.com
16,30 Dante Zamperini ▸ Boschi di…versi ▸ Dante è nato a Negrar (VR) il 26 agosto 1972. Nell’autunno del 2006 pubblica la sua prima raccolta poetica, La domenica mattina, per le edizioni Gabrielli. Per Dante la poesia attiene al sacro. Solo all’interno di questa dimensione è possibile raggiungere quella profondità che si pone come oggetto e giustificazione della poesia, che nasce quindi come risposta al senso di gratitudine di fronte al dono della vita e alla sua bellezza. Una volta capito questo, scrivere d’altro diventa difficile e diviene spontaneo non smettere d’interrogarsi sul senso e sul valore della propria ricerca. Con la silloge Ora Terza è presente in Salvezza e impegno (Fara 2010), con “Un tempo poeticamente scorretto” ne Il valore del tempo nella scrittura (Fara 2011).
16,30 Dante Zamperini ▸ Boschi di…versi ▸ Dante è nato a Negrar (VR) il 26 agosto 1972. Nell’autunno del 2006 pubblica la sua prima raccolta poetica, La domenica mattina, per le edizioni Gabrielli. Per Dante la poesia attiene al sacro. Solo all’interno di questa dimensione è possibile raggiungere quella profondità che si pone come oggetto e giustificazione della poesia, che nasce quindi come risposta al senso di gratitudine di fronte al dono della vita e alla sua bellezza. Una volta capito questo, scrivere d’altro diventa difficile e diviene spontaneo non smettere d’interrogarsi sul senso e sul valore della propria ricerca. Con la silloge Ora Terza è presente in Salvezza e impegno (Fara 2010), con “Un tempo poeticamente scorretto” ne Il valore del tempo nella scrittura (Fara 2011).
16,40 Alessandro Ramberti ▸ Poeticcross
florenskijano ▸ Alessandro è nato + di 1/2 secolo fa in Romagna ma è vissuto anche a
Shanghai e a Los Angeles. Cerca di lavorare come microeditore, ha pubblicato
qualche saggio in riviste e antologie, e alcune sillogi: In cerca e Pietrisco in
proprio, Inoltramenti con l’Arca Felice di Salerno per la
quale ha recentemente tradotto 4
poesie di Du Fu. Ha vinto negli anni qualche premio. Ama organizzare quelle
che lui chiama kermesse, parola fiamminga che designa la festa/sagra patronale (da kerk, chiesa, e misse, messa): incontri fra autori
disposti all’ascolto e alla umile e lieta condivisione di tratti brevi ma significativi
del proprio percorso.
17,00-18,00
dibattito aperto e fine
della kermesse
l’universo che sta sotto le parole
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