Fotografia di Sally Mann
PRIMA STESURA
Rubrica di inediti a cura di Silvia Rosa
"Naplavine" di Marijana Šutić
GENESIS
Rinascere nel corpo
è sentire
il movimento delle dita
lento
procedere dell’acqua
mentre spinge
da dentro
la corrente marina.
E fa gonfiare
i polmoni
la pupilla
aperta
alla luce.
Rinascere
è come morire.
Al pensiero
disfare
le strutture
reinventare
il giorno e la notte
il susseguirsi
delle stagioni.
E riconoscersi
di passaggio
seppur
interamente essere.
(Le forme plasmate dall’acqua)
Plasmata
dal mare
sono
incisa
fino
alla gola
risucchiata
sputata
creata
trasformata.
Come la
voce primordiale
la luce
al
momento
senza
senso
e senza
sensi.
Nella
forma dell’acqua
reagisco
solo
quando
cullata
dai
sassi:
i
fratelli di pelle.
Le
nostre anime
immobili
riflettono
la luce
del
sole.
Ci
spostiamo
spogliati
dall’apparenza
che non
ci lascia
fluire.
Liberi.
Ti ho sentito tacere
sulla mia pelle
le voragini
di parole.
Si scivola
dentro le pupille
allargate
di fuoco.
E ci si purifica
già innocenti
ci si denuda
si diventa
quello che eravamo:
nuclei divini.
Marijana Šutić, nata a Šibenik in Croazia nel 1977, vissuta sull’isola di Lagosta e a Zagabria, risiede dal 2005 a Trieste ed è laureata in lingua e letteratura croata e italiana presso la Facoltà di filosofia di Zagabria. La sua poesia è stata pubblicata in diverse riviste letterarie croate (Quorum, Vijenac, Forum, Fokus, Poezija, Tema), inoltre la silloge poetica Gdje počinje sjena koju povlačiš za sobom? (Dove inizia l’ombra che trascini con te?) è stata segnalata nei concorsi letterari Zdravko Pucak 2003 (Matica Hrvatska, Karlovac) e Goranovo proljeće 2004. Ha partecipato a diversi incontri poetici in Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Slovenia e in Italia (Art Net Club di Zagabria, Biblioteca Bogdan Ogrizović di Zagabria, Incontri letterari di Gradačac, Teatro Prešeren di San Dorligo della Valle, Residenze Estive 2006 Duino, Hrastovlje 2010, festival poetico Stih u regiji 2023, Zagabria…). È inserita nell’antologia letteraria Zagrijavanje do 27° (Knjižnica Bogdan Ogrizović, 2005), nell’antologia audio-visiva dei giovani poeti croati redatta da Martina Globočnik (Fade_In Studio Indipendente, 2006), nella raccolta poetica del 3° Festival internazionale di poesia intitolata Perle na jeziku (Kigen, Zagreb 2008.) e nell’antologia Confine donna – Poesie e storie di emigrazione (Vita Activa Nuova – Poiein 2022). Traduce dal croato in italiano e viceversa.
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