sabato 20 aprile 2024

Una poesia di D. Cantoni



IO SONO IL PADRE CHE MI HA SALVATO

 

Facile come un fiore per strada, abbandonarsi

sono arrivato al limite, un niente  

mi manca una frase,
ma le mie mani ancora

vengono per te, 

 

sono fragile, un ragazzo

fra le tue braccia 

sono malato
perdonami con pazienza,

meritiamo una ragione – 

 

perché, chi si spegne

non resta più

e a me sembra che tu ci sia ancora?
“non lo so, è una speranza”.
Mercoledì, per favore sono stanco

 

non mi vedi 
sdraiato

a fine giornata

mentre mi ammiro e mi insulto

e ti penso

 

– alzare le braccia, arrendersi

io sono il padre che mi ha salvato



                                          18 aprile '24, D.C.






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