di Anna Manzo
Invio alcune mie considerazioni sulla poesia di Carla De Angelis, che apprezzo molto come scrittrice e poeta.
Ho avuto il piacere di leggere i suoi scritti ed ho imparato un po' a conoscerla come "donna" ricca di sentimenti.
Trovo che i suoi versi siano dotati di musicalità e di grandi contenuti. Da essi traspaiono il suo vissuto ed il suo sentire, pervasi spesso di malinconia e di dolore. Tutto espresso con estrema delicatezza. Confesso di essermi molto emozionata. Oltre ad esprimere a Carla la mia grande considerazione, voglio dedicarle questi pochi versi:
I miei occhi scorrono sui tuoi versi;
il mio cuore ne assorbe il senso e la musicalità;
mi sciolgo, m'immedesimo, mi emoziono.
***
Leggo, penetro le tue parole,
vedo immagini scorrermi davanti,
a mostrare il tuo animo, i tuoi sentimenti.
E mi sembra di capire,
poi, resto là a chiedermi
se ho afferrato bene il tuo sentire.
Anche la tua gioia è pervasa di malinconia.
Vorrei donarti un sorriso,
offrirti una lacrima,
una carezza sul viso.
venerdì 30 settembre 2011
La neve nel bicchiere segnalata al Premio “Sandro Penna” 2011
Con la sua ultima raccolta di poesie, La neve nel bicchiere, Francesco Accattoli è stato segnalato al Premio Sandro Penna 2011. Complimenti a Francesco che parteciperà alla cerimonia di premiazione domenica 2 ottobre a Città della Pieve (PG) e ad maiora!
Per info comune.cittadellapieve.pg.it
Per info comune.cittadellapieve.pg.it
giovedì 29 settembre 2011
È uscito il nuovo numero
di «Gradiva»,
rivista internazionale
di poesia
Editor:
Luigi Fontanella
Associate Editor:
Michael Palma
Managing Editors:
Sylvia Liberti Morandina,
Irene Marchegiani
Assistant to the Editor:
Michele Giua
Editorial Board:
Maurizio
Cucchi, Milo De Angelis, Dante Della Terza, Cesare De Michelis, Alfredo De
Palchi, Jonathan Galassi, Valerio Magrelli, Robert Pinsky, Paolo Valesio,
Rebecca J. West.
Editorial Associates:
Luigi
Bonaffini, Antonello Borra, Barbara Carle, Alessandro Carrera, Mario Fresa,
Aldo Gerbino, Paolo Lagazzi, Laura Lilli, Annalisa Macchia, Alfonso
Malinconico, Sebastiano Martelli, Carlangelo Mauro, Plinio Perilli, Giancarlo
Pontiggia, Enzo Rega, Myriam Swennen Ruthenberg.
Sommario del numero 39/40
(Spring/Fall 2011):
ITALIAN POETRY
Joseph Tusiani, Umberto Piersanti,
Vincenzo Di Oronzo (con una Nota di Luigi Fontanella)
Aldo Gerbino, Camillo Pennati (con
una Nota di Antonello Borra), Plinio Perilli (con la traduzione inglese a
fronte di Irene Marchegiani), Lucrezio Reali (con una Nota di Paolo Lagazzi,
traduzioni di Irene Marchegiani), Franco Riccio
ESSAYS AND NOTES
Luigi Fontanella, Per
Edoardo Sanguineti: una testimonianza autobiografica
Enzo Rega, Bartolo
Cattafi: la poesia come “promemoria” del mondo?
Carlangelo Mauro, “Io
sono uno degli altri”. Sulla poesia di Rocco Scotellaro
INTERMEZZO
Maria Caterina Basile, Alessandro
Carandente, Gandolfo Cascio, V.S. Gaudio, Giacomo Leronni, Menotti Lerro, Laura
Lilli, Gian Ruggero Manzoni (con una Nota di Paola Castagna), Gerardo
Pedicini, Viviana Scarinci, Patrizia Trimboli, Giuseppe Vetromile, Salvatore
Violante
TRANSLATIONS
Annamaria Ferramosca //
Anamaría Crowe Serrano
Piera Mattei // Tony
Molino
Daniela Negri // Aldo Rosselli
e Nail Chiodo
LINGUA MORTAL NON DICE
(a cura di Milo De Angelis)
Albino Crovetto
POETS AND
POETICS
Elio Pecora e Giancarlo Pontiggia, (interviste a cura di Carlangelo Mauro,
con una poesia inedita di E. Pecora e di G. Pontiggia)
ITALIAN POETS IN/OF AMERICA
(a cura di Michael Palma)
Francesco Ciabattoni, Lorraine
Mangione, Federico Pacchioni, Michael Palma (con la traduzione in italiano di
Luigi Fontanella) Donna Pucciani
SEMINA LUMINA / LA GIOVANE POESIA ITALIANA
(a cura di Giancarlo
Pontiggia)
Francesco Iannone
OLTRE MARGINE.
POESIA DA VEDERE E ASCOLTARE
(a cura di Luigi Cannillo)
Umberto Fiori, Ida Travi e il gruppo
musicale Pane
REVIEWS
Carlo Di Lieto // Ugo
Piscopo…..
Fabio Doplicher // Plinio
Perilli
Franco Loi // Paola
Baioni
Antonietta Dell’Arte //
Antonio Spagnuolo
Meeten Nasr // Tiziano Salari
Enrica Salvaneschi // Tiziano
Salari
Roberto Maggiani // Eugenio
Nastasi
Raffaele Piazza // Enzo Rega
Vincenzo D’Alessio // Domenico
Cipriano
Flavio Ermini // Mario Fresa
Pietro Zovatto // Cristina
Tagliaferri
Marco Righetti // Annamaria
Ferramosca
Patrizia Valduga //
Antonello Borra
Poeti italiani negli USA
// Luigi Fontanella
RASSEGNA DI
POESIA (a cura di
Luigi Fontanella e Plinio Perilli, con la collaborazione di Monia Gaita e
Antonietta Gnerre)
CONTRIBUTORS
Per proporre
materiali a «Gradiva»:
USA : P.O. Box 831, Stony Brook, New York 11790
ITALY : C.P. 60, 00040 Monte Compatri – Roma.
e-mail: gradiva@italianstudies.org
mercoledì 28 settembre 2011
Inedito di Luca Ariano
Chiara ha comprato un necrologio
per il suo cane;
l’ha attesa una settimana in ospedale:
una sera è finito sotto un’auto pirata.
L’Emilio spera nella pioggia
per non bagnare i fiori:
a denti stretti… con gli amici
«L’è dúra rómp i
ligàmm.»
L’Amalia con un nuovo amore,
dai tempi della scuola – malignano –
… un ex seminarista… un collarón.
Ora le alunne, sorridendo,
non la chiameranno più Suor Amalia.
Domani spiegherà di antichi regni
nel deserto, carovane d’oro, incenso
e mirra; ora torri di petrolio fumante,
resti di guerre per tesori
e nuovi pozzi per prolungare il tramonto.
Luca Ariano
martedì 27 settembre 2011
È uscita la silloge di Davide Valecchi, vincitrice del concorso Faraexcelsior
Davide Valecchi Magari in un'ora del pomeriggio
€ 11,00 pp. 68 (Sia cosa che # 88)ISBN 978 8897441 052
Gli endecassillabi di questa raccolta – vincitrice della I edizione del Concorso Faraexcelsior – sono l’orma di un’assenza: la persona che non c’è viene rievocata, quasi “ricreata”, immergendola in un mondo reale intriso di bellezza ma “spolverato” da una luce corpuscolare che ne segnala la provvisorietà. Il tono è modernamente lirico e sobriamente nostalgico. Il suono va a depositare le immagini di queste pagine nel luogo dove le nostre emozioni le moltiplicano e la mente ne assapora ad ogni rilettura simboli e sensi che sempre ci trasportano oltre.
Come questa primavera che sale
dal nulla a riempire pensieri invasi
dalla mancanza della tua presenza
finché l’aria chiede dove sei ora,
mentre schiere di fiori sconosciuti
appaiono lungo sentieri persi,
fitti d’erba, dimenticati, percorsi
soltanto oggi dopo ere di polvere.
Davide Valecchi è nato a Firenze nel 1974. È un grande appassionato e cultore di poesia italiana del Novecento e contemporanea. Ha una laurea in Letteratura Italiana con tesi su Maria Luisa Spaziani. Sue poesie sono apparse in riviste (cartacee e online) e in vari blog letterari. Nell’aprile 2011 una sua poesia, accompagnata da un video, ha vinto il premio Poesia in Video presso il Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna. Polistrumentista, è attivo come musicista fin dall’adolescenza: ha fatto parte di numerose band spaziando in generi musicali diversi: rock, metal, new wave, sperimentazione, elettronica. Attualmente è impegnato con due formazioni: Video Diva (new wave, rock, elettronica) e Downward Design Research (elettronica, ambient, industrial). Con lo pseudonimo di aal (almost automatic landscapes), a partire dal 2001, ha intrapreso un percorso di ricerca sonora in campo elettro-acustico, concreto, elettronico e ambient, pubblicando lavori per varie etichette italiane ed internazionali. L’attività poetica e quella musicale sono profondamente interconnesse.
Web: davidevalecchi.blogspot.com
Aperitivi letterari a Pero (Alberto Mori il 20 nov)
Assessorato alla Cultura
Biblioteca Comunale
INCONTRI CON GLI AUTORI
Aperitivi Letterari (In vino veritas)
PuntoPero
via Sempione, 70 - PERO
la domenica mattina dalle ore 10,45
DOMENICA
16 OTTOBRE 2011
PUNTOPERO
ORE 10.45
|
Gilberto
GAVIOLI, curatore della
Casa Editrice “ Il
foglio clandestino”,
con Marco
Albè e Sergio Lagrotteria,
presenta le ultime opere pubblicate e
Rossella
MAIORE TAMPONI con
“ LE CAMERE ATTIGUE”
|
DOMENICA
23 OTTOBRE 2011
PUNTOPERO
ORE 10.45
|
Alberto
FOSSATI
con DISSOLVENZA COLOR NEBBIA
(Eclissi Editrice)
Cataldo RUSSO
con CORTIGIANI, GIULLARI E MAMMASANTISSIMA
(Guida Editori)
Sandro
BASTASI
con CITTA’ CONTRO ( Eclissi Editrice )
|
DOMENICA
13 NOVEMBRE 2011
PUNTOPERO
ORE 10.45
|
Marco
LENTINI
con IO… L’ASSASSINO (Giraldi Editore)
Nino
PRINCI
con FOTOGRAMMI (Edizione Campi Magnetici)
Fabrizio GILARDI di Action Art presenta
PAUSE E NOTE CROMATICHE di Matteo Bosco
|
DOMENICA
20 NOVEMBRE 2011
PUNTOPERO
ORE 10.45
|
Marco
FRATTINI
con VEDERE DI CORSA E SENTIRCI ANCORA MENO (Ass.
culturale Li.Fra.)
Claudio
GIANINI
con QUANDO ANCHE IL SOLE MUORE
(Edizioni Perrone)
Alberto MORI
|
DOMENICA
27 NOVEMBRE 2011
PUNTOPERO
ORE 10.45
|
Valerio
Achille SEMENZIN
con GLI AMICI DEL MIO CUORE
(Edizioni Montag)
Eleonora
CASTELLANO
con FRAGILI ARMONIE (Edizioni Montag)
Matteo
Filippo PONTI
con 30 SECONDI DI CLANDESTINITA’
(Libertà Edizioni)
|
in collaborazione con
lunedì 26 settembre 2011
Giornata all’insegna della Poesia a Guardia Lombardi (AV)
Il sole ha illuminato ieri, 25 settembre, il piccolo anfiteatro
dove si sono alternati i poeti e i loro versi convenuti a Guardia Lombardi su
invito dell’amico, poeta anch’egli, Domenico CIPRIANO, alla terza edizione di Strade Poesia.
Le pietre antiche hanno fatto rimbalzare i versi rotolandoli, dalla sommità della
cittadina (1000 mt. sul livello del mare), fino alle vallate circostanti, come
atleti di una bella maratona di Libertà.
Ospite d’onore
la Casa Editrice Fara di Rimini ad accompagnare l’evento, con le sue
pubblicazioni, offerte gratuitamente ai lettori (nella foto da sinistra: Raffaele Barbieri, Giovanna Iorio e Alan Bates). Una pagina indimenticabile di
storie umane, intrecciate, dall’Irpinia verso il resto della penisola.
Spettatori d’eccezione: il giovanissimo
Michele di sette anni e il labrador “Nero”, oltre alle nuvole che si
azzuffavano nel cielo per appropriarsi delle parole e delle note emesse dal
gruppo musicale.
Grazie di cuore dell’ospitalità e della
generosità dovute alla popolazione dell’Alta Irpinia.
26 settembre 2011
dr.
Vincenzo D’Alessio & G.C.F.Guarini
Su Kairos di Sebastiano Adernò
FaraEditore, Rimini, 2011
recensione di Vincenzo D'Alessio
I Poeti hanno nell’anima una tremenda
eredità fatta di ascolto. Già nati, il Tempo, instilla in loro l’effatà della dimensione Naturale che altri non odono. Gli fornisce
il sapore amaro della mancanza della perfetta gioia. Li arma d’ironia per
difenderli dalla realtà ontologica. Gli lascia intravvedere l’intrigo del
labirinto dei sentimenti umani, dal quale potranno uscire solo volando con ali
legate con cera d’api: i piccoli insetti che attingono di fiore in fiore il
nettare e impollinano le essenze per la continuità delle specie.
Kairos è la nuova raccolta poetica di
Sebastiano Adernò: magmatica, forte e possente nell’aderenza alla parola vera.
Poeta che intrattiene il dialogo con il lettore in modo corretto: “Discendo da
oracoli / capaci di fermare gli elefanti, / ma non il Tempo” (pag. 16). L’oracolo
discende nel Caos per dare risposte ispirate a colui che chiede: è questo il
tempo giusto, il mio tempo?
Purtroppo in passato le risposte degli oracoli erano quasi
irriconoscibili nel senso, anche se poi la realtà si congiungeva con quanto
avevano sentenziato. Il Nostro autore affronta, in una palingenesi, la
difficile strada del resoconto esistenziale: “nessun inganno /
toccherà l’illusione / in
cui giace il mio orgoglio” (pag. 18).
“Così Dio calò il filo a piombo: / una buona
azione / non deve avere intenzione” (pag. 15). Il verso riportato è quello che
apre il libro. Dà la chiave che regge l’intera raccolta: in quale modo, Dio
(cristiano o energia del cosmo), assiste l’esistenza di ogni essere vivente?
Il simbolo che per primo viene alla mente è quello del filo a piombo con la
squadra, quello dei muratori, che diverrà poi della Massoneria. Allo stesso
tempo la verticalità tra cielo-terra-cielo, richiama il simbolo della Croce. La buona azione, senza secondi
fini, è il Bene? Certo che in mezzo agli uomini è quasi impossibile fare azioni
senza altre intenzioni: non verrebbero capite! Anzi si rischia proprio di cadere in quell’assunto che il
Nostro recita nei versi che seguono: “Al ramo più robusto / pende il torsolo /
di un Cristo mai colto” (pag. 19).
Solo pochissimi Santi (“il Santo afferra
il permesso”, pag. 56) hanno saputo vincere il peccato originale (la mela/il
torsolo) e “cogliere” il seme della Parola che Gesù Cristo ha rivelato e
tramandato negli scritti evangelici, facendolo divenire: “miracolo veste la mia
Chiesa. / Ogni giorno il verbo si fa carne/macello” (pag. 56). Tempo giusto di
riflessione, di fronte al “Dio sano e matematico / capace di giustizia” (pag. 21)?
Le analisi sono tante: dal gesto iniziale della propria nascita “11 maggio
1978” (pag. 26), al susseguirsi delle vicende esistenziali: sé stesso (pag. 30); la madre (pag. 31); il
padre (pag. 33); e “il tracciato di Marta” (pag. 41) che emblematicamente fissa le
coordinate del Tempo (chronos) che
scorre e del Tempo (kairos) della serenità. Pone finalmente, l’uomo (il poeta) di fronte al
presente, sospeso nella lotta, con alle spalle Aion, l’eterno, nel quale tutti
si perdono, e il respiro della nuova creatura, la sua: “(…) il mio pianto si vestì di madre / e
tuo padre ti portò al petto / come il
sacro di una preghiera / appeso al collo
da una croce” (pag. 41).
Adernò esprime in
questa raccolta il desiderio della sosta, dell’attimo eterno, del
desiderio di riposare l’anima, nel cammino della poca luce (la lucerna della
conoscenza) mentre intorno incalzano le tenebre della non conoscenza: “(…) Ed è un
continuo, sono stanco / voglio che tutto, per molto stia fermo / io compreso
/ (…) perché tutto deve stare fermo, / soprattutto il tempo” (pag. 29).
Nei versi del Nostro c’è un
pensiero filosofico antico. Partendo
dall’immagine di un Dio, architetto dell’Universo, per finire alla
contemporaneità della Parola (Emanuele Severino) “che non necessita di
prospettiva / per spiegare sé stesso” (pag. 56).
Verità profonde e lancinanti.
Così come enuncia nell’introduzione alla presente raccolta il critico
letterario Massimo Sannelli: “Il libro scatena questi collegamenti: III
assunto e Palingenesi, Giuda e Castigo, A me stesso appartengono alla religione
dell’estremo – l’estrema lucidità, che è totale e fa soffrire –, disperata e
disperante.” (pag. 8).
Per me stesso ho avvertito il desiderio
di avvicinare il canto di Adernò, di questa raccolta, ai versi immortali del
Nobel Salvatore Quasimodo:
“(…) Chino ai profondi lieviti / ripatisce
ogni fase, / ha in sé la
morte in nuziale germe. / – Che hai
tu fatto delle maree del sangue, / Signore?
– Ciclo di ritorni / vano
sulla sua carne, / la notte e il flutto delle stelle.”
(L’Anapo, Poesie, Newton, 1996)
ASSEGNATI I PREMI DELLA X EDIZIONE DEL PREMIO MORETTI
PREMIO MARINO MORETTI
per la filologia, la storia e la critica
nell’ambito
della letteratura italiana dell’Otto e
Novecento
X edizione
2 0 11
|
|
CASA MORETTI |
LUNEDÌ 26 SETTEMBRE
2011
ASSEGNATI
I PREMI
DELLA X EDIZIONE DEL PREMIO
MORETTI
La
Commissione giudicatrice del Premio Moretti, composta da Gian Luigi Beccaria,
Umberto Carpi, Franco Contorbia, Pier Vincenzo Mengaldo, Ezio Raimondi, riunita
nei giorni scorsi a Casa Moretti di Cesenatico ha assegnato i premi della X
edizione.
Per
la prima sezione riservata alla Filologia, la giuria assegna il premio assegna il premio a:
CECILIA
GIBELLINI e al volume Umberto Saba - Vittorio Sereni, Il cerchio imperfetto. Lettere
1946-1954, a cura di
C. Gibellini, Milano, Archinto, 2010; con la seguente motivazione: «L’epistolario fra
due dei maggiori poeti del Novecento, Umberto Saba e Vittorio Sereni,
pubblicato da Archinto, è un carteggio del più grande fascino e interesse
culturale, che getta una luce vivissima sul carattere, sulla cultura e sulla
poesia di entrambi, legati da stretta e affettuosa amicizia. Cecilia Gibellini
lo ha curato con ottima perizia filologica, sciogliendo i punti dei testi più
difficili sia dall’aspetto materiale che del significato (allusioni, fatti
biografici e storici particolari, ecc.) e in genere commentandoli con una
annotazione fitta e precisa, e anche partecipe, che ce li rende ancor più cari
e suggestivi. L’edizione della Gibellini appare senz’altro un modello di
curatela di un epistolario contemporaneo.».
Per la seconda sezione riservata alla «Storia e
Critica Letteraria», la giuria assegna il premio a:
GIOVANNA
CORDIBELLA e al volume Hölderlin in Italia. La ricezione letteraria, Bologna, Il Mulino, 2009; con la
seguente motivazione: «Nel suo Hölderlin
in Italia Giovanna Cordibella prende in esame uno
dei fondamentali snodi dei rapporti intercorsi fra letteratura italiana e
letteratura tedesca dal primo Ottocento alla fine del Novecento e all’inizio di
questo millennio. Nell’originalissima indagine di Giovanna Cordibella la
“fortuna” italiana di
Hölderlin (misurata a partire dalle traduzioni e dai
saggi critici dedicati al grande poeta tedesco) diventa il termine di
riferimento decisivo di una trama di relazioni culturali e poetiche scandite da
una serie di presenze di eccezione (Carducci, principalmente; le riviste
letterarie del primo Novecento da “Leonardo” alla “Ronda” e a “Commerce”;
alcuni protagonisti italiani tra le due guerre quali Ungaretti, Vigolo,
Montale, Luzi, Zanzotto). Ne esce l’immagine sfaccettatissima e per più di un
verso nuova di un capitolo di storia letteraria che costituisce un contributo
di prim’ordine alla conoscenza delle implicazioni europee della poesia italiana
dell’Ottocento e del Novecento».
Il Premio alla Carriera è stato assegnato all’unanimità a
CESARE SEGRE: «Filologo,
storico della lingua, critico letterario, linguista e semiologo, si è occupato
di testi spagnoli, antico-francesi e italiani antichi e moderni. È oggi uno
degli studiosi di maggior prestigio internazionale nel campo degli studi
romanzi. Ha contribuito con le sue ricerche fondamentali a introdurre le teorie
formaliste e strutturali nella critica italiana. Di eccezionale rilievo sono le
sue edizioni critiche delle Satire di
Ludovico Ariosto, della Chanson de
Roland, e, insieme con Santorre Debenedetti del Orlando Furioso. In particolare per quanto riguarda il Novecento
Italiano ha dedicato studi grandi importanza a Pascoli, Giotti, Montale, Gadda
e altri; ha scritto un suggestivo volume sulla cultura italiana del secolo, ed
ha infine dedicato pagine penetranti ad alcuni dei maggiori linguisti e critici
del Novecento, come Terracini, Debenedetti, Contini. Per questo la Giuria si
sente onorata nel proporre il suo nome per questo riconoscimento».
I premi saranno consegnati sabato 29 ottobre prossimo nel
Teatro Comunale di Cesenatico durante la cerimonia condotta da Arnaldo
Colasanti.
CESARE SEGRE (1928)
ha vissuto e studiato a Torino,
ove si è laureato nel 1950, allievo di Benvenuto Terracini e dello zio Santorre Debenedetti. Libero docente di filologia romanza
dal 1954, ha poi
insegnato presso le Università di Trieste e di Pavia, dove, negli anni Sessanta, è
divenuto ordinario della
materia. È inoltre stato professore visitante presso le Università di Manchester, Rio de Janeiro, Harvard, Princeton, Berkeley.
Ha collaborato a numerose
riviste: fra le altre, «Studi di filologia italiana», «Cultura neolatina»,
«L'Approdo letterario»; è stato redattore di «Paragone»; direttore, con Maria Corti, D'Arco Silvio Avalle e Dante Isella, di
«Strumenti critici»; condirettore di «Medioevo romanzo» e della collana
«Critica e filologia» dell'editore Feltrinelli. E ha tra l'altro collaborato con Carlo Ossola alla
stesura di un'antologia della poesia italiana presso l'editore Einaudi e con Clelia Martignoni a un'ampia antologia
scolastica per Bruno Mondadori.
È sposato con Maria Luisa Meneghetti (nata nel 1950), anch'essa docente di filologia romanza
presso l'Università degli Studi di Milano. È
redattore della pagina culturale del Corriere della sera.
È stato presidente della
International Association for Semiotic Studies. Con le sue ricerche ha
contribuito a introdurre le teorie formaliste e strutturali nella critica italiana.
Da un punto di vista teorico e metodologico, sono centrali studi come: I
segni e la critica (1969); I metodi attuali della critica in Italia
(1970), in collaborazione con Maria
Corti; Le strutture e il tempo (1974); Lingua, stile e
società (1976); Avviamento all'analisi del testo letterario (1985)
(che riprende anche gli articoli scritti per l'«Enciclopedia Einaudi»); e Notizie
della crisi (1993). Si ricordano inoltre le sue fondamentali edizioni
critiche delle Satire di Ludovico Ariosto,
della Chanson de Roland, del Libro dei vizi e delle virtù
di Bono
Giamboni e, in collaborazione con Santorre Debenedetti, dell'Orlando
Furioso sempre di Ariosto
e le molte prefazioni a testi di linguisti e autori classici della letteratura
non solo italiana. Più recentemente Segre ha raccontato il suo percorso
intellettuale in Per curiosità. Una specie di autobiografia (1999). Più
di recente sono usciti i fondamentali Le varianti e la storia: il
«Canzoniere» di Francesco Petrarca: lezione Sapegno (1999), con due interventi di Giovanni Giudici
e Alessandro Pancheri; Ritorno
alla critica (2001); La pelle di San Bartolomeo: discorso e tempo
dell'arte (2003); Tempo di bilanci: la fine del Novecento (2005); Dai
metodi ai testi: varianti, personaggi, narrazioni (2008) e Dieci prove
di fantasia (2010).
Già Socio corrispondente dal 1974, è stato eletto Accademico della Crusca dal 1988, ha ricevuto inoltre la
Medaglia d'oro ai benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte. Attualmente
è Professore Emerito dell'Università di Pavia e dirige il Centro di
Ricerca su Testi e tradizioni testuali dello IUSS di Pavia.
GIOVANNA CORDIBELLA. Originaria
di Mantova, ho compiuto gli studi all’Università di Bologna, dove si è laureata
in Lettere Moderne nel 1999 con una tesi sul poeta Vittorio Sereni, insignita
della dignità, poi stampata col titolo Di fronte al romanzo. Contaminazioni
nella poesia di Vittorio Sereni (2004). Negli anni 2001-2002, ha trascorso
un periodo di studio come ricercatrice presso la Georg-August-Universität di
Göttingen. Successivamente ha conseguito il dottorato di ricerca a Bologna, con
una tesi sulla ricezione in Italia del poeta tedesco Friedrich Hölderlin, i cui
esiti sono oggi confluiti nel volume premiato Hölderlin in Italia. La
ricezione letteraria pubblicato dal Mulino nel 2009. Il volume prende in
esame in una prospettiva comparatista autori italiani dell’Otto e del Novecento
(Carducci, Ungaretti, Montale, Prezzolini, Papini, Luzi, Parronchi, Vigolo,
Zanzotto) e l’attività di alcune riviste letterarie novecentesche («Leonardo»,
«La Ronda», «Commerce»). Nel biennio 2004-2006 ha lavorato come lettrice di
italiano presso il Dipartimento di Romanistica della Christian-Albrechts-Universität
di Kiel. In seguito ha svolto attività di ricerca come borsista post-dottorato
presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna (2006-2008)
e presso quello di Romanistica della Albert-Ludwigs-Universität di Freiburg i.
Br. (So.Se. 2008). Nel 2007 ha fatto parte del comitato organizzativo della
mostra Carducci e i miti della bellezza.
CECILIA GIBELLINI (Brescia 1977),
laureata a Pavia, ha conseguito il dottorato alla Cattolica di Milano e
collabora come assegnista all’università di Verona. I suoi studi si sono rivolti
alla cultura rinascimentale e alla letteratura dell’Otto e del Novecento, con
particolare attenzione al rapporto tra letteratura e arti figurative. Ha
dedicato vari lavori, pubblicati in riviste e in volumi miscellanei, ad autori
dell’Otto/Novecento (Leopardi, Carducci, D’Annunzio, Giotti, Saba, Quasimodo,
Pomilio). Ha curato i carteggi fra Antonio Pizzuto e Vanni Scheiwiller (Le carte fatate, Libri Scheiwiller
2005), fra Umberto Saba e Vittorio Sereni (Il
cerchio imperfetto, Archinto 2010) e i Carteggi
e scritti di Camillo Togni sul Novecento internazionale (Fondazione
Cini-Olschki 2006). Ha pubblicato il volume monografico L’immagine di Lepanto. La celebrazione della vittoria nella letteratura
e nell’arte veneziana (Marsilio 2008, Premio CNR) e la monografia Libri d’artista. Le edizioni di Vanni
Scheiwiller (Mart 2007).
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