venerdì 11 ottobre 2024

It's friday!: poesie inedite di Roberto Chiodo


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


It's friday! è una rubrica a cura di Annalisa Ciampalini

 

 

Ridevano come principesse

 

Ridevano come principesse

le orecchie a sventola

chi fumava credendosi già grande

nei mugugni rinnovati e malinconici.

Ridevano come pensatori

nei sapienti paradossi

tra le albe innamorate

nelle piccole esistenze

tra i sordi e gli impotenti.

Era gente di qua

sopravvissuti

chi ti accoglieva, chi ti ammirava.

Le solitudini di un tempo

senza riserva

cosi giovane

a riprenderci

le occasioni

le lezioni di una vita

quel che ci siamo perduti

quel che fa ancora male

e chi piange

nei ricami nascosti

tra le feste

come stelle nobili e rifiorite.

*

 

Lo scorrere pigro del tempo

 

Lo scorrere pigro del tempo

dipinto in una forma

illuminata

che accompagna

lo stesso cielo

riconoscente, delicato, insonne.

Ci si domanda dei margini

dei vincoli

perfettibili

di questa gradevole brezza

delle svolte

dei frammenti

indistinti

di chi ancora ricorda

le paure

che mi stringono

che non disturbano

che non si piegano

di quel domani

che vidi nascere ora.

*

 

Stazioni adolescenti e quiete

 

Stazioni adolescenti e quiete

chioschi di confine

che cambiano colore

nei labirinti

di selvagge vie

nei pensieri

affollati e contagiosi

dove ci perdiamo nuovamente.

Proteggimi da queste note storte

raccattate e dismesse.

Proteggimi dalle bruciature

a mia insaputa

dalle scuse sempre pronte

da questi incroci necessari

per trovare riparo

in unico corpo

che ci sorprende

nelle trame infinite

sul set di un film di Fellini

nei malintesi

nei valori ai più sconosciuti.

Che la parola ci porti

lontano

negli intervalli della vita

nel tuo conforto

il più perfetto

il più amato.

Quel lasciar tracce

 

Quel lasciar tracce

nelle curvature deboli

delle strade

nelle vite segrete

tra i corpi sereni

nei labirinti

dove ti perdi

dentro i secoli

popolari e terreni.

Quel lasciar tracce in una stanza

a nascondere i deboli umori

i passi immutati

quel posto illuminato

quelle licenze poetiche a noi consentite.

Le ingenuità e il dispiacersi

gli scaffali vuoti e gli abiti leggeri

e quei falò

di fine estate

al tramonto

nei paesaggi pessoiani

e le storie segrete

in decadenza

come fili ordinati

legittimi e scoloriti.

*

 

Di questa stonata storia d’amore

 

La tua voce ai bordi

a centrocampo

tra le piaghe

malinconiche e imperfette

maldestre e spettinate.

Occhi e orari

adolescenti

popoli privati e zerbini

quel ritrovarci per separarci.

La tua voce ai bordi

che si fa necessaria

avvincente

primordiale

che mi hai donato

favolosa

a ricordare

per scale spente

le battute finali

le rare stelle

di questa stonata storia d’amore.


Roberto Chiodo è nato ad Acqui Terme nel 1975. Diplomato al Liceo Linguistico Quintino Sella di Acqui Terme nel 1994 si è laureato in Scienze dell’Educazione all’Università di Genova con una tesi sulla prevenzione del suicidio tra gli adolescenti nel 2000. Ha lavorato come bibliotecario e catalogatore in diverse biblioteche. Nel 2015 ha aperto la biblioteca di poesia italiana contemporanea “Guido Gozzano” che conserva oltre 9500 libri ed è il primo esempio in Piemonte di biblioteca dedicata esclusivamente alla poesia.
È l’ideatore e il responsabile della Segreteria del Concorso nazionale di poesia e narrativa “Guido Gozzano”.


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