I tempi
morti le tue paure
I tempi
morti
le tue
paure
chi
sorride seduto
nelle
parole che viviamo
come
aspettative.
Il mare
che ci somiglia
d’inverno
tra le
luci spoglie
che
ripiega diverso
tra i
contadini ammirati
dove tutto
rinasce
come
altalene e figli
chi
difende un lavoro
ogni
decisione benedetta
tra le tue
mani.
La loro
storia di famiglie e fabbriche
di chi
prega ancora
come un
gentiluomo.
Il mare
che somiglia
in un
lento purificarsi
nei
linguaggi poetici idealizzati
tra gli
innamoramenti
i più
acuti
come uno
specchio senza screpolature
tra i
rifugiati e i povericristi
e quella
paura
mal
sopportata
che ci
tiene ancora prigionieri.
Alfabeti e percorsi
Alfabeti e
percorsi
inverni
abitati per noia.
La mia
voce leggera e fiorita
sincera
bella come il nord ovest.
Voci
viventi nei filari
tra gli
approdi
nei
piaceri orizzontali presenti e puri.
Era il
1990 le fatiche riposte
un uomo di
pace tra uomini sapienti.
La sua
terra laica e sfuggita
sullo
sfondo una poesia di Sbarbaro
che ci
accomuna
sapessi
quanto ci accomuna.
Ho
osservato geografie di anime
preghiere
senza un dio
la
naturalezza degli innamoramenti
la
pazienza chi ne avrà cura.
La nostra
forza sola
di poter
scegliere
ballate e
confessioni
il mare
fotografato a mezzanotte
e quel
sentirsi fuoritempo
più liberi
forse
in questa
ultima parte
la più
vera la più riparata.
Le mie
idee nobili e secolari
Le mie
idee nobili e secolari
imparate
dagli amici
le mie
radici nei ritratti
coscienziosi
e settembrini
le parole
sciocche
un’infanzia
felice
quell’aria
estiva e seducente.
Il tuo
sorriso in un vento contrario
al
tramonto
che ha una
fine che ci mantiene.
Lo stupore
di un domani sempre straniero
della sua
vita che protegge
i pigri i
folli.
Canto la
tua resa
i beati i
pazienti i solitari
come
ricordo senza dolore.
Le ultime
lettere
lo stesso
gesto
mani e
alberi
persone
quiete
che
camminano in fila
benedizioni
e sollievi
una terra
straniera
romantica
riconoscente
piccole
esistenze
che ho
imparato a conoscere
come una
canzone di Jeff Buckley.
ROBERTO
CHIODO è nato ad Acqui Terme il 2 giugno 1975. Diplomato al Liceo Linguistico
Quintino Sella di Acqui Terme nel 1994 si è laureato in Scienze dell’Educazione
all’Università di Genova con una tesi sulla prevenzione del suicidio tra gli
adolescenti nel 2000.
Ha
lavorato come bibliotecario e catalogatore in
diverse
biblioteche. Nel 2015 ha aperto la biblioteca di poesia italiana contemporanea
“Guido Gozzano” che conserva oltre 10.000 libri ed è il primo esempio in
Piemonte di biblioteca dedicata esclusivamente alla poesia.
È
l’ideatore e il responsabile della Segreteria del Concorso nazionale di poesia
e narrativa “Guido Gozzano”.
Il
5 maggio 2021 è uscito il suo primo libro di poesie intitolato “Benedetti e
bruciati” e pubblicato da Impressioni Grafiche
Il
3 aprile 2025 è uscito il suo secondo libro di poesie intitolato “Cieli e
chiodi” pubblicato da Edizioni Il Foglio

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