domenica 23 novembre 2025

Poesie inedite di Roberto Chiodo

 


Foto di proprietà dell'autore


I tempi morti le tue paure

 

I tempi morti

le tue paure

chi sorride seduto

nelle parole che viviamo

come aspettative.

Il mare che ci somiglia

d’inverno

tra le luci spoglie

che ripiega diverso

tra i contadini ammirati

dove tutto rinasce

come altalene e figli

chi difende un lavoro

ogni decisione benedetta

tra le tue mani.

La loro storia di famiglie e fabbriche

di chi prega ancora

come un gentiluomo.

Il mare che somiglia

in un lento purificarsi

nei linguaggi poetici idealizzati

tra gli innamoramenti

i più acuti

come uno specchio senza screpolature

tra i rifugiati e i povericristi

e quella paura

mal sopportata

che ci tiene ancora prigionieri.

 

 

Alfabeti e percorsi

 

Alfabeti e percorsi

inverni abitati per noia.

La mia voce leggera e fiorita

sincera bella come il nord ovest.

Voci viventi nei filari

tra gli approdi

nei piaceri orizzontali presenti e puri.

Era il 1990 le fatiche riposte

un uomo di pace tra uomini sapienti.

La sua terra laica e sfuggita

sullo sfondo una poesia di Sbarbaro

che ci accomuna

sapessi quanto ci accomuna.

Ho osservato geografie di anime

preghiere senza un dio

la naturalezza degli innamoramenti

la pazienza chi ne avrà cura.

La nostra forza sola

di poter scegliere

ballate e confessioni

il mare fotografato a mezzanotte

e quel sentirsi fuoritempo

più liberi forse

in questa ultima parte

la più vera la più riparata.

 

Le mie idee nobili e secolari

 

Le mie idee nobili e secolari

imparate dagli amici

le mie radici nei ritratti

coscienziosi e settembrini

le parole sciocche

un’infanzia felice

quell’aria estiva e seducente.

Il tuo sorriso in un vento contrario

al tramonto

che ha una fine che ci mantiene.

Lo stupore di un domani sempre straniero

della sua vita che protegge

i pigri i folli.

Canto la tua resa

i beati i pazienti i solitari

come ricordo senza dolore.

Le ultime lettere

lo stesso gesto

mani e alberi

persone quiete

che camminano in fila

benedizioni e sollievi

una terra straniera

romantica riconoscente

piccole esistenze

che ho imparato a conoscere

come una canzone di Jeff Buckley.


ROBERTO CHIODO è nato ad Acqui Terme il 2 giugno 1975. Diplomato al Liceo Linguistico Quintino Sella di Acqui Terme nel 1994 si è laureato in Scienze dell’Educazione all’Università di Genova con una tesi sulla prevenzione del suicidio tra gli adolescenti nel 2000.

Ha lavorato come bibliotecario e catalogatore in

diverse biblioteche. Nel 2015 ha aperto la biblioteca di poesia italiana contemporanea “Guido Gozzano” che conserva oltre 10.000 libri ed è il primo esempio in Piemonte di biblioteca dedicata esclusivamente alla poesia.

È l’ideatore e il responsabile della Segreteria del Concorso nazionale di poesia e narrativa “Guido Gozzano”.

Il 5 maggio 2021 è uscito il suo primo libro di poesie intitolato “Benedetti e bruciati” e pubblicato da Impressioni Grafiche

Il 3 aprile 2025 è uscito il suo secondo libro di poesie intitolato “Cieli e chiodi” pubblicato da Edizioni Il Foglio

 

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