Milica Jeftimijević Lilić è un'autrice, nata a Pristina, ma residente a Belgrado.
Vanta oltre 40 libri in varie lingue e traduzioni, nonché decennale esperienza come critica letteraria e televisiva.
Recentemente ho avuto l'onore di tradurre le sue liriche dall'inglese in italiano per un volume edito lo scorso maggio dai tipi de Il cuscino di stelle. Così si esprime il professor Orazio Antonio Bologna nella prefazione del libro: Il voto di Penelope.
“ Al respiro a pieni polmoni subentra il singulto d’una frase, d’una parola strozzata dall’emozione e dalla dolcezza del ricordo, vissuto all’ombra dell’amore più puro e intenso. Perciò Penelope può dire al suo uomo, col quale si è schiusa a una nuova esistenza: Conosco un’essenza più significativa di tutto ciò che finora è stato detto e percepirai con il tuo cuore quella fiamma di profondo silenzio. Animata da grande fiducia e speranza, Milica con immagini di rara bellezza e potenza evocativa ripropone al lettore tanto l’eterna verità del verbum contenuto nei ricordi quanto l’attualità del presente. La Poetessa concilia e fonde nella lirica due culture, lontane e contradittorie solo in apparenza. La cultura classica e quella della sua formazione giovanile trovano nell’animo raffinato della scrittrice un sublime punto di incontro, e si completano a vicenda. Con l’esodo di Odisseo da Itaca per Penelope cominciano le privazioni dell’amore, le amarezze dell’insidia, il dolore della lontananza, la nostalgia dei giorni felici, che nessuno dei due potrà mai dimenticare. Come Penelope, anche le donne balcaniche, alla partenza dei mariti, sono certe di vivere nel cuore dei loro uomini, nei quali con il loro amore e la donazione di sé hanno lasciato segni indelebili, ed esse nella maledizione della separazione aspettano avvinte ai saldi e misteriosi legami dell’Amore. “
Poetry / Poezija
Being born out of body and mind,
I am a duality
Defined by heavenly and bodily existence.
Sometimes I celebrate the Creator,
the soul of everything,
Sometimes I am only a body,
My earthly being burns brightly.
Sometimes helpless I curse base
intents of the world,
Sometimes I whine sadly
For the lost home, man, and mind.
But I am always open to the rapture
of the heart
Fleeing to me.
I am a shelter for unappeased minds,
Always pliable for the exploring hand.
And I will be what I am at any cost.
I am the very life condensed in the uttered,
The very soul that has cast off the fetters of the body,
The very passion that has risen up above the body.
I am the Truth of the world (about world) undenied,
For ages I've been breathing through the newborn,
I disregard those who are deaf to my warnings,
Even if they are sages, sorcerers,
I despise merchants no matter how deftly
They celebrate my premature children.
I am coquettish and I do not seduce in vain.
I will not ingratiate myself with conceived entourage,
The loving eyes are enough.
And I will survive without tricks
Of morose commentators.
More advanced is my Knowledge,
I will not carry favor to be heard
By people trained for Recognitions
After the fashion of clans.
No, I am not a green lass
Who must go ahead,
And I will not sit on the lap
Of respected Professors,
Academicians, to set in motion
Their consumed Eros
With my young blood.
I renounce snivelling on my strong breast.
I have been created for the collision with hurricanes
Which I will outsmart with my Constancy,
I am the healthiest daughter of mind and body.
I cannot be stopped by anyone
Although the Universe has conspired to silence me,
But I am its cosncience, and sooner or later
I will say everything!
Poesia / Poezija
Nata dal corpo e dalla mente,
Sono una dualità
Definita dall'esistenza celeste e corporea.
A volte celebro il Creatore,
l'anima di tutto,
A volte sono solo un corpo,
Il mio essere terreno brucia intensamente.
A volte impotente maledico le basiche
intenzioni del mondo,
A volte gemo tristemente
Per la casa, l'uomo e la mente perduti.
Ma sono sempre aperta al rapimento
del cuore che fugge da me.
Sono un rifugio per menti inattese,
Sempre flessibile per la mano esploratrice.
E sarò quella che sono ad ogni costo.
Sono la stessa vita condensata nel verbo pronunciato,
L'anima stessa che ha rigettato le catene del corpo,
La passione stessa che è sorta sopra il corpo.
Sono la verità del mondo (sul mondo) mai negata,
Per anni ho respirato attraverso e nuove creazioni,
Ignoro coloro che sono sordi ai miei avvertimenti,
Anche se sono saggi, stregoni,
Disprezzo i commercianti, non importa quanto abilmente
Celebrino la mia infanzia prematura.
Sono civettuola e non seduco invano.
Non mi ingrazierò alcuno dell'entourage prestabilito,
Gli occhi sono abbastanza innamorati.
E sopravviverò senza i trucchi
Dei commentatori pedanti.
Più avanzata è la mia conoscenza,
Non implorerò il favore di essere ascoltata
Da persone formate per i riconoscimenti
Secondo la moda delle lobby.
No, non sono una ragazza in erba
Che deve andare avanti,
E non mi siederò sulle ginocchia
Di rispettati professori,
Accademici, per mettere in moto
Il loro eros usurato
Con il mio sangue giovane.
Rinuncio alle lamentele sul mio seno forte.
Sono stata creata per la collisione con gli uragani
Che supererò in astuzia con la mia costanza,
Sono la figlia più sana di mente e nel corpo.
Non posso essere fermata da nessuno
Sebbene l'Universo abbia cospirato per zittirmi,
Ma sono la sua coscienza, e prima o poi
Dirò tutto!
Penelope's vow / Penelopin zavet
We have never parted with words
There have always been silences
In blazing horizons
Feeding the shrieks of the Soul.
(Fiorella Giovanelli)
I vow to silence
After all emptied words
Full of sterling and jade,
I vow to its might,
To its healing depth,
When one suffers with all heart.
Words used to build up bridges
And to knock them down,
But few things have remained.
The helplessness of speech. . .
Eloquent is the speech of the secret
That preserves the unspoken.
Now when I am at the opposite side
And when we do not touch with words,
And when their meaning is set in motion,
Will silence fuse us better
Than the passion and hugs?
Now when all the forthcoming
Is totally mute,
I know a more meaningful being
Than everything so far said
That you will perceive with your heart,
That flame of deep silence.
And when you get permeated by the hush
And when your words bounce off
Like furious waves when hitting a rock
That howl helplessly
For not being able to fuse with it,
Always in touch and yet separated
Like the two of us,
So that you will not know where to with them
Or how to decipher
The mute language of silence
That originated from the word.
You will not know the answers
That I kept secret
Because premonitions did speak.
Now divided, plunged into yourself,
You are tied to the unreachable dream
of the Moon's sickle
With hundredfold chains,
So that you are stuck
Not knowing where to with yourself,
But I know that.
Thy solitude shall flourish?
Isaiah prophesied
I suspect
That you will be shaped by the new state,
The vigil in the silence of pain,
I follow that eternal knowledge
Going toward my wiser self
Ready to die again
In order to be born stronger.
Il voto di Penelope / Penelopin zavet
Non ci siamo mai separati
con le parole
ci sono sempre stati silenzi
in orizzonti ardenti
a nutrire gli strilli dell'Anima.
(Fiorella Giovanelli)
Giuro sul silenzio
Dopo tutte le parole vuote
Piene di tesori e giada,
Giuro sulla sua forza,
sul suo profondo potere di guarigione,
Quando si soffre con tutto il cuore.
Le parole sono solite costruire ponti
E poi abbatterli,
Ma sono rimaste poche cose.
L'impotenza della parola. . .
Eloquente è il discorso del segreto
Che preserva il non detto.
Ora che sono dalla parte opposta
E che non ci tocchiamo con le parole,
E che il loro significato è messo in moto,
Il silenzio ci fonderà meglio
Della passione e degli abbracci?
Ora che tutto il futuro
Sarà completamente muto,
Conosco un'essenza più significativa
Di tutto ciò che finora è stato detto
e percepirai con il tuo cuore
quella fiamma di profondo silenzio.
Sia quando verrai permeato dal silenzio
Sia quando le tue parole rimbalzeranno
Come onde furiose quando colpiscono lo scoglio emettono
Quell’ ululato impotente
Per non essere riuscite a fondersi con esso,
Sempre in contatto e tuttavia separati
Come noi due,
In modo che non saprai dove andare
O come decifrare
Il muto linguaggio del silenzio
Che si origina dalla parola.
Non conoscerai le risposte
Che ho tenuto segrete
Perché le premonizioni parlano.
Ora separato, immerso in te stesso,
Sei legato al sogno irraggiungibile
della falce della luna
Con centinaia di catene,
La tua solitudine fiorirà?
Isaia profetizzò-
io sospetto
che sarai modellato dal nuovo stato,
La veglia nel silenzio del dolore,
Seguo quella conoscenza eterna
Andando verso il mio io più saggio
Pronta a morire di nuovo
Per rinascere più forte.
Versi tratti da
IL VOTO DI PENELOPE di Milica Jeftimijević Lilić
Edizioni Il Cuscino di Stelle
Traduzione dall’inglese a cura di Claudia Piccinno
Versione inglese a cura di Denisa Kondìc e Lazar Macura
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