di Vincenzo D'Alessio
Quando si affaccia il giorno tutte le creature aspettano la luce, anche i morti, per continuare a parlare con i vivi. La luna scompare poco a poco e l’acqua del mare smette di essere specchio e diventa culla del sole che sorride alla sorella che tramonta. Il vento all’improvviso sorpassa le cime dei monti e si spinge fino alle coste per annunciare l’arrivo del sole.
La salamandra rientra vestita di stracci nel cuore profondo delle grotte dove le sorgenti si azzuffano per venire al mondo. Che sorpresa è il giorno eppure si muore negli ospedali del pianeta perché la fine della vita è affidata alla forza di un muscolo che pulsa forte, il cuore.
Mentre te ne andavi come ogni uomo Samantha dallo spazio ha visto la scia del tuo fulgore e si è fermata a cantare: “è a voce de’ criature / che saglie chianu chianu e / tu sai ca nun si sulo.”
Il sole è tornato e tu sei tra le stelle con la Musica infinita degli eroi venuti dalla sofferenza e arrivata al cuore degli uomini.
I giorni continueranno il loro lavoro sul dorso delle terre emerse e del vulcano buono. I padri canteranno le tue canzoni nella voce delle gocce della pioggia nuova. Gennaio, 2015
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