mercoledì 18 settembre 2024

Preghiera

di Roberto Borghesi




Nei tuoi occhi

oh Gesù

si riflette il blu del cielo

e nel parlare dolce

si riflette la voce di tua madre.


Hai trent’anni

non sei più un bambino 

ma nemmeno un adulto

sei un giovane uomo maturo. 

E trent’anni sono l’età giusta 

per prendere la tua strada.


Così saluti in un abbraccio 

i tuoi genitori e t’incammini 

per la tua strada.

venerdì 13 settembre 2024

It's friday!: poesie inedite di Andrea Ravazzini

 






















It's friday! è una rubrica a cura di Annalisa Ciampalini


Resta

 

 

Rimasi

Alla fine

Di quel luogo

Silente

Sospeso

Tra stormi

Di sogni

Migranti

Su ali

d'Altrove.

*


Lieve scappai

 

 

Scappai

Tra il sibilo

Asciutto

Di una notte

In fiamme

E il velo

Disfatto

Di una bruma

Inconsueta.

 

Fosti

L' ancella

Di quel nudo

Ripianto,

Di quel fuoco

Immondo,

Di quel pianto

Nel buio

Disperso,

Che presto

Scoprii

Di luna

Suo canto,

Di notte

Suo verso.

 

Fosti

Chiarore

Di ebrezza

Leggiadra,

Angolo vuoto

Nel manto

Di un nulla

Redento,

Scosso

Dal vento,

Su un fianco

Posato.

 

Scappai

Verso

Un nudo

Bagliore,

Vessillo

Di stelle,

Denso

Richiamo

Di un cuore,

Di un battito

Spento,

Di un bacio

Rubato

Di cui scorgo

Ancora

L' ardore.

 *

 


 Guardo un solo lieve riflesso


 

Stringe

Attorno

A un cuore

Novello

Il rado

Sussulto

Di queste

Lacrime

Amare.

 

Ruba

Al soffio

Di vento,

Che un nudo

Passato

Tradisce,

Una terra

Al confine,

Un livido

Bacio,

Una goccia

Arsa

Nel buio,

Che non riesco

A guardare.

 

Sorge

Un placido

Tempo

Da sogni

Pestati

Nel vuoto.

 

Ferma

La notte,

Il lento

Risveglio

Non si ode

Ancora.

 

Non è nota

La fine,

Né il senso

O lo scopo.

 

Guardo

Solo

Un lieve

Riflesso,

Un breve

Solo

Respiro,

Che brilla

Tutt' ora

Tra i resti

Dismessi

Di una tenue

Aurora.

 *


 

Ormai fuggito lieve nel vento

 

 

Ruba

Al fondo

Notturno

Di una vaga

Rugiada

Il pallido

Ardore

Uno scoppio

Di brace.

 

Risorto

E redento,

Brucia

Brucia

-Mai spento-

In un tiepido

Nulla,

Che trascorso

Un vano,

Disfatto

Momento

Rifugge

Reietto

Una parola

Mai detta.

 

Trascina

Il suo sguardo

In terre lontane

Un candido

Cuore.

 

Un urlo

Scostato

Da un buco

Dolore,

Rimbalza

Stretto

Stretto

Nel fondo

Dismesso

Di un unico

Petto.

 

Sfumato

In un mondo

Che il senso

Essiccato

Di occhi

Incolore

-Cieco-

Ha disfatto,

Tende al fondo

Di fulgida bruma

L' attimo assorto

Che da fragili mani

Lieve nel tempo

Ormai è sfuggito.

 


Andrea Ravazzini è nato a Sassuolo nell’ottobre dell’anno 1978 e vive attualmente tra Modena e Corlo, una frazione del Comune di Formigine (MO). Nel corso del suo percorso di studi ha conseguito la maturità classica, una laurea in Psicologia e due master. Da sempre appassionato di letteratura, avido lettore e instancabile viandante nel mondo dei libri, lavora per il Centro di Solidarietà di Reggio Emilia Onlus, sul territorio reggiano, nell’area Dipendenze Patologiche, in una struttura residenziale. E’ appassionato di cinema e sport, oltre che di libri e letteratura. E’ impegnato da tempo nel mondo del volontariato sul territorio modenese. Oltre che nei libri e nella poesia, crede nell’uomo e in Dio, anche se non sempre allo stesso modo. Ha pubblicato nel 2023 presso Edizioni Gruppo SIGEM, Collana Il Fiorino, una silloge poetica intitolata “Naufragi di paesaggi interni. Frammenti”.


giovedì 12 settembre 2024

La nuova raccolta di Guglielmo Aprile ha visto la luce

Appunti Eoliani di rara suggestione


La raccolta si è classificata II ex aequo
al Faraexcelsior

Per la chiarezza e la fedeltà a quella che sembra una devozione. Per il trasporto verso una meraviglia che scalfisce lo sguardo e modella il contesto, l’essenza e la natura delle cose. Per una lingua semplice con un baricentro teso a rimanere, a sedimentare. Per versi come: «e a volte nella roccia riconosco / un profilo pauroso, che mi fissa / con rancore e mi sfida: e arrivo a credere / che abbia uno sguardo la materia muta, / che un’ombra viva in essa sia racchiusa – / era quella la faccia di Barabba.» (Filippo Tonti)

Il “Caleidoscopio culturale: un'esperienza multisensoriale” di ELIZABETH ESGUERRA CASTILLO. A cura di IRMA KURTI


                                                   

La mostra internazionale “Caleidoscopio culturale: una fusione di arte e poesia” organizzata da Art Heals di Elizabeth Esguerra Castillo in collaborazione con ARTISTA de Colores di Marlene Ayen Galit, è una vetrina unica e accattivante di espressioni artistiche diverse. Con un'ampia gamma di opere visive e letterarie di artisti e poeti di tutto il mondo, la mostra offre ai visitatori uno sguardo su culture e prospettive diverse. Da dipinti e sculture complesse a poesie e prose che fanno riflettere, la mostra è una celebrazione della creatività e dell'immaginazione.

Uno dei punti salienti della mostra Caleidoscopio culturale è il modo in cui riunisce varie forme d'arte e letteratura per creare un'esperienza multisensoriale per i visitatori. La giustapposizione di dipinti vivaci e poesie evocative crea un dialogo dinamico tra espressione visiva e testuale, invitando gli spettatori a esplorare le intersezioni tra i diversi mezzi artistici. Questo approccio interdisciplinare all'arte e alla poesia consente un'esperienza ricca e coinvolgente che incoraggia i visitatori a confrontarsi con le opere a un livello più profondo.

La mostra funge da piattaforma per gli artisti e i poeti emergenti per mostrare il loro talento e condividere le loro prospettive uniche con un pubblico più ampio. Fornendo uno spazio alle voci creative per essere ascoltate e celebrate, essa promuove un senso di comunità e di unità tra gli artisti e gli spettatori. Attraverso questo approccio collaborativo e inclusivo, la mostra internazionale Cultural Kaleidoscope non solo arricchisce il panorama culturale, ma promuove anche il dialogo e la comprensione tra diversi contesti ed esperienze.

La cerimonia di apertura della mostra si terrà il 16 settembre 2024 presso il KafeiTan Coffee Bar di Lucena City, Quezon, Filippine e durerà fino al 30 settembre 2024.

 




È uscita la nuova raccolta di Bruno Bartoletti: un sorriso rivolto alle stelle

Su La notte ha un sapore di cose lontane, così scrive l’Autore: 

«Ormai non resta che aspettare… gli ultimi trenta anni di lavoro sono racchiusi in questo libro.
Non sappiamo se ci saranno ancora altre parole. Le parole arrivano, passano, ritornano, a volte riposano per anni, ma sono lì, aspettano solo di prendere forma. Il tramonto si avvicina e le foglie cominciano a cadere, una dopo l’altra, piano ma con moto inarrestabile. Sono le foglie che hanno consumato tutta una esistenza sotto il sole o nel vento e che hanno amato e sorriso ai tanti che di qui sono passati. Altre foglie verranno, non noi, i nostri rami si stanno seccando. Ora lo sappiamo con certezza e lo sapeva anche Giovanni Drogo, il protagonista dello splendido romanzo di Dino Buzzati, che, dopo aver consumato una vita in attesa dei nemici, stanco e malato, steso in un anonimo letto di una locanda, sapendo che tra poco dovrebbe levarsi la luna, dà uno sguardo fuori della finestra, una brevissima occhiata, per l’ultima sua porzione di stelle. Poi nel buio, benché nessuno lo veda, sorride.
Questo sorriso è ciò che ci salva, la consapevolezza che in fondo, nonostante tutto, qualcuno ci aspetta sempre dietro l’angolo.»

mercoledì 11 settembre 2024

martedì 10 settembre 2024

"Il buio della ragione. Poesie e testimonianze contro la tortura" a cura di Vito Davoli e Marco Cinque. Recensione di Lorenzo Spurio

A CURA DI LORENZO SPURIO


In questo ricco volume – frutto di un lungo e meticoloso lavoro dei curatori che hanno lanciato il progetto e curato l’intero percorso editoriale – figurano raccolte numerose testimonianze reali, frutto di ricerche e rapporti personali del giornalista e attivista Marco Cinque («Il Manifesto», «Le monde Diplomatique») con chi ha vissuto sulla propria pelle varie forme di tortura.

A compendio vi è un nutrito corpus di testi poetici, tra storici e moderni, affiancati da componimenti di autori contemporanei che hanno aderito al tema sperimentandolo, nei propri versi, in forma personale, finanche con la rievocazione di tristi episodi della storia e della cronaca odierna.

Poeti italiani e internazionali dei nostri giorni hanno aderito a questo progetto corale che ha anche un’importante finalità benefica, strettamente voluta dai curatori, il già citato Marco Cinque e Vito Davoli, noto poeta, critico e organizzatore culturale pugliese, ovvero quella di devolvere i proventi a Gazzella Onlus, un’associazione che si occupa di cure e di riabilitazione per bambini palestinesi, vittime innocenti delle brutture e delle crudeltà di una delle varie guerre ora in corso.

Sono raccolti testi a tema “la tortura” (realtà alla quale è dedicata un’apposita giornata di ricordo e sensibilizzazione, il 26 Giugno) provenienti, oltre che dall’Italia, dalla Spagna, dall’Albania, dall’America, dal Nicaragua, dall’Uruguay, dalla Palestina, dalla Costa Rica, dall’India, dal Perù, dalla Grecia, dal Messico, da El Salvador, dal Venezuela, dalla Giordania, dall’Ecuador, da Cuba, dalla Bolivia.

Il volume, che riporta in copertina uno scatto fotografico dello stesso Cinque che assomma fascino e inquietudine con lo scorcio della statua di Giordano Bruno (arso sul rogo nell’anno 1600 su decisione del Sant’Uffizio) di Campo de’ Fiori nella Capitale, si apre con la preziosa prefazione di Riccardo Noury, Responsabile per la Comunicazione di Amnesty International Italia dal titolo “Universalmente proibita, praticata ovunque: la tortura nel mondo” nella quale accenna a varie forme di tortura nel mondo orientale e ricorda anche le aberrazioni avvenute in territorio cubano nel carcere americano di Guantanamo e sul territorio iracheno nel tristemente noto Abu Ghraib, alcuni anni fa. Noury passa poi a riflettere sui nuovi metodi di tortura attuali, forse più infidi e sicuramente meno patenti, che si sviluppano nel clima omertoso e nella condizione di ostaggio ideologico o politico, che sfrutta e brutalizza ben più il pensiero che il corpo. Drammi di violenze psicologiche reiterate e abusi comportamentali, vessazioni verbali imperniate sull’accusa e la degradazione dell’io. Il prefatore non a caso parla di un nefando «approccio manageriale, in cui viene studiato ogni “punto debole del nemico” e curato ogni minimo dettaglio della conduzione degli interrogatori e del trattamento riservato a un prigioniero».

L’ampio compendio delle “testimonianze” sulle torture che fa seguito ai testi critici di apertura vede i racconti drammatici e raccapriccianti di Lynda Lyon, Scotty Moore, Robert Wallace West, Dominique Green El, Nanon Williams, Michael Sharp, Ahmed Rabbani, Enrique Mario Fukman, Shi Dong-Hyuk, Agnés Callamard, Vahit Gunes, Zhura, Italia Méndez, Loretta Rosales, Lelia Pérez, Antonin Artaud, Vittorio Bologresi, Roberto Settembre, Fernando Eros Caro, Meena Keshwar Kamal, Karl Louis Guillen, Ray “Orso-che-corre” Allen, Jumah Al-Dossari, Liubka Sevstova, Alexandro Panagulis, Simona Foconi, Silvia Giacomelli, Carlos Mauricio, Alda Merini, Maria Mercedesa Carranza, Igiaba Scego, Louis Aragon, Salvatore Quasimodo, Tommaso Campanella, John Berger, Pietro Valpreda, Bobby Sands, Roque Dalton, Ghiannis Ritsos, Ada de Judicibus Lisena, Wislawa Szymborska. Ogni nome è una storia amara, dolorosa da leggere e da accettare come reale. I curatori hanno raccolto una grande quantità di materiali e testimonianze in grado di dare una mappatura – sicuramente non completa – ma assai elaborata e rappresentativa dei vari deliri della ragione nel tempo e nello spazio. Arricchiscono queste testimonianze degli orrori, racconti inenarrabili e indelebili, quelli delle torture operate in Cile e quelle italiane in Somalia e a Nassiriya nonché quelle tristemente più diffuse nelle carceri minorili; un’intera sezione è dedicata alle “Voci dai lager libici”. Vi è anche la vicenda forse meno nota ma non per questo non meno degna di attenzione delle Residential Schools in Canada.



La sezione dei poeti contemporanei del Belpaese è ben nutrita di componimenti, tra cui quelli di (citiamo, per motivi di scarsità di spazio, solo alcuni dei poeti e delle poetesse inserite): Nicola Accettura, Marco Cinque, Vittorino Curci, Vito Davoli, Tania Di Malta, Barbara Gortan, Rita Greco, Alfonso Guida, Giuseppe Langella, Annachiara Marangoni, Giampaolo G. Mastropasqua, Guido Oldani, Rita Pacilio, Gianni Antonio Palumbo, Giulia Poli Disanto, Paolo Polvani, Anna Santoliquido, Lorenzo Spurio, Mara Venuto e Pasquale Vitagliano. Seguono le opere dei poeti stranieri e in appendice i componimenti di tre grandi letterati della nostra età: il greco Sotirios Pastakas, l’indiano Sudhakar Gaidhani e il palestinese Ali Al Ameri.

Il giornalista Angelo Selletti ha parlato in un articolo di questa crestomanzia tematica nei termini di «una sorta di olimpo della poesia, italiana e internazionale, considerando i nomi che hanno aderito al progetto poetico e solidale» richiamando le considerazioni di Davoli che ha scritto: «poeti straordinari con storie di vita e carriere formidabili. Avere avuto il privilegio di leggerli e di organizzare questa antologia godendoli tutti insieme, è stata una fatica che ha ripagato verso dopo verso, pagina dopo pagina». L’altro curatore, Marco Cinque, nel suo testo ha ricordato anche la nefanda pratica regolarizzata da un vetusto e infame sistema legislativo che, in Italia come in altri Paesi del Vecchio Continente, riconosceva il delitto d’onore: tutelando la rispettabilità dell’uomo (marito o padre) acconsentiva tacitamente all’utilizzo di forme di potere e violenza sulla donna. Cinque definisce l’operazione editoriale in maniera convinta e sentita nei termini di una «forma di resistenza partecipata e interattiva che possa fare argine alla disumanità che incombe, ormai in ogni parte del mondo».

La pubblicazione ha avuto il sostegno dell’Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo, dell’Associazione Verso Levante APS, del magazine letterario «Pubblicazioni Letterariæ» e della rivista di letteratura «La calce e il dado».

La prima presentazione ufficiale è prevista a Roma per lunedì, 11 novembre. Ulteriori dettagli e aggiornamenti sulla pagina Facebook ufficiale de Il buio della ragione.

Ricordando la finalità benefica dell’iniziativa editoriale, si riporta in formato grafico il codice QR la cui scansione permette di accedere alla pagina che dà notizia delle possibilità di acquisto con relativa scontistica. A continuazione si riportano i dati per coloro che vorranno sostenere le attività della Gazzella Onlus:

CC bancario nr. 1052792

IBAN: IT 54 D 05018 03200 0000 110 52792

Intestazione: GAZZELLA ONLUS – c/o BANCA ETICA di Roma

 

 

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Lorenzo Spurio

Matera, 27/08/2024