A cura di Mario Fresa
Le risposte di
Enrico D’Angelo
Il tratto principale del
mio carattere.
L’idealità.
La qualità che desidero in un
uomo.
Il discernimento.
La qualità che preferisco in una donna.
La serenità.
Quel che apprezzo di più
nei mei amici.
La perseveranza discreta.
Il mio principale difetto.
Il dubbio metafisico.
La mia occupazione
preferita.
Leggere.
Il mio sogno di felicità.
La Speranza.
Quale sarebbe,
per me, la più grande disgrazia.
La distruzione.
Quel che
vorrei essere.
Continuare a essere.
Il paese dove
vorrei vivere.
L’Italia.
L’animale
preferito.
Il cavallo.
L’oggetto cui
sono più legato.
Il libro.
I miei autori
preferiti in prosa.
Fëdor Dostoevskij, Thomas Mann
I miei poeti
preferiti.
Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Giacomo Leopardi, Eugenio Montale.
I miei eroi
nella finzione.
Lev Nikolàevič Myškin, Charlie Gordon, Nero Wolfe.
Le mie eroine preferite
nella finzione.
Antigone.
I miei compositori preferiti.
Fryderyk
Chopin, Giacomo Puccini.
I miei pittori preferiti.
Raffaello Sanzio, Vincent van Gogh.
I film più amati.
Andrej Rublëv, Hard to Be a God, Blade Runner.
I miei eroi nella vita
reale.
Jiddu
Krishnamurti, Mahatma Gandhi.
Le mie eroine
nella storia.
Maria.
La riforma che
apprezzo di più.
La Riforma della Civiltà.
I miei nomi
preferiti.
Desiderio, Desideria.
Quel che
detesto più di tutto.
L’ipocrisia.
Il dono di
natura che vorrei avere.
La quiete dopo la tempesta.
Se avessi un milione di euro.
Continuerei a
non giocare.
Come vorrei morire.
Fra le mani
della vita.
Stato attuale
del mio animo.
Armonioso.
Le colpe che
mi ispirano maggiore indulgenza.
Non avere la Fede.
Il mio motto.
«Amor non so che sia se non poesia».
[In alto, uno studio preparatorio di Raffaello Sanzio; carboncino e
biacca su carta, 1514].
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