e in quel suo essere erta e scoscesa
è in sé già presupposto che vivendola
presto si compia
la scelta dello sguardo.
Avrei potuto cibarmi della tinta più splendente,
ma, rispetto a quel manto sfarzoso e distante,
la terra la tocchi
e smuovendola con forza –
tra tegole di case d’altre vite,
spezzate da un ruggire improvviso sotto ai piedi –
ho esteso le radici del mio credo.
Sono nato su una rupe,
rinunciando poco dopo
a ogni facile luce solare –
ma ho goduto comunque delle stelle,
quei nei che rischiarano
la schiena seducente della notte,
quegli appigli che svelano le tracce
che insegue
in ogni ultima sua meta
un viaggiatore.
l’albero dello stato.
Lo si crede un ulivo vigoroso,
dalle distiche foglie grigio-argento
che, sebbene solcato da sole e tempeste,
ancora matura il suo olio odoroso.
È il noto claudicante governare
che detta i tempi con fermezza
a chi, di nuovo confidando
nella fattezza dei programmi,
si fiacca nel suo eterno lavorare.
Ma ogni parola è una biglia
che scorre su un piano inclinato,
è un’arpa ammaliante,
un sirenico canto che attira e frastorna,
e forgia, impiega e consuma
e lascia poi infine ogni corpo
in balia di quel moto ondoso e abrasivo
che veste il cammino del nuovo andamento.
Scuotono qui intorno senza posa
l’albero dello stato –
ma è a una pianta acarpa
che si chiede il nutrimento.
**
di un vivere apoetico
ogni Dio ne tiene conto.
Mario Saccomanno è nato a Cosenza il 29/08/1993. Ha
conseguito la laurea triennale in Filosofia e Storia e quella magistrale in
Scienze Filosofiche all’Università della Calabria cum laude. Lavora per
l’Agenzia letteraria Bottega Editoriale. È direttore editoriale dei periodici DireFareScrivere
e Bottega Scriptamanent. Diversi suoi interventi, recensioni e note di
lettura – che gli hanno permesso di concludere il percorso per conseguire il
tesserino da giornalista pubblicista – sono presenti, oltre che sugli spazi
poc’anzi citati, su altre riviste e siti letterari cartacei e digitali. In
particolare, sue pubblicazioni a cadenza periodica si leggono su Aculei,
di cui è cofondatore, e su Alma Poesia. Ha svolto il ruolo di insegnante
e ha lavorato a lungo come editor freelance e copywriter per
diversi studi privati. È poeta e scrittore. I suoi versi e i suoi racconti sono
stati inseriti in varie antologie letterarie, appaiono su diversi blog e riviste, e sono stati
insigniti di numerosi premi e riconoscimenti, tra cui la pubblicazione di un carnet
poetico avente come titolo Tragitto ricurvo di sogni e d’amore. Ha
pubblicato le sillogi Tanto vero da farsi utopico (Pedrazzi, 2019) e Lembi
edificabili (L’Erudita, 2021).
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