A Ultimo
Quella notte avevo una penna
e dei fogli di carta
e questo mi ha salvato.
E da quella notte, non ho più smesso.
È questa la mia vera storia
il mio più bel racconto.
E ho bisogno, oggi e sempre
di scriverlo e di riscriverlo
per continuare a sentire
dentro la mia più bella stanza
che senza questo non ci sarei
semplicemente, non sarei.
Ed è un racconto bellissimo
che sa di un ragazzino tanto solo
sempre solo, che però
in una notte, nera come il carbone
smettendo di piangere e singhiozzare
ha iniziato a scrivere, a scrivere
e la vita gli è rimasta incollata addosso
finalmente bella
come le stelle al di là della finestra.
E questa notte continuo
a vederla, a sentirla.
Mi batte dentro, dentro al cuore
le vene e la testa, e non smette più
di rendermi vivo e presente
con la mia penna e i fogli di carta
sul piano infinito della mia vita strana
un po’ matta, ma non m’importa
perché questa è la mia vita
e non ne voglio un’atra.
Quella notte mi son salvato, da solo
e continuo a salvarmi, sempre da solo
ogni qualvolta scrivo un verso
e mi tuffo dentro e ci annego.
È questo il mio destino!
Ho versi di vita, lasciatemi vivere!
Ho parole nuove, lasciatemi scrivere!
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