venerdì 18 febbraio 2022

IT'S FRIDAY | Alcune poesie inedite di Manuel Lantignotti

 




Nell'affanno tengo a mente:
per l'universo siamo già memoria.

Il futuro
è un massacro senza lutto,
sipario e pura luce.


**


I.

Ricordi lo scroscio del mare?
I sandali roventi, gli ombrelloni.
Senza esitare mi alzavi da terra,
forte la tua presa.
Guardare il mondo dalla tua altezza,
sentirsi grande. Essere te.

Vorrei che il tempo mi restituisse gli occhi
con cui ti ammiravo; le strade
percorse, prese per non somigliarti.


II.

Lo senti il fruscio delle macchine?
I clacson, il rumore dei passi.
Ingrato, esito:
i tuoi errori non hanno perdono.
Le tue spalle leggere,
sentirsi piccolo. Essere me.

Vorresti che il tempo mi restituisse figlio;
cerca dove mi hai cristallizzato,
non esisto più, custode la memoria.


**


Nei peggiori degli anni,
ti servo il cuore su un piatto
che d'argento, non ha niente.
Folle, mettere in gioco
l'ultimo resto umano
del mio cibernetico corpo,
vedendo nell'amore speranza
nonostante mia madre 
sia un letto singolo,
mio padre una valigia.


**


Da quando non ci sei
vorrei potermi librare,
avere come amico il vento
viaggiare, viaggiare.

Stretto in fasce
vorrei che il mondo mi cullasse
sentire il canto del mare
sentire il canto del mare.

Sarai ancora sul divano giallo ad aspettare?
Sono una rondine dipinta
che non ha dove tornare.



***



Manuel Lantignotti è nato a Milano nel 1994 e vive a Bollate, in provincia di Milano. Appassionato di teatro, inizia a recitare all’interno di una compagnia di Garbagnate Milanese con cui lavora tutt’ora. 

Con una sua poesia, viene segnalato come poeta esordiente sul lit-blog Poeti Oggi, nella rubrica Blocchi di Partenza curata da Fabrizio Bregoli. Ha ricevuto una menzione d’onore per un suo componimento nell’8^ edizione del Concorso Internazionale di Poesia Parasio – Città di Imperia (2021). Attualmente sta lavorando alla sua prima silloge, dal titolo Cronache del tempo corrotto.

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