Noi l’abbiamo visto il Cristo, eccome, appeso in tutte le chiese, martoriato, la sua pelle ferita…
L’abbiamo visto, lo abbiamo riconosciuto, nel mio vicino, che mi passa a fianco, in me stesso.
E abbiamo perso il sonno, la pace - abbiamo incominciato a correre, come senza più meta.
Sempre il cuore sulla mano. Avevo dei piedi e delle mani anche io, nei riflessi e nelle ombre
vedevo il loro profilo. Io chi sono? Il mare, il vento freddo, le strade. E una pietra sulla battigia.
Non oso pensare a me stesso - soltanto al dolore del mio corpo. Se mi alzo, è per il sole
di un’amicizia. La poesia, la vita, sono delle arti; gente che non ha vissuto un minuto
della sua vita, come me. Chi mi ha disegnato il volto, la voce, gli occhi, tutto?
11.03.'25
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