Polaroid: istantanee di poesia è una rubrica a cura di Luca Pizzolitto
Foto in copertina di Luca Pizzolitto
la terra calma ci darà lunghe braccia / il volto nella quiete sarà al riparo dalla pioggia.
da Gianni Marcantoni, Complicazioni di altra natura (Puntoacapo, 2020)
Riposa nel ventre della notte,
respira nel ventre dentro cui nulla riflette,
sulle tue nervature lucide
il sole si avvicina lentamente.
All'ombra di un campo sterminato
si rigenera il respiro di chi cade,
oggi che ho lasciato disperdere
il giorno in una memoria ammutolita.
Fragile la direzione sotto le fioriture scompariva,
ma dentro di me la fine prendeva vita,
come un uccello inerme che spicca il volo
dentro una nicchia dall'aria consumata.
*
Al riparo
Sale il giorno come una cintura da stringere,
lasciati libera di essere quel che sarà del mondo.
Ci sono rive che ho oltrepassato credendo
di risalire.
Il mattino sgorga come un ricamo incantato,
tra le piante si avvicina al passo solitario.
Le verità sono davanti ai nostri occhi,
hanno il nostro stesso sfregio,
nasciamo come un seme sul fondo plenario
che berrà acqua
e la terra calma ci darà lunghe braccia,
il volto nella quiete sarà al riparo dalla pioggia.
*
Come sollevarsi
Sollevati senza un punto fermo
e senza chiudere la porta,
il davanzale è liscio
e i tasti toccano gelidi come un piano.
Indicaci la strada che non porta a una fine,
spingi piano sulla notte,
il buio non fa più paura da molto tempo.
Sono sceso all'indietro nel tuo limbo fraterno,
nei tuoi spazi svuotati,
leggero sopra la polvere di un suono mattutino,
ultima rotta di un naufrago
scorrendo via sulla terra
per ritrovarmi senz'aria,
negli ossi folgorati da un lampo,
tanto potente da avere illuminato finalmente
il mondo, dove d'un tratto la saliva
si scioglieva pronunciando la parola perduta.
*
Urgenzia
Non so quale sarà la strada,
né dirti la ragione per cui sono qui,
l'imbocco resta chiuso nella confusione
delle direzioni. Ti darò una lettera
e mi dirai di quale seme sarà.
Su di noi veglia il supplizio del tempo,
le chiome delle vegetazioni disegnano
una notte che tanto fa impressione.
Non so quale sia la verità di questa
nostra afflizione, quale sarà la soluzione
ai mali del momento. È che da un istante
all'altro piomba un uragano
dentro le mura di casa, allora preghi
che il sole allontani presto le nubi,
che nell'urgenzia di un istante
torni qualcosa che non vogliamo ci lasci.
Non so dirti cosa sto facendo qui,
quale esplosione ucciderà la prossima vita,
quale altra creatura morirà
tra polvere e grida, quale sarà
la mia controfigura al buio,
al di là della strada cosa farò,
in tutto questo tranciare di forze vitali.
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