mercoledì 14 aprile 2021

Ayça Erural Ozar: una poetessa turca


 



P A N

Ayça Erdura

Traduzione in italiano a cura di Yelda Gürlek



Cadde una bianchezza sul campo
quasi che fosse sterminata la fioritura
è presto per il fasto del flauto
è presto per il sonno dei desideri soddisfatti

Chi è che viene scuotendo i grattacieli, i treni ad alta velocità
le metropolitane le scale i tetti a staccare l’intonaco
a rompere i mattoni a rimuovere il parquet a picchiare i vetri

Dov’è il mare
Che nutre il faggio con il suo fiato
quel faggio che ha le foglie grandi, ha un verde diverso
La sua ombra è vicina al bambino

Chi è che getta via le scuole i pulmini le lezioni

gli accumulati cementi armati

gli armadi gli zaini,
che conduce l’aria che stanca

 l’acqua verso sud ovest ad una velocità di 41.1 nodi

colui che ha due corna arricciate
e un pizzetto di barba seduto sul ponte
e che suona il flauto di Pan

 dimmi
chi troverà la mia capra.                                        


P A N


Ayça Erdura

Traduzione in inglese a cura di Tozan Alkan


A whiteness covered the fields

And destroyed all the flowers

The glory of the flute was near

So was the sleep of contented desires


Who’s coming

Shaking skyscrapers high-speed trains subways stairs roofs

Scratching wall plasters breaking bricks removing parquetfloors hitting glasses


Where is the sea

Feeding beech trees with its breath

Those beeches whose leaves are big and particularly green

And shadows are closer to a child


Who’s throwing out

Schools buses lessons masses of concrete closets bags

Fortyonepointone knots from southwest tiring water leadingair


You, curved double-horned

Sitting on the bridge with a pinch of beard

And playing the flute

Tell me who will find my goat




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