mercoledì 10 febbraio 2021

ALI AL HAZMI Un poeta dell'Arabia Saudita : prevista per l'estate 2021 la pubblicazione di una corposa silloge in traduzione italiana

 

Nato a Damadd, in Arabia Saudita, nel 1970.

* Laureato in Lingua e Letteratura Araba presso l'Università Umm Al-Qura - Facoltà di Lingua Araba, 1992.

* Già nel 1985,iniziò a pubblicare poesie in una varietà di periodici culturali locali e arabi come The Seventh Day (Parigi), Creativity (Cairo), Nazoa (Amman) e The New Text.

Noto a livello internazionale, ha affidato a Claudia Piccinno il compito di dar voce italiana alla sua poesia.

In anteprima 

La mia voce mi riporta a te


Piccioni viaggiatori a colmare la distanza tra noi.

Immagine riflessa da lontano crepuscolo felice

vastità dell'universo nei tuoi occhi.

Nel sogno le palme

quelle terre sull'’orlo dell'anima

sete saziata all’alba nei tuoi versi.


Sulla soglia sbocciano viole del pensiero

a incidere i nostri nomi sulle ali del Simun

e sulle labbra l'illusione arde domande

La mia voce mi riporta a te

al residuo dolore.

Proteggimi dalla nostalgia e dall'assenza assoluta!



Tu ed io fragile onda anomala

un significato e il suo contrario

a malapena la confusione ci unisce.

La tua voce emersa dal labirinto

come grappolo di inviti

sulle praterie nel nuovo orizzonte:

Sei forse caduta, inconsapevole, nella mia orbita,

O io ho ignorato l’intervallo di tempo

tra l'amore e la fine del piacere?

ti rivivo mentre sei lontana,

nel passato,

ascoltando il verso della gazzella.


Cosa rimane dell'argento del passato,

del racconto, delle fantasie?

Cosa resta di noi, di me di te,

del desiderio

se ci incontriamo e non troviamo altro che il vuoto?!



traduzione a cura di Claudia Piccinno


Nessun commento: