Invito
alla lettura a cura di Claudia Piccinno
Una
scrittura profetica quella di Mariateresa Protopapa, medico e umanista
pugliese, che ha tradotto in lingua inglese un volume che pur rispettando delle
ripartizioni interne, si legge come unicum, come un manifesto etico estetico e
teologico del credo della poetessa.
Una
donna ispirata da una fede profond;, ha fede Mariateresa, non solo in Dio, ma
nelle potenzialità dell’uomo operoso e solidale che si prodiga per l’altro,
mettendo a disposizione ciò che sa o ciò che sa fare.
In the silence of the Universe/I'm always here/to sing the life,/
to praise dust and earth.
C’è la scienziata in questi versi, ma c’è anche
la persona che ha fatto della propria humanitas una missione di aiuto e di
bellezza. La bellezza che Lei
vede ovunque: See beauty/where there is not,/sees
the right/where it is denied.
Grande impatto ha la poesia nella sua vita, ma
Essa la concilia col suo operare scientifico e sa che tutto muta, tranne la
fermezza del cuore
everything changes/but not the heart/of the cantor of soul.
He knows no fear/the cantor of the soul/strong of seeing far away
of seeing/where no one sees.
For him, fear is a friend/to describe the one who does not want to see/what
is not explained/and the look expresses.
Analizza tra le varie tematiche il
ruolo del poeta, ch’ella chiama cantore dell’anima, nella società odierna. Al
vero poeta la nostra attribuisce un grande pregio: quello di non avere paura.
Mi ricorda in questo la forza comunicativa di Franco Loi, quando afferma che la
parola è carne e sangue. Se il poeta affronta se stesso e il mondo senza paura,
ecco che le parole sgorgano senza artificio e senza timore.
Vi è
nei versi della dottoressa Protopapa un parallellismo implicito tra il Creatore
e il poeta, perché entrambi si
manifestano nella luce della verità (più manifesta nell’operato di Dio, come
aspirazione in quella del cantore)
There is no similarity/between him and the fake/between him and the liar,/between
him and the dark.
Always light it is/and it will be
wherever he is/as if it were a lamp
in the hand of God/that looks out/to see his children.
Di certo nell’ispirazione ella
ammette l’elemento sovrannaturale
The beloved gift/from God came
and like God,/everything accepts
Eppure riconosce il libero arbitrio
come responsabilità dell’essere umano:
therefore the cantor/he sings
that there is no differencenor privilege/under
the heaven of Godsince it cannot be composed/nor find compromise/to the
contrary fate;/it never depends on man./knows no obstacle/the hand of the
cantor/as an echo among the peaks
Ritornano però insistenti gli
interrogative su questo nostro tempo, dilaniato dagli effetti del chiasso e
della velocità e la poetessa lascia intendere come sia necessario il tempo
lento dell’attesa e della riflessione
It does not remain/what a dream,
It does not remain/what a sweet caress,
no nois
E ancora(da Verses of love)
I ask for comfort and never had answers
to questions never given.
…So what's left?/Also this time try,/attempt the journey/no hurry/because
this too has a value,/dictated by silence/and from the flow of evenings/come to
be born/destined to die./Then ask yourself why,
Chiedetevi perchè..recita un suo componimento..
Ogni buon libro che si rispetti
nasconde quesiti, non lascia risposte.
Quelle cercatele in silenzio dentro
voi stessi. Questa la grande lezione di questo libro: il valore del silenzio...che sia questo il dono che ci salva?
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