Invito alla lettura di Claudia Piccinno
Schiuma rossa
Anno edizione: 2017
In commercio dal: 21/02/2018
Pagine: 88 p.
Una
raccolta di componimenti che oserei definire scomoda e irriverente. Sicuramente
un libro particolare, insolito, fuori dagli schemi. Avevo già apprezzato la
cronipoesia di Enzo Bacca, quella sua aria canzonatoria che ridicolizza
salotti, accademie e Arcadie poetiche.
Non
è mosso il Nostro da sterile polemica, ma da un intento etico: richiamare i
poeti all’urgenza di guardarsi intorno, alla necessità di schierarsi con le
marginalità del nostro tempo, sollecitare gli intellettuali a formarsi
un’opinione e ad esternarla.
In
quarta di copertina alcune terzine del
Canto III dell’Inferno dantesco, col riferimento a Caronte, ci traghettano
all’interno del messaggio di questa raccolta, già insito nel titolo.
Schiuma
rossa, che a ragione Patrizia Stefanelli nella prefazione definisce esemplificativa
di una poetica dell’esodo, richiama nell’immaginario collettivo, ogni genere di
mattanza che testi biblici, letterari,
storiografici, hanno nel tempo associato a naufragi, cruente crociate,
battaglie all’ultimo sangue.
Un
titolo che fermenta di cromie truci e sanguinarie, che rimanda ad agnelli sacrificali e ad agavi amaranto conficcate nel cuore (spiaggiate
anch’esse).
Termini di derivazione nautica o inerenti la fauna marina:
zattera, approdo, chiglia, alta marea, vedetta, lucerna, falesia, molo, testuggini,
balena, gabbiani, ecc.. sono il corollario , il dietro le quinte, di un ordito
che vede il mare come despota e patrigno, nell’apparente quiete di uno scenario
ornato, ove risuonerà l’attesa
dell’inganno.
Ma è lungimirante Enzo Bacca, egli sa bene che “Sulla salina, un bimbo sarà vedetta d’altra
marea.”
Un altro aspetto peculiare del suo umanesimo è il suo
voler uniformare vittime e carnefici :Siamo
morti entrambi su quell’altura/ e non me ne sono accorto.( La lunga notte di
John)
I suoi versi, fitti di
neologismi, a volte in bilico tra svariati registri semantici, dal colloquiale
all’aulico, dal classicheggiante al
gergale, ci parlano di senzanome e
invisibili, di genti perdute nella
polvere, di antiche dominazioni e musei del nuovo orrore, dei piccoli schiavi
delle miniere e batterie al litio e sebbene ci sia ancora tanta nebbia nella piana, il poeta non dispera che qualcuno,
magari le nuove generazioni possa
scoperchiare la gran cassa della cupidigia e si rivolge a Gandhi auspicando
che trionfi il suo esempio come panacea
estrema dell’ultima grande disobbedienza: l’Amore.
Enzo Bacca, è nato a Squinzano (Lecce) nel 1964.
Appassionato
cultore di Belle Arti, Letteratura e Storia, illustratore, autore di
testi teatrali tra i quali: il Signore di Montpellier, dramma
storico-religioso in tre atti e Il Maestro, la sua croce, dramma sacro;
ha collaborato con l’autore salentino Antonio Luigi Carluccio nella
stesura dei saggi storici: l’eredità di Maria Manca (2010); Fra Giuseppe
Ghezzi – passi di santità a Squinzano (2016). Per la poesia ha
pubblicato i volumi: Pensieri giovanili (1993), Profondo blu (2010),
Orizzonti estremi (2013), Oltre la siepe (2014) L’orto di Jamàl (2015),
Poèsikron - Lamenti, grida e altri canti - (2016), Romantide proibito
(2017); Schiuma rossa (2017); Affreschi dal ‘68 - a cinquant’anni dal
sogno (2018). Di prossima uscita: Nel dubbio le affinità; Oltre la riva –
Antologia di poesie civili 2013-2018. Autore in versi di poesia civile
e denuncia sociale, ha vinto moltissimi premi nei concorsi letterari
Nazionali ed Internazionali, per la poesia edita ed inedita, ricevendo
numerosi riconoscimenti tra cui la medaglia del Presidente della
Repubblica italiana, la medaglia del Senato della Repubblica, la
“Publica Laus” al Certamen Apollinare Poeticum dell’Università
Pontificia Salesiana in Roma, il Premio Massimo d’Azeglio, Il Premio
“Olmo”, il Premio Antigone città di Ceppaloni. Nella sua città
d’origine, nell’ambito della manifestazione curata da “Città della
musica Squinzano” gli è stata conferita la Vigna d’argento 2017 per
meriti letterari. Nello stesso anno, di rilievo i Primi Posti nel
Concorso Artistico Letterario Internazionale “Napoli Cultural Classic”,
il Premio “Mimesis” XX edizione, il Premio Letterario Internazionale
“Poseidonia Paestum”, il Premio Internazionale “Città di Firenze - ut
Pictura Poesis”, il Premio “Lupiae 2017”; Il Primo Posto al Concorso
Letterario Internazionale “Caserta 2017 – la catena della pace”; Primo
classificato al Premio Internazionale “Città del Galateo”. Nel 2018 nel
corso della serata finale del Premio Internazionale d’arte “Il Canto
delle Muse” gli è stato conferito un Premio alla Carriera. Altro
riconoscimento alla Carriera poetica il Premio Ѐrato 2018. Sue liriche
sono inserite in oltre cento raccolte e antologie celebrative di poesia
contemporanea. Membro di Giuria in alcuni importanti Concorsi Letterari.
Collabora col mensile “La fonte” con vignette satiriche e componimenti
poetici di natura socio-politica. Vive a Larino in Molise ma spesso e
volentieri torna nel suo amato Salento.