sabato 25 febbraio 2023

A che serve fare poesia in giorni di guerra?



A che serve scrivere, fare poesia, mentre altrove la guerra domina la scena e le priorità sono altre? È difficile concentrarsi su ciò che all’improvviso – o forse lo è più di prima – diventa futile; soprattutto quando non si conosce profondamente il potere della parola e non si sa come usarlo. Contrapporre la poesia alla guerra, anche se del tutto inutile ai fini geopolitici e militari, diventa un dovere pubblico e non è più solo un diritto privato, un bene rifugio, un modo per lavarsi l’anima, o per evadere. È una “preghiera laica” da usare per controbilanciare la follia dell’umanità. Si continua a coltivare la bellezza per contrastare l’abbrutimento imperante, anche se l’informazione martellante riporta a ogni ora il confinato sul terreno coperto di sangue e neve sporca. Un terreno straniero, lontano ma vicino, familiare, con cui entrare in comunione per restare umani. La vita sorprende positivamente e a volte inganna, tradisce, pugnala alle spalle chi ancora si fida troppo del suo tocco che pensiamo essere eterno, idealistico. Il sogno e i progetti non possono e non devono essere messi da parte solo perché il mondo è diretto verso il dirupo del suo tempo, ma non si deve mai smettere di essere consapevoli che questa esistenza terrena non è una favola, bensì un dramma di tanto in tanto interrotto da intervalli di commedia agrodolce. Far convivere i progetti personali, anche quelli più colorati e spensierati, con la tragicità dell’esistenza: per riuscirci occorre essere sognatori, testardi, realisti quanto basta ma irremovibili sull’obiettivo. L’umana finitezza e la morte ci accompagnano lungo il cammino come fedeli amici che spronano quelli che si adagiano. Vivere il confino in un paese libero e senza guerra, mentre in altre nazioni si combattono battaglie reali e cruenti, avvicina con più forza l’autoesiliato a scegliere la via dell’arte, della parola poetica – per quel che gli è possibile –, della ricerca interiore con cui difendere la libertà di pensiero, sua e di chi non può più esercitarla. Coltivare innanzitutto per se stessi questi valori in contrapposizione ai tempi bui. La Storia non muta nei contenuti ma solo nelle forme: al di là di ogni facile fatalismo, la guerra – e più in generale la violenza in tutte le sue modalità organizzate – è statisticamente una costante nel cammino millenario dell’uomo, e nulla lascia intendere che vi potranno essere allentamenti sull’utilizzo di questa pratica autodistruttiva in futuro. Vi è, tuttavia, la possibilità di una scelta individuale, mai scontata, maturata in privato, che ognuno può compiere autonomamente per distinguersi dai tempi, per fare la differenza nel proprio piccolo. La Storia si ripete, ma nessuno è obbligato a ripetere la Storia. Sottrarsi alla partecipazione passiva, a una ciclicità a cui tutti sembriamo condannati, alla ripetizione in loop degli eventi: per farlo sono necessari conoscenza, studio della Storia, capacità di elevazione (e quindi di isolamento come forma di risposta) del proprio io al di sopra di entusiastici movimenti di massa di stampo interventistico. Non ultima, la poesia che favorisce l’estraneazione dalla follia. Il dottor Živago di Boris Pasternak, con i suoi protagonisti che rispondono al richiamo delle proprie passioni e della propria individualità muovendosi sullo sfondo di una società martoriata dalla rivolta e in profondissima mutazione, ci insegna che nonostante la Storia travolga tutti noi, in ogni epoca e con modalità che ci appaiono differenti, possediamo un mondo interiore che nessuna vicenda storica, nessuna guerra o rivoluzione potrà mai intaccare. La vera rivoluzione, quella delle scelte individuali, avviene nel silenzio dell’anima che desidera e cerca la resurrezione, stando in disparte ma attivamente, in quell’angolo individualistico da sempre ferocemente osteggiato dai totalitarismi della politica e del marketing. 


(tratto da “Elegia del confino”, titolo provvisorio per un diario tra prosa e poesia di Michele Nigro, di prossima pubblicazione…)


(foto di Rachel Posner, moglie del rabbino Akiva Posner, ultimo rabbino di Kiel in Germania)

 


Michele Nigro, nato nel 1971 a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, vive a Battipaglia (Sa) dal 1978. Si diletta nella scrittura di racconti, poesie, brevi saggi, articoli per giornali e riviste. Ha diretto la rivista letteraria “Nugae – scritti autografi” fino al 2009. Ha partecipato in passato a numerosi concorsi letterari ed è presente con suoi scritti in antologie e periodici. Nel 2016 è uscita la sua prima raccolta poetica – che ama definire “raccolta di formazione” – intitolata “Nessuno nasce pulito” (ed. nugae 2.0, 2016). Ha pubblicato “Esperimenti”, raccolta di racconti (ed. nugae 2.0, 2009); il mini-saggio “La bistecca di Matrix” (ed. nugae 2.0, 2009); nel 2013 la prima edizione del racconto lungo “Call Center” (ed. nugae 2.0), nel 2018 la seconda edizione “Call Center – reloaded” e la raccolta “Poesie minori. Pensieri minimi” (ed. nugae 2.0). Nel 2019, per i tipi delle Edizioni Kolibris, viene pubblicata la raccolta di poesie intitolata “Pomeriggi perduti” (collana di poesia italiana contemporanea “Chiara”), che è anche il nome del suo blog. È del 2020 il volume 2 della raccolta “Poesie minori. Pensieri minimi” (ed. nugae 2.0); nel 2021 la terza e ultima silloge dei materiali di risulta. Alcune sue poesie sono state tradotte in portoghese, inglese e spagnolo.  


venerdì 24 febbraio 2023

IT'S FRIDAY! Tre poesie inedite di Daìta Martinez

 


It's friday! è una rubrica poetica a cura di Luca Pizzolitto


il  cantico arrossato della casa   azzera
nel pudore  la più nuda espressione  al
principio d’ogni era e s’era amore uno
stupore ché l’infinito bagliore nel viso
del nome è un piccolo girasole l’orma
d’incontrarsi con le labbra nell’aurora
a lato la parola  un abbraccio avvicina
di noi  tremando nel silenzio il verso e 
le ciglia delle mani l’odore negli occhi
e  sulla ferita  la tenerezza del cuore la
privatissima domanda    e tutto il resto
dai vicoli spiovuti al seno d’un andare


**


il silenzio dell’amore
le scarpe sul tetto della casa
pane nel pane
da bere una piccola fetta di vino
per tutta la tenerezza
lascia un segno di vita sulla terra
bagnata e di palermo la bocca
l’ovale dell’aurora

cade ancora una guerra
i mercati scomposti
fanno suono di campane
tremando a noi lo sguardo
la stessa stanza e la luce sempre
uguale della lampada arancione

la mia parte del discorso
tu che mi dormi sul seno


**


cade lieve l’alba di maggio
e ha odore di pane  il vento
che  piano  sale dai sogni e
tu padre che sogni   sorridi
per un bacio  sussurrato di
nascosto  da una figlia che
crede farti cielo nella casa




Daìta Martinez, palermitana, ha pubblicato con LietoColle (dietro l’una), 2011, segnalata alla V Edizione del Premio Nazionale di Poesia “Maria Marino”, e nel 2013 la bottega di via alloro.  Vincitrice - sezione dialetto - del 7° Concorso Nazionale di Poesia Città di Chiaramonte Gulfi, è stata finalista, per l’inedito in dialetto, della 44° edizione del Premio Internazionale di Poesia Città di Marineo. Inserita nell’Almanacco di poesia italiana al femminile “Secolo Donna 2018”, edizioni Macabor, nel 2019 ha pubblicato la finestra dei mirtilli, suite poetica scritta a quattro mani con il poeta comisano Fernando Lena, Edizioni Salarchi Immagini, il rumore del latte, Spazio Cultura Edizioni, e nutrica, LietoColle. È vincitrice del Premio Macabor 2019 - sezione raccolta inedita di poesia - con pubblicazione, ‘a varca di zagara in dialetto siciliano. È presente in Anni di Poesia di Elio Grasso, puntoacapo Editrice, 2020. È stata finalista - sezione raccolta inedita - della 34° edizione del Premio Lorenzo Montano. Nel 2021 ha pubblicato Liturgia dell’acqua, Anterem Edizioni, e Le madri, raccolta di haiku accompagnati dalle acqueforti di Vincenzo Piazza, Edizioni dell’Angelo.


giovedì 23 febbraio 2023

Premio “VOCI PER DANTE” (sc. 31-03-2023)

“VOCI PER DANTE”  

PREMIO INTERNAZIONALE 
DI DECLAMAZIONE ARTISTICA “LUIGI CAMILLI”   

BANDO DI CONCORSO  

Il Centro Lunigianese di Studi Danteschi (CLSD) indice la prima edizione(2023) del Premio Internazionale di Declamazione Artistica ‘VOCI PER DANTE’. Il Premio intende scoprire nuovi talenti nel settore specifico della Declamazione Dantesca. Saranno individuate le migliori voci, maschili e femminili, distinguendole per i tre domini della Divina Commedia: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Tale impostazione è dettata dal fatto che il percorso di trasfigurazione in cui è introdotto lo stesso lettore, che inizia con l’angosciosa dimensione dell’Opera al Nero per concludersi con il trionfo della Visio Dei, impone una recitazione profondamente diversa da un livello all’altro. Lo stesso Dante narrante si fa necessariamente partecipe delle diverse situazioni del racconto, per cui è del tutto errato declamare il Paradiso nella stesso modo in cui si declama l’Inferno.

“Voci per Dante” nasce dall’esperienza ventennale maturata dal CLSD con la creazione e lo sviluppo della Via Dantis® (2005), una novità assoluta nel panorama secolare della lectura Dantis. Oggi la Via Dantis® è uno spettacolo teatrale sviluppato in multimedialità ed è pure un percorso su via, realizzato a Mulazzo (MS) e contrassegnato, sulla falsa riga della Via Crucis, da nove Stazioni per otto Canti fondamentali: una vera e propria “Odissea ai confini della Divina Commedia”. È proprio dall’esperienza della Via Dantis® che deriva la dedica del Premio alla cara figura di Luigi Camilli (1956-2016), appassionato interprete formatosi proprio alla scuola dantesca del CLSD, che di quel format, dall’atto della sua creazione fino alla prematura scomparsa, è stato una Prima Voce recitante calda e appassionata.


REGOLAMENTO


A - Norme Generali


1. La partecipazione al Concorso è aperta a tutte le persone di ambo i sessi in maggiore età (Partecipanti).

2. Missione del Concorso è quella di scoprire nuovi talenti nel campo specifico delle Voci Recitanti Dantesche.

3. Sono previste le seguenti sei Sezioni:


A – INFERNO maschile
B – INFERNO femminile
C – PURGATORIO maschile
D – PURGATORIO femminile
E – PARADISO maschile
F – PARADISO femminile

Nel percorso anagogico del Poema la recitazione di almeno un Canto completo va interpretata in carattere gravoso per l’Inferno, dominio in cui si deve trasmettere all’ascoltatore tutta l’angoscia derivante dalla colpa gravissima del Peccato imperdonabile; in carattere estatico va, invece, recitato il Paradiso, poiché ovunque lì le anime godono della perenne Luce di Dio; infine, un clima di “serena sofferenza” deve essere espresso nel Purgatorio, dove le anime, pur nella pena, sono perfettamente consapevoli della Salvezza ormai sicura.


4. È prevista una Quota di Iscrizione obbligatoria di € 20,00 a titolo di rimborso spese di organizzazione per ogni Sezione partecipata. Il corrispettivo deve essere versato tramite bonifico bancario sul conto Bancoposta intestato al CLSD (Iban IT92N0760113600001010183604). È necessario indicare nella descrizione la causale generica “Premio Voci per Dante 2023”.

5. Il Partecipante deve inviare entro fine marzo 2023 all’indirizzo mail lunigianadantesca@libero.it l’indicazione del link di Vimeo o YouTube dove è registrata in audiovideo la propria performance declamatoria. In allegato alla medesima mail vanno inviati i seguenti documenti: A) Informativa Anagrafica contenente i propri recapiti postali, Internet e telefonici; B) Curriculum vita e artistico, con indicazione dei principali riconoscimenti eventualmente già ricevuti; C) Attestazione di versamento della quota di iscrizione di cui all’art. 4.


6. Il Partecipante dichiara di essere l’unico titolare della proprietà artistica e intellettuale di quanto presentato al Concorso.

7. Nessuna responsabilità potrà essere attribuita al CLSD nel caso di qualsivoglia dichiarazione mendace resa dai Partecipanti.

8. I dati personali dei Partecipanti saranno custoditi per i soli usi del Premio. Ciò nonostante, ciascun Partecipante manleva da ogni responsabilità il CLSD per i dati forniti nel documento di Informativa Anagrafica previsto al punto 5 ai fini delle correnti disposizioni di legge in materia di Privacy.

9. I termini del presente Regolamento e i giudizi espressi dalla Commissione d’Esame sono insindacabili.

10. La partecipazione al Concorso implica la completa conoscenza e la piena approvazione, senza riserva alcuna, del presente Regolamento in ogni sua parte.

11. Le assegnazioni dei Premi ai vincitori avverranno secondo quanto indicato ai punti B) e C) del presente Regolamento.


B – Premi e Riconoscimenti


12. Per ogni Sezione, di cui all’Art. 3, sarà assegnato il solo Primo Premio, consistente in un attestato su pergamena e medaglia d’oro.

13. Potranno eventualmente essere elargite Menzioni d’Onore, consistenti nel solo attestato su pergamena, ad altri partecipanti considerati dalla Commissione d’Esame particolarmente meritevoli di segnalazione.

C – Cerimonia di Premiazione


14. L'evento della Premiazione avrà luogo nel quadro del Dantedì Puntuale 2023 (il periodo corrispondente alla Settimana Santa del 1300) e precisamente il Giovedì 6 aprile alle ore 10,30 presso il Museo Casa di Dante in Lunigiana a Mulazzo (MS), via P. Signorini 2.

D – Commissione d’Esame


15. La Commissione d’Esame è composta da cinque Membri: il presidente del CLSD, che la presiede per diritto; Emanuela Messina, scrittrice; Ilaria Monfardini, attrice; Riccardo Monopoli, attore; Barbara Rossi, critica cinematografica.




martedì 21 febbraio 2023

L'età dell'ironia



Naftaline evaporano sotto forma d’insetti al naso,

il sorriso di una ritrovata donna, la ricerca della felicità

un libro già masticato da troppi inverni editati

mandarlo al macero visivo di lettori distratti,


farine di grilli per saltare la vecchiaia

altro che polvere di stelle da favole illuse!

Abbiamo avuto mille occasioni per sparire

ma insiste il dito opponibile sotto la lampada di Ritsos

lasciare almeno un verso animale,

una pensione di sincere intenzioni, un poetico rutto

nella notte indigesta delle parole in guerra.



Michele Nigro, nato nel 1971 a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, vive a Battipaglia (Sa) dal 1978. Si diletta nella scrittura di racconti, poesie, brevi saggi, articoli per giornali e riviste. Ha diretto la rivista letteraria “Nugae – scritti autografi” fino al 2009. Ha partecipato in passato a numerosi concorsi letterari ed è presente con suoi scritti in antologie e periodici. Nel 2016 è uscita la sua prima raccolta poetica – che ama definire “raccolta di formazione” – intitolata “Nessuno nasce pulito” (ed. nugae 2.0, 2016). Ha pubblicato “Esperimenti”, raccolta di racconti (ed. nugae 2.0, 2009); il mini-saggio “La bistecca di Matrix” (ed. nugae 2.0, 2009); nel 2013 la prima edizione del racconto lungo “Call Center” (ed. nugae 2.0), nel 2018 la seconda edizione “Call Center – reloaded” e la raccolta “Poesie minori. Pensieri minimi” (ed. nugae 2.0). Nel 2019, per i tipi delle Edizioni Kolibris, viene pubblicata la raccolta di poesie intitolata “Pomeriggi perduti” (collana di poesia italiana contemporanea “Chiara”), che è anche il nome del suo blog. È del 2020 il volume 2 della raccolta “Poesie minori. Pensieri minimi” (ed. nugae 2.0); nel 2021 la terza e ultima silloge dei materiali di risulta. Alcune sue poesie sono state tradotte in portoghese, inglese e spagnolo.  


lunedì 20 febbraio 2023

Concorso Festa dei popoli


Bando della VIII edizione del Concorso Letterario di Festa dei Popoli, della Diocesi di Aversa, in scadenza il 12 marzo venturo. La quota di 5 euro va a coprire le spese di cena, ospitalità, evento musicale, pergamene, stampe delle opere… (teniamo a incoraggiare chi è distante da Aversa a partecipare alla Premiazione). Finora in nessuna edizione abbiamo chiuso il bilancio in attivo (ma certo il nostro Concorso non è nato a fini di lucro… come tanti).

Manfredi M. Dell’Aversana, Festa dei Popoli Aversa

SEZIONE UNICA - POESIA O RACCONTO

L’ottava edizione del Concorso Letterario di “Festa dei Popoli Aversa”, parte in un momento particolare: sembra che i cavalieri dell’apocalisse imperversino ovunque nel mondo; la crisi climatica, le ferite inferte alla terra, la guerra in Europa, il dramma infinito dell’emigrazione, la povertà assoluta di tante persone, ovunque ingiustizie, soprusi, negazione della libertà… “lo spirito di caino aleggia sul mondo”.

Cosa opporre? Quali scudi alzare?

Certo riprendere e dare forza a ideali di fede e non, animati dalla speranza, pronti alla solidarietà, la pace, l’amore, ed anche la poesia, che aiutano la ricerca di percorsi positivi e propositivi. Papa Francesco ha proposto alla Chiesa Cattolica e non solo, a tutti gli uomini di buona volontà e agli uomini di altre religioni, di fare “Sinodo”, “Camminare insieme”. Ha chiesto alla Chiesa di essere se stessa secondo

l’insegnamento di Gesù Cristo. E desidera che tutti intraprendano “un cammino più umano” perché l’umanità si salvi.

Festa dei Popoli Aversa vuole condividere le energie positive di tutte le persone di questo territorio, e ben oltre; e insieme raggiungere i doni del rispetto delle diversità, la concordia e la pace.

Il Concorso Letterario che proponiamo da tanti anni dà alla nostra festa una dimensione internazionale e ci convince sempre più della bontà e del valore dell’arte come volano per la trasmissione dei grandi Valori, Cristiani ed Umani.


POESIA: tema libero. max 50 righe, su fogli A4, Times New Roman 14


RACCONTO: tema libero. max 150 righe, su fogli A4, Times New Roman 14


OPERE AMMESSE: Ammesse poesie e racconti in qualsiasi lingua o dialetto, con traduzione allegata a ciascuna copia; edite o inedite, anche già premiate. Inviare a concorsofestapopoli@libero.it una copia anonima ed una con tutti i dati, telefono e mail dell’autore (in due allegati separati), insieme alla ricevuta del bonifico effettuato.


INVIO CARTACEO: per ciascuna opera 6 copie anonime ed una sola firmata con tutti i dati, telefono e mail dell’autore, insieme alla ricevuta del bonifico effettuato (si consiglia di spedire come “piego di libri”, a tariffa ridotta). Inviare a: Concorso Letterario

Festa dei Popoli, Diocesi di Aversa, via Santa Maria a Piazza, 81031 AVERSA (CE). Possibile consegna a mano allo stesso indirizzo (dal lunedì al venerdì, 9,00 – 12,00 - tel.081.8901764).


QUOTA E MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE: È possibile inviare più di un’opera, poesie e/o racconti.

€ 5,00 per ciascuna opera. Versare su IBAN IT62R0335901600100000063712 , Parrocchia San Pietro, Caivano, Banca

Prossima, Causale: Concorso Festa dei Popoli 2023.


PREMI: Per i primi 3 classificati cena per due persone e pergamena personalizzata. Se provenienti da più di 70 chilometri da Aversa, hotel per due persone e rimborso viaggio forfait di 100,00€.

La Giuria potrà assegnare premi speciali e segnalazioni di merito. I vincitori, se non presenti, riceveranno la pergamena via email.

I vincitori ed i segnalati saranno informati singolarmente.


LA PREMIAZIONE si terrà ad Aversa, presso il Seminario Vescovile, presumibilmente nel mese di maggio 2023.

La graduatoria su festadeipopoliaversa.wordpress.com


Informazioni: preferita mail a concorsofestapopoli@libero.it (Manfredi M. Dell’Aversana)

La proprietà letteraria e creativa delle opere rimane degli autori; in rispetto della vigente normativa le opere ed i dati degli autori saranno utilizzati esclusivamente per il premio, l’eventuale raccolta e le attività di Festa dei Popoli Aversa.



domenica 19 febbraio 2023

“Chi ascolta i poveri non perde il cuore”

Michele Brancale, Salmi metropolitani e altri versi, con uno scritto di Antonio Tabucchi e nota introduttiva di Paolo Ruffilli, Passigli 2022

recensione di AR 



Salmi, dunque invocazioni, preghiere-canto in cui il poeta lucano-fiorentino si “disloca” in tante situazioni umane ai margini, violentate, neglette, denigrate, messe sotto chiave, eliminate con un semplice (letale) colpo di spugna. Si tratta molto spesso di endecasillabi che ci consegnano la realtà così com’è, con una certa spietata oggettività: “Ma l’hai sentito che tonfo sul tetto? / (…) / Lo portarono via a tarda serata / quel ragazzo, quel che di lui non sparso / era rimasto sui bordi del tetto” (pp. 186-7). Con questi versi altamente drammatici appartenenti alla sezione aggiunta ai Salmi metropolitani e che contiene dieci nuovi componimenti, desideriamo iniziare questo piccolo viaggio nella poetica di Michele Brancale, con il suo occhio immerso nella quotidianità dalla quale si lascia eticamente, ma senza facili sentimentalismi, commuovere, spingendosi (e spingendoci) a una attenzione empatica, a un intervento concreto, a una reazione chi ci porti fuori dalla nostra personale zona di conforto, e a contrastare scelte di comodo, a non assuefarci alla politica dello scarto per cui una “vita / spenta dal dolore” (p. 148) ci impressiona e diventa eliminabile. Così, risalendo a ritroso la raccolta, non possiamo non condividere, ad esempio, queste parole: “Solo chi è incompiuto, si sente tale, / riconosce il limite di sé / apprezza / l’altro come valore, / relazione / e non è indifferente a te, Signore.” (p. 169); “Fatti accanto al fratello dissipato, / nutrilo di parole personali, / da ramo secco riprende vigore.” (p. 152); “Alle pareti un silenzio di luce / insinua la preghiera del ritorno, / l’emersione dal mare, nello Stretto, / del volto dei migranti affidati a Te.” (p. 125); “Ad essere così l’uno dell’Altro / lievita il pane ed è salato il sale / dell’esistenza, ombra del sollievo, / pianta dell’umano che dà riparo.” (p. 142)… In quanto Salmi, una nota di speranza (in una risposta Alta) risuona in maniera più o meno evidente in questa raccolta: le nostre sconfitte, personali e sociali, possono essere salvate, se non ci consideriamo autosufficienti, onnipotenti, se non ci interessiamo agli altri solo per utilizzarli come pedine per accrescere il nostro potere. Se invece ci apriamo al prossimo e alla grazia: “I rimorsi cadono / coriandoli.” (p. 101), vedremo una trama “del creato. Che è incomprensibile / ma è reale nell’ordine d’amare.” (p. 99), capiremo la solitudine dei vecchi (v. p. 70), l’abbandono dei carcerati (pp. 69 e 51), che ”Avere per sé è mancanza d’eterno.” (p. 64), che “… il Re giusto / che salvò il ladrone da morte eterna, / dissipò i pretesti per uccidere.” (p. 54).        

La preghiera autentica nasce dal sangue, dalla carne, dal cuore che irrora la mente, dagli incontri, dalle relazioni belle o difficili, dal contesto sociale e culturale che ci ha formato, condizionato ma anche dotato di conoscenza che affonda nei secoli, di una lingua per esprimerci, di una visione del mondo. Una tensione spirituale lascia dunque il segno in noi e negli altri, solo se non è distaccato spiritualismo, ma un fare i conti con i limiti propri e altrui verificando che questi limiti nascondono però sempre un oltre, una ricchezza unica e misteriosa che cova in ciascuno di noi e che si moltiplica condividendola. Per far questo è necessario un approccio umile, ciascuno può offrire un contributo, mettendo in circolo i propri talenti, sapendo che non sono suoi ma donati. Chi si considera unico padrone e artefice di sé stesso, diventa sterile, oppressivo e strumentalizzante, e alla fine “illude sé stesso” (cfr. Salmo 35/36,3-5). E ancora Michele ci ricorda, con riferimento a don Milani, che “si contano gli effetti solo dopo, / quando il profeta è morto, tra le pietre, / la canonica vuota e la campana / in attesa di qualcuno che suoni” (p. 134), che “Dio benedice chi non sta a guardare” (p. 119), che “Non esiste destino se non quello, / perverso, che danno a sé stessi e agli alti / gli insensibili, col moto d’inerzia: / solo sfiorando violentano gli altri.” (p. 112), che “Sei tu che riscaldi il cuore ai viandanti, / che non hai dove posare la testa. / Ti fai mangiatoia, rifugio e asilo. / Ferma la selezione innaturale.” (p. 44).

Ci piace concludere con questi intensissimi versi in chiusa al Salmo 13 (p. 26): “Tu Signore non disprezzi l’amico / che chiede, disperso, di liberarlo. / Libera, Signore, dal laccio di me / la mia vita. Canterò le tue lodi.”

PS Il titolo di questa recensione è il primo verso del Salmo 112 (p. 136). Il nono versetto del Salmo 111/112 recita: “Egli dona largamente ai poveri, / la sua giustizia rimane per sempre” (il soggetto è l’uomo che teme il Signore). 

Bando Agostino Venanzio Reali (scade il 25 giugno 2023)

Premio Nazionale Biennale di Poesia           AGOSTINO VENANZIO REALI 18ª edizione 2023

http://wwwold.comune.sogliano.fc.it/ilpaese/cultura/musei/venanzio_home.htm


L’Associazione culturale Agostino Venanzio Reali, in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Sogliano al Rubicone, ricorda il suo artista/poeta Agostino Venanzio Reali nel 29° anniversario della morte (1994-2023).

A tal fine bandisce la 18ª edizione del Premio Nazionale biennale di Poesia AGOSTINO VENANZIO REALI, a tema libero, per opere edite o inedite in lingua italiana, aperto ad autori italiani e stranieri.


Scadenza: 25 giugno 2023. Le poesie dovranno pervenire entro il termine indicato esclusivamente via email all’indirizzo: associazioneagostinoreali@gmail.com 

Dei testi ricevuti, la segreteria darà immediata comunicazione di ricezione al partecipante.

I testi dovranno essere anonimi, pena l’esclusione dal premio. I partecipanti dovranno allegare la scheda di partecipazione con i dati richiesti e gli adulti anche la copia del versamento di € 20. Penserà la segreteria a trasmettere i testi alla giuria.

È richiesto l’invio in formato PDF o WORD.


Sezioni: Il concorso è articolato in una sezione A adulti e in una sezione B giovani che non abbiano compiuto i 25 anni di età entro il 31 dicembre 2023 e in una sezione C giovanissimi riservata agli alunni frequentanti le scuole primarie e medie dell’Unione dei Comuni del Rubicone e Mare (scuole primarie e medie di Sogliano al R., Borghi, Roncofreddo, Savignano sul R., San Mauro Pascoli, Gatteo, Gambettola, Longiano e Cesenatico).


Presentazione dei lavori: Gli autori possono partecipare presentando tre (3) poesie edite o inedite (né di più, né di meno, pena l’esclusione) ciascuna non superiore a 50 versi.

Gli alunni delle scuole primarie e medie dell’Unione dei Comuni del Rubicone e Mare possono partecipare anche con una sola lirica, o individualmente, o per classe, in questo ultimo caso è sufficiente compilare una sola scheda per ogni classe partecipante.


Contributo di partecipazione: quota contributo di segreteria € 20 per gli adulti, da versare tramite C/C Postale n. 72276595 o bonifico IBAN: IT  20 J 07601  13200   000072276595 intestato a ASSOCIAZIONE AGOSTINO VENANZIO REALI, indicando nella causale “Quota Premio di Poesia 2023”.

La partecipazione dei giovani e dei giovanissimi è gratuita.

Copia della ricevuta del versamento dovrà essere allegata alle poesie presentate, insieme alla scheda di partecipazione nella quale saranno indicati le proprie generalità, il n. di telefono, e-mail e la dichiarazione che “le poesie presentate sono di propria produzione”. Le classi partecipanti compileranno una sola volta la scheda, con l’indicazione della classe e della scuola. 


La Giuria, il cui giudizio è insindacabile, è così costituita: Bruno Bartoletti (presidente senza diritto di voto con funzioni di segretario), Roberta Bertozzi, Sonia Gardini, Gianfranco Lauretano, Maria Lenti, Anna Maria Tamburini.

A tutti i partecipanti sarà comunicato via mail il verbale della giuria e saranno avvisati personalmente i finalisti dalla segreteria. Ai finalisti sarà richiesto il n. IBAN per l’accredito del premio in denaro. 

Si prevede che il lavoro della giuria termini entro il 20 agosto, entro il 1° settembre sarà trasmesso il verbale della giuria alla mail dei partecipanti.


Premi per la sezione A adulti: saranno selezionati cinque finalisti, uno dei quali sarà proclamato vincitore nel corso della cerimonia di premiazione. Ai cinque finalisti della sezione adulti sarà assegnato un premio di € 250. Al vincitore sarà assegnato un premio di € 500. Pertanto il vincitore riceverà un premio complessivo di € 750.

Premi per la sezione B giovani: . saranno selezionati cinque finalisti, uno dei quali sarà proclamato vincitore nel corso della cerimonia di premiazione Ai cinque finalisti della sezione giovani sarà assegnato un premio di € 150. Al vincitore sarà assegnato un premio di € 300. Pertanto il vincitore riceverà un premio complessivo di € 450. I premi dei giovani saranno classificati come “borse di studio”.

Ai finalisti della sezione A adulti e B giovani, oltre ai premi in denaro, saranno assegnate le motivazioni del premio.

Premi per la sezione C giovanissimi (scuole primarie e medie dell’Unione dei Comuni del Rubicone e Mare): pergamena e buono libri da distribuire alle classi partecipanti, fino al raggiungimento della quota messa a disposizione di € 1000. Nella scheda (vedi allegata) le classi partecipanti indicheranno la classe, il nome degli alunni con accanto a ciascuno il titolo dei testi presentati.


Solo i finalisti saranno avvisati personalmente dalla segreteria del premio, in tempo utile per essere presenti alla cerimonia di premiazione. Solo durante la cerimonia saranno resi pubblici i nomi dei vincitori.

I testi dei finalisti saranno raccolte in un apposito libretto (fuori commercio) stampato a cura dell’Associazione e quindi si esula dal dover retribuire eventuali diritti d’autore. Il libretto sarà offerto gratuitamente ai finalisti e a tutti coloro che saranno presenti alla premiazione, fino all’esaurimento delle copie disponibili.


"Visto l'articolo 30 del DPR 600/73 e richiamata la risoluzione del Ministero delle Finanze n. 8/1251 del 28.10.1976, il premio erogato non sarà soggetto a ritenuta di acconto e dovrà essere assoggettato a tassazione diretta da parte del vincitore ai sensi dell'articolo 67 comma 1 lett. d) del TUIR per l'intero suo importo, trattandosi di premi attribuiti in riconoscimento di particolari meriti artistici, scientifici o sociali”.


Premiazione: sabato 16 settembre 2023, alle ore 17.00, nel teatro “Elisabetta Turroni” di Sogliano al Rubicone. Avendo il premio lo scopo di far conoscere la poesia e l’arte di Agostino Venanzio Reali, nonché i suoi luoghi di crescita e di formazione, la cerimonia di premiazione diventerà anche una occasione di incontro e di dialogo con i presenti. Per questa ragione, fatto salvi casi di forza maggiore, i poeti finalisti sono tenuti a presenziare alla cerimonia di premiazione e il premio sarà assegnato con bonifico sul n. IBAN ai finalisti che saranno presenti. Il premio assegnato ai giovanissimi o alle classi partecipanti sarà assegnato con bonifico alle scuole dell’Unione dei Comuni del Rubicone e Mare.

Alle ore 16 la premiazione sarà preceduta dalla relazione del prof. Giuseppe Marrani, ordinario di filologia di letteratura italiana presso l’Università degli Studi per stranieri di Siena. Pertanto si suggerisce e si invitano i poeti finalisti ad essere presenti dalle ore 16.00.

La lettura delle poesie, intercalata da intermezzi musicali, sarà tenuta dagli stessi autori. 


Ai sensi dell’art. 10 della L. 675/96, i dati personali relativi ai partecipanti saranno utilizzati unicamente ai fini del premio. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento. Il concorrente altresì permette ed autorizza la divulgazione di tutti i suoi dati personali necessari per la gestione del presente concorso, secondo quanto previsto dalle vigenti leggi. I finalisti autorizzano inoltre la pubblicazione dei loro testi sul libretto (fuori commercio) che sarà distribuito gratuitamente, senza alcuna pretesa di diritti d’autore.

I lavori inviati non saranno restituiti.

Al termine (ore 19 circa) ai poeti premiati e ai loro accompagnatori sarà offerto un buffet, mentre eventuale pernottamento è a loro spese.

Informazioni: 

per il Premio:Tel. 334 3794512; e-mail: sparireinsilenzio@gmail.com. 

Per la logistica (eventuale pernottamento, pasti, percorso per raggiungere Sogliano): Ufficio Turistico di Sogliano al Rubicone: Tel. 0541 817340 (vedi Link allegati).

Il bando e i vincitori sono leggibili su: www.comune.sogliano.fc.it,  e su  www.agostinovenanzioreali.it che si invita a visitare.



Alcune indicazioni per i partecipanti:


Come arrivare a Sogliano:

https://www.visitsoglianoalrubicone.it/pianifica-viaggio/come-arrivare/


Dove mangiare e dormire a Sogliano:

https://www.visitsoglianoalrubicone.it/pianifica-viaggio/dove-mangiare-e-dormire/


Parcheggi e servizi in Centro Storico:

https://www.visitsoglianoalrubicone.it/pianifica-viaggio/servizi-per-il-turista/


Alla segreteria del Premio Nazionale

“Agostino Venanzio Reali”

Via Egisto Ricci 9

47030 – SOGLIANO AL RUBICONE (FC)


Premio nazionale biennale di Poesia Agostino Venanzio Reali 2023

(da inviare insieme alle liriche e alla copia della ricevuta del versamento 

- solo per le sez. A adulti e B giovani da inviare via email – per la sez. C pagina successiva -)


PARTECIPAZIONE ALLA SEZIONE (fare un crocetta accanto alla sezione di partecipazione):


□ Sez. A – Poesia adulti 

  

□ Sez. B – Poesia giovani (fino a 25 anni di età)  



Il/La sottoscritto/a / ……………………………………………………………


nato/a a ……………………………………… il ………  (obbligatorio solo per i giovani) e residente a …………………………


Via ………………………………………… CAP …………………


Tel ……………………… cellulare ……………………… 


e-mail ……………………………………… (a cui sarà trasmesso il verbale della giuria) partecipa al premio biennale di poesia “Agostino Venanzio Reali” e autorizza, in caso di premiazione, la pubblicazione delle poesie sul libretto, sul sito www.comune.sogliano.fc.it e www.agostinovenanzioreali.it.


Il/La sottoscritto/a 


DICHIARA


che le poesie presentate sono di propria produzione.


Titolo delle poesie presentate:

  1. ___________________________________________
  2. ___________________________________________
  3. ___________________________________________


Allega (solo per la sez. A Adulti):


□ Copia della ricevuta di versamento


Qualora il sottoscritto, a giudizio della giuria, risultasse finalista, il premio in € sarà accreditato nei giorni successivi alla cerimonia di premiazione sul n. IBAN che sarà richiesto e indicato successivamente. Fatto salvi casi di forza maggiore, è obbligatoria la presenza dei finalisti alla cerimonia di premiazione.



Data …………………………          


Il/La sottoscritto/a / per i minorenni il genitore


………………………………

venerdì 17 febbraio 2023

IT'S FRIDAY! Quattro poesie inedite di Laura Corraducci












It's friday
è una rubrica poetica a cura di Luca Pizzolitto


“Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati"

                                                
                                   Mt 5 (1-12)


a Giovanni F.


pioveva sangue dalle nubi

il giorno in cui ti legarono le mani

consegnandoti alla terra convinti

fosse quella la custodia più sicura

e un popolo di affamati si mise

a camminare per le strade del paese

impastando le lacrime

alla polvere dei sassi

e una legione di assetati si mise

ad assediare le mura invocando

acqua nuova dalle fonti e dai ruscelli

e un esercito di sconfitti sfondò

le porte di oriente piantando

il suo vessillo sul suolo della rabbia

aspettando la giustizia uscire dalle onde

come una Venere generata dal sole e dal mare



**


a Jonne


hai aperto le braccia

in una notte d' autunno 

con un dolore scavato

diritto in fondo al cuore

ora il passo è veloce

lascia l’orma del Cielo

i tuoi occhi sono anfore di luce

le lacrime le abbiamo raccolte

tutte qui in questo vaso

offerta viva all'Amore

che ti ha plasmata

asciuga tu le nostre

prima di salire

perché la porta dell'assenza 

ha il buio sordo del dolore

così il viaggio di un angelo

sia per noi che restiamo 

scala di stelle al Paradiso



**


la pazienza del fico

l’ho imparata questa notte

gli occhi tuoi aperti

ho ritrovato sulle foglie

sul tronco sillabavo il tuo nome

seduta di sghembo sulla pietra

e la gamba piegata nel fango

con le penne scure dei gufi

che scrivevano versi sulla lingua

e il fico come un dio intagliato

nel semicerchio della notte

divorato di luce dalla luna

a gridarmi di svestire le mie lacrime

di tuffarmi a mani nude nel tormento

sprofondando in basso nella melma

per cercare avvolto dentro un panno

il chicco sporco dell’amore



**


hanno sprangato le porte sulla strada

i vetri li ho visti scurirsi nelle finestre

e dietro profili ripararsi dalla paura

eppure in ogni occhio sta un segreto

saldo insieme a un nome da custodire

che passa in mezzo alla strada delle lacrime

sopra l’arco perfetto delle ciglia

e scende al respiro calmo della bocca

fin giù alle maschere e sotto i vestiti

dove l’aria non pare ma si solleva

in alto insieme a un vortice di sabbia

un po' come l’amore quando arriva d’inverno

e tu non sai che più ti fa tremare e più ti fa salire




Laura Corraducci è nata a Pesaro nel 1974 dove risiede, è insegnante di inglese.

Nel 2007 pubblica il suo primo libro di poesie con Edizioni Del Leone dal titolo Lux Renova.
Suoi inediti sono apparsi su Punto Almanacco della poesia italiana 2014, edizione Puntoacapo, Gradiva con nota critica di Giancarlo Pontiggia, Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea 2, Raffaelli editore.

Dal 2012 organizza, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della sua città, la rassegna poetica “Vaghe stelle dell’Orsa” dedicata alla poesia contemporanea italiana e straniera che ha visto come ospiti fra i poeti più importanti del panorama letterario italiano e straniero.
Nel 2015 per Raffaelli editore pubblica la sua seconda raccolta poetica dal titolo Il Canto di Cecilia e altre poesie che si classifica al secondo posto nel concorso poetico “Premio di poesia Camposampiero 2016”.

Ha scritto e portato in scena il recital poetico Dell’amore, della parola e di altri tormenti.

Sue poesie sono state tradotte in lingua spagnola, inglese, olandese, rumena, francese e portoghese.
Ha tradotto il libro Dire sì in russo della poetessa inglese Caroline Clark, poesie della poetessa turca Muesser Yehniay e del poeta americano Bill Wolak.
E’ stata ospite per la Giornata Mondiale della Poesia all’IIC di Cracovia nel 2018 e a diversi festival internazionali di poesia.

“Il passo dell’obbedienza” (Moretti e Vitali, 2020) è il suo terzo libro di poesie presentato nel febbraio 2021 all’ICC di Bruxelles per l’associazione italo- belga “Allez les Marche, italiani a Bruxelles”