lunedì 5 agosto 2019

Questionario di Proust [11]


A cura di Mario Fresa
Le risposte di
Valeria Di Felice


Il tratto principale del mio carattere. 
Introspezione.

La qualità che desidero in un uomo. 
Il coraggio di evolversi e di scegliere.

La qualità che preferisco in una donna. 
Il coraggio di evolversi e di scegliere.

Quel che apprezzo di più nei miei amici.
La capacità di comprendere senza dare giudizi.

Il mio principale difetto.
Una eccessiva e indiscriminata generosità verso l’altro.

La mia occupazione preferita.
Sognare ad occhi semichiusi. Innovare il mondo in cui vivo, attraverso il potere del pensiero e del desiderio (non avendo altri mezzi a disposizione).

Il mio sogno di felicità. 
Amare. Senza complemento oggetto.

Quale sarebbe, per me, la più grande disgrazia. 
Vivere senza desiderio. Sarebbe un’agonia.

Quel che vorrei essere.
La donna che è in me.

Il paese dove vorrei vivere.         
Ovunque ci sia la luna. Possibilmente piena.

L’animale preferito. 
L’aquila: vola talmente in alto da avere una percezione molto ampia del mondo, ma da poter essere raggiunto da pochi altri uccelli. L’aquila – come qualsiasi anima elevata – sa bene cosa significhi la solitudine, e forse è proprio da questa condizione che riesce a cogliere l’estensione della vita.

L’oggetto cui sono più legato. 
Non sono legata alle cose materiali. Se proprio dovessi dirne una, direi il libro, purché sia aperto.

I miei autori preferiti in prosa. 
Non saprei.

I miei poeti preferiti. 
Rimbaud, Luzi, Montale, Pessoa, Neruda, Lorca

I miei eroi nella finzione. 
Ulisse, Robin Hood, il gladiatore Maximus

Le mie eroine preferite nella finzione. 
Le Amazzoni, Lady Godiva (tra storia e leggenda), Mary Poppins

I miei compositori preferiti. 
Mi limito ai nostri giorni: Philip Glass, Ludovico Einaudi, Hans Zimmer, Ennio Morricone.  

I miei pittori preferiti. 
Van Gogh, Chagall, Dalì.

I film più amati.
Tanti, ma quello che mi ha mosso per primo qualcosa quando ero piccola è La storia infinita.

I miei eroi nella vita reale. 
Chi sa agire (che è una cosa diversa dal fare)

Le mie eroine nella storia. 
Aspasia

La riforma che apprezzo di più. 
Suffragio universale, abolizione della religione di Stato e affermazione della laicità.

 I miei nomi preferiti. 
Maschili: Andrea, Francesco, Mauro, Valerio, Massimiliano. Femminili: cambio spesso preferenza, al momento Nadia, Ottavia, Veronica,Eleonora

Quel che detesto più di tutto. 
L’arroganza, la pretesa e la menzogna. Le persone che in nome della propria fragilità recano danno agli altri.

Il dono di natura che vorrei avere. 
La leggerezza

Se avessi un milione di euro.
Investirei nella casa editrice, dando più “carta” a quegli autori di “nicchia” che non sono scesi a compromesso con i gusti commerciali di lettori sempre più omologati e più propensi per una scrittura superficiale purtroppo… Anche se credo fermamente che il tempo restituisca la giusta considerazione alle cose di valore… Regalerei anche un giardino al mio compagno.

Come vorrei morire. 
Guardando negli occhi chi amo.

Stato attuale del mio animo. 
Innamorato e desideroso di crescere nella gioia.

Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza.
Purtroppo sono indulgente con tutti… ma sto cambiando.
Su me stessa sono troppo indulgente per i miei peccati di gola: in particolare carboidrati e amari.

Il mio motto.
Qualsiasi motto che inneggi al movimento e al coraggio di trovare se stessi.