A SPASSO TRA DEFUNTI
a TE per la tua parola
nuda e cruda
la bara di sera
bagnata di pioggia
il morto che vive con me
et in me
muove i primi passi
dopo la resurrezione
due bare accanto
con presunti cadaveri
uno chiede all’altra… ciao come stai
ci vediamo stanotte nel buio
che siamo vicini e vivi
la deceduta colla gonna mini
distesa in bara di larice
abbraccia fiori
con sentimento
la barca dei nostri morti
rifugiati allontanati dal loro paese
a causa nostri pensieri apparenti
è morto
senza togliersi
la dentiera
ora spicca un avvincente
dose di kukident
silenzio che abdica
a favore di molti morti
e stiamo in pace
è morta facendo l’amore…
buona ottima forma per
un riposo eterno
quella morta ha sentito
attorno alla sua bara
uccellino che cinguettava
e lo ha inseguito
i morti detestano terribilmente
il silenzio
i morti sulle spalle
sanno di primavera annunciata
morti spariti
nell'abisso dei viventi
a morti freschi di giornata
offresi sconti al funerale
quella morta nella bara di mogano
gridava di avere sete di acqua
le offrono dolcetto doc
ma sei senza bere
ne chiede ancora
è morto sul serio
ma preferisce evitare la discussione
morte in mutande
per distrarsi un pochino
ed essi che vagano
da parte all’altra
dei rispettivi loculi
ebbene tali morti paiono vivi
ma vegeti
eppure tristi e bugiardi
morti che cantano in bara
leggeri come gattini
con richiami di giovinezza
ricamano nuovi indirizzi
di legittima proprietà
di tutte quelle putride ossa
quale causa benefica
possiano sostenere
l’anima di stagione
attende i saldi per risparmiare
cerca candore
con strette di corpo
interpetra suoni e spazi
abissi e montagne
alfabeti per vivi e morti
il morto dice al vivo
a domani
a ben presto
replica l’altro
ormai spacciato
scendo nella tomba dei miei nonni
osservo sparse ossa qua e là
la paura invece di aumentare regredisce
sino a sparire
loro mi vedono tranquillo
mi parlano
ma non li capisco
loro rientrano nella loro tana
cuccioloscamente
morte sei morta impietosamente
recando davanti a tutti una figuraccia
ora rialzati ed impara
a vivere
cadaveri dappertutto
morte chiama morte
bare accatastate
pronte per essere bruciate
uno scoop miliardario
ma il morto
entra ed esci gratis
morti con un colpo in fronte
come colomba
a bordi di pergolato
non cade ma cede
un morto all’altra
prepara valigia
si parte
morti al parco
viziati dal rischio
di stare bene
troppo bene
morto come morto
che sfida
morto chiede al morto
scusa che ora pare sia
ora
se dentro bara
sistemiamo un albero
ed il cadavere lo mandiamo
in sana cremazione
colle ceneri possiamo
generare innesto clorofilliano
di adeguata eccellenza
bevo col mio morto
bicchierino
di fresco vermentino
al sapore di vermi del marmorto
protetta all’aperto
da volatile utile
la morte in silenzio
ci spiega le sue regole
lanciare un morto in aquilone
per poi recidere il filo
morte ad acqua e sapone
per facile digestione
bara di legno di aleppo
trasportata al camposanto
da una intrepida mula
una poesia di lieta morte
alle porte
le ali del morto
alleluia sotterranea
anima in stagionatura
cosa riemerge
essere cenere per profumare
aria di mondo
vorrei tutte le tombe
senza nome tantomeno date
nulla di nulla
solo una croce
di vita eterna
la passeggiata celebre
quella del cimitero
spegnere la morte
di notte
CREATORE muori o fingi di dormire?
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