lunedì 18 dicembre 2023

"Poesia a Parma nel 2023" di Giancarlo Baroni

 



Poesia a Parma nel 2023, anno generoso di versi. Un parziale e positivo bilancio.

(Ho scritto queste testo per la Festa dei 50 anni della Biblioteca Guanda, 16 dicembre)



L’amico poeta Luca Ariano (che è tra i fondatori, credo assieme a Bianca Venturini, Edmondo Busani e Chiara Tincati di “Con-Versi.Amo la poesia” e al quale si deve l’organizzazione e il coordinamento di parecchie iniziative poetiche e le presentazioni di numerose raccolte di versi) pochi giorni fa ha dialogato, alla biblioteca “Guanda”, con tre giovani poetesse esordienti che abitano a Parma e nel parmense: Eleonora Conti, Valentina Furlotti e Silvia Patrizio. Libri di esordio, i loro, rispettivamente intitolati Umanità gallina, Fosforescenze, Smentire il bianco, che positivamente ci sorprendono per maturità e qualità.

Emanuele Marazzini, che è nato a Viadana nel 1992 e che abita a Parma dove collabora con la “Gazzetta”, ha esordito l’anno scorso con una bella raccolta intitolata La piscina cretese.

Questa vitalità rappresenta un’ottima notizia per due motivi, sia perché indica un benefico arricchimento generazionale fra i poeti e le poetesse che vivono a Parma o che mantengono con la città e la provincia stretti rapporti, sia perché le protagoniste di questo rinnovamento poetico sono spesso giovani donne che con fervore, capacità e determinazione si impegnano a fare conoscere il loro lavoro artistico.

Del 1978, Costanza Canali ha pubblicato quest’anno una intensa raccolta intitolata Sogni liquidi. La sua coetanea Emanuela Rizzo, poetessa traduttrice e organizzatrice di eventi culturali, nel 2022 ha curato una antologia di poeti orientali assieme al critico Alessio Zanichelli.

Le donne non mancano e non sono mancate nella poesia parmigiana, ma forse in passato, tranne alcuni casi, sono rimaste un poco appartate e ai margini mentre andrebbero riscoperte e valorizzate. Penso ad esempio ad Amelia Amoretti che scrisse indimenticabili versi sul Battistero e sui mesi antelamici. Potrei aggiungere diversi altri nomi, ma preferisco fare riferimento all’iniziativa “Donne in poesia a Parma” che avrebbe dovuto tenersi il 1 dicembre alla “Biblioteca Cittadella Solidale” e che è stato posticipato a causa di una passeggera indisposizione della sua ideatrice e coordinatrice, la poetessa Maria Pia Quintavalla. Sulla locandina sono stampati i nomi di 11 scrittrici. Ma sicuramente questo incontro che speriamo si possa tenere l’anno prossimo sarà soltanto la prima tappa di un percorso più esteso che vedrà la partecipazione di numerose altre autrici.

La più anziana fra le poetesse parmigiane (nata nel 1935) è forse Antonia Gaita, ancora in piena e apprezzatissima attività.

Il terreno poetico parmigiano è stato fecondato e reso fertile dalla presenza in passato di poeti di notevole valore, come ad esempio Attilio Bertolucci, Pier Luigi Bacchini, Gian Carlo Conti, Giancarlo Artoni, e i meno noti ma non per questo meno interessanti Attilio Zanichelli (che pubblicò con Einaudi), Enrico Furlotti (con Mondadori) e Pier Carlo Ponzini (con Garzanti)…e potrei continuare ricordando e citando altri nomi.

Probabilmente queste presenze hanno contribuito, con le loro opere e con i loro esempi, ad avvicinare nel tempo tanti aspiranti scrittori alla poesia.

Oggi a Parma esiste un grande fervore che si manifesta in una creatività diffusa capace di confrontarsi, a mio parere, con i migliori poeti italiani. Di “Officina parmigiana” si dovrebbe parlare oggi al presente, come laboratorio in cui parecchi poeti si confrontano e dialogano in modo originale e personale fra loro, mantenendo ognuno la propria voce e il proprio stile.

Luca Ariano ed io abbiamo coordinato nel 2018 una antologia di poeti parmigiani. Si intitola Testimonianze di voci poetiche. 22 poeti a Parma. Chi è interessato credo la possa trovare negli scaffali della Biblioteca Guanda.

In realtà i poeti a Parma sono, come già detto, assai più numerosi. Dopo il 2018 abbiamo assistito all’affermarsi e al confermarsi definitivi di diversi poeti. Ne nomino quattro: Francesco Gallieri, di cui nei giorni scorsi sono stati proiettate alla Chaos Art Gallery suggestive fotografie di uccelli accompagnate da haiku: una poesia visiva che tenta nuove forme di comunicazione; Michele Meschi la cui raffinata, recente raccolta Un amare provvisorio è stata presentata alla “Famija Pramzana” dall’attrice Mirella Cenni e dal critico Paolo Briganti che tanto fanno per la cultura e per la poesia a Parma; Francesco Gallina il cui libro Medicinalia ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti; Paolo Zanardi la cui nuova raccolta, L’unico occhio, è stata presentata prima alla Biblioteca di Sala Baganza e dopo, assieme al poeta Max Mazzoli che ha scritto la Prefazione, in alcune città pugliesi.

Nel 2023 sono stati pubblicati in importanti riviste o in volume parecchi versi di autori che vivono a Parma o che con Parma hanno uno stretto legame; è stato un anno particolarmente ricco di poesia.

Ho già accennato ai libri di Eleonora Conti, Valentina Furlotti, Silvia Patrizio, Costanza Canali, Michele Meschi, Paolo Zanardi, tutti pubblicati nel 2023, ma non sono i soli. Penso ad esempio al volume Il ciclo dell’acqua. Parte della caduta di Michele Miccia, Prefazione di Fabrizio Azzali; a La spiaggia sempre a sinistra di Luca Ariano con traduzione in rumeno di Eliza Macadan; a Dal cuore in poi di Claudia Belli; a La bicicletta rossa di Laura Puglia; a L’apprendista libraio e altri versi parmigiani di Peter Robinson tradotti in italiano da Pietro De Marchi; a Bouffées di Luca Bertoletti con una nota critica di Edmondo Busani; a La Tramontanza del poeta, attore e musicista Adriano Engelbrecht; ai numerosi testi poetici di Daniele Beghè pubblicati dalla prestigiosa rivista di poesia e filosofia “Kamen’” con un significativo intervento critico di Daniela Marcheschi; alla seconda edizione di Una vipera nel bidet di Francesco Gallieri, arricchita dalla Postfazione di Alessio Zanichelli; a Scatti di luce con foto di Gallieri e poesie di Alma Saporito e Marilyne Bertoncini tradotte in francese da quest’ultima. Marilyne Bertoncini, che vive a Nizza ma viene spesso a Parma, ha tradotto in francese, su antologie o riviste. numerosi poeti parmigiani. Penso inoltre alla raccolta Voglio una danza di Sara Ferraglia, presentato ieri pomeriggio nella sede dell’ADA (Associazione Donne Ambientaliste).

Tanti sono i luoghi in cui a Parma si parla di poesia: librerie, gallerie d’arte, circoli culturali e ricreativi, associazioni, biblioteche, teatri (Engelbrecht, assieme a Elisa Barbieri, ha presentato pochi giorni fa il suo libro al “Lenz”).

La biblioteca Guanda, che raccoglie e rende disponibili tanti testi poetici e le cui sale vengono spesso utilizzate per presentazioni di libri, svolge all’interno di questa rete artistica di spazi e di incontri un ruolo fondamentale.

Dell’antologia Testimonianze di voci poetiche fa parte, nel ruolo di poeta, anche Giuseppe Marchetti, che ci ha lasciati nel 2021. Una persona indimenticabile, un amico. Dopo la sua scomparsa, tutti i poeti e gli scrittori di Parma, e non solo, si sentono più soli.

Giancarlo Baroni

Nessun commento: