venerdì 15 dicembre 2023

IT'S FRIDAY!: sette poesie inedite di Nadia Chiaverini






















It's friday!  è una rubrica a cura di Annalisa Ciampalini

Sempre mi porto dentro

cupa incontenibile tristezza

salgono le lacrime alle ciglia

straripano senza volere

rigano le guance inconsapevoli del dolore

contrito nella  immagine di te

appoggiata alla porta 

che rigida accetti il bacio   con una smorfia 

fredda e lontana

come già morta

*


mai  ho  raccolto fiori per mia madre

ne ho sempre vissuto la distanza

l’orgoglio altero per paura /   la sua

la carezza avara mossa con fatica

pericolosa  la parola

meglio il silenzio,  la bugia o la battuta

 

ma il dono concreto non si poteva rifiutare

-         - mai sono tornata a mani vuote    -

brandelli di cuore                   un dolce

un  piatto caldo  o il   vestito stirato    

qualcosa di suo   / dalle sue mani ruvide

come se soltanto stare insieme fosse tempo  inutile

 *

 

respiro lento /  qualcosa che cade

senza rumore proprio qui dentro il petto

e risuona in un vuoto di silenzio

 

proprio come un calzino

quando cade dal terrazzo

senza rumore / respiro lento

 

lo  stringevo  tra le  dita

inavvertitamente ha preso il volo

come un abbandono         voluto

 

è rimasto  impigliato tra le spine

di una  rosa:          fine della fuga

l’impronta perduta

 *

  

Urge / togliere  il  peso dal cuore

scalciare alla luna

sfuggire a contorni definiti

sfidare la mancanza e la paura  

Rivela la luce soffusa

un’ ibrida meraviglia       

energia necessaria sopravvissuta         

in  racconti, intercalari e frammenti

Decifrare altri segni

il sentire parlante del corpo

il suo appartenere ad una galassia

di strazio e bellezza, infinita tormenta

 *


 rivendico l’innocenza bambina

il non sapere della vita il sapore

                               

la sorpresa ad ogni istante

il sigillo segreto che smazza le carte

 

dissolvo il pensiero che attanaglia

il fluire  delle parole

e attraverso a piedi nudi il guado

 

ricerco l’origine  del tempo

la matrice sacra del dolore

la scintilla che illumina  lo scandire delle ore                        

la caverna   dove  si nasconde la luce  

 *


una vertigine   senza parole  

rivela l’anima delle cose /  il loro  biancore

proviene  da lontano / fluttua senza meta                             


e non si può trattenere

 

si trascina lentamente

alla ricerca d’un niente  di luce

fioca lanterna di muta speranza 

 nuda      trema      e s’offre

al remoto segreto / dell’ombra fatua

 *


Sarà mia quella stanza

due poltrone e un letto a ribalta

un lume    un quadro a mezzo punto

a forma di cavallo         bizzarro

io l’autrice      al tempo delle medie

 

Mi siederò su una poltrona

-sull’altra il gatto-

le braccia posate sui braccioli

proprio come loro

Fisserò la porta o il  pavimento

 

 - c’è  spazio al centro-   stanca

di  girare intorno allo stesso abisso

le rivoluzioni rimaste nel cervello   

le guerre combattute                                     


i muri di gomma da scalare

 

per ritrovare  le strade perdute

o paludi dove affondare

alla ricerca di sicurezze.

Un  conto corrente, pagare bollette,

telefonare al dottore, sollecitare.

 

Nadia Chiaverini, poetessa pisana, da oltre 20 anni è attiva nella promozione e diffusione della poesia contemporanea. E’ autrice dei seguenti libri di poesie: ”L’età di mezzo” Ibiskos Ulivieri 2004 ;”Dai profumo al fiore”- Ibiskos Ulivieri 2005 ; “L’altra metà del cielo”, Ibiskos Ulivieri 2008-;“ “Smarrimenti”  Helicon 2011;” I segreti dell’Universo“ CFR Edizioni 2014; “Poesia stregatta e altre visioni” Carmignani Editrice 2015; “Notturni e ombre” Carmignani Editrice 2018, “ Sull’orlo della gioia” Terra d’ulivi edizioni 2022.  Suoi versi  con interventi critici  sono presenti in blog letterari, riviste e numerose antologie. Partecipa attivamente a circoli culturali, manifestazioni letterarie e letture pubbliche, promuovendo  incontri su tematiche sociali e sulla questione femminile, spesso coniugando la poesia con  la psicologia, la sociologia e l’arte contemporanea. Considera la poesia uno sguardo altro, una lente d’ingrandimento sul mondo  esteriore e su quello interiore di ciascuno di noi, una percezione della complessità della natura umana e non solo. Cura la presentazione di libri di poeti contemporanei e  la rassegna POESIA DIFFUSA, incontri su  poetesse del ‘900, poco conosciute e che rischiano di essere dimenticate.  Fa parte del  gruppo teatrale “Le Sibille”, con cui ha messo in scena Una donna di Sibilla Aleramo e un testo sulla pandemia dal titolo “A-sintomatiche”; attualmente stanno lavorando a La Storia di Elsa Morante. Ritiene fondamentale per  una società in continua trasformazione quale quella contemporanea  un approccio consapevole, di ascolto e confronto tra le generazioni. Laureata in giurisprudenza, ha lavorato come direttore amministrativo presso il Tribunale di Pisa 


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