It's friday è una rubrica poetica a cura di Luca Pizzolitto
Albedo
viriditas
I.
si vede dormire ai piedi di una quercia,
l'erba tra i capelli, il sonno quieto
di chi dorme in pace, la quercia affonda
nel ventre, dall'ombelico s'innalza, la schiena
è radice, e lei dorme nell'ombra, fiorisce
il cranio, sì trasforma in volta: voci
s'avvicinano, si arrampicano, e lei
sorregge tutti: albero e popolo
II.
trasformarsi nel rumore di fondo, divenire
albero, fluire dall'interno, rovesciarsi
nel cielo, nella terra affondare, nella stasi
il movimento, lo scorrere delle stagioni:
ergersi a tempo, nel tempo, mutare
a tempo, fare parte del primo suono,
vestirsi di sé
III.
sola, tutta sola, tutt'una
nel tepore che diviene ardore
per adorare le ore del fuoco
e custodirle e ravvivarle
nel caldo turbinio del sangue,
nella pelle che respira e ricorda,
tirarsi addosso tutto il rosso
il giallo e l'arancione, mescolarsi
al vento, al verde, al verde dell'età,
viriditas, il verde della
verità, custodire e l'acqua e il sole,
e il loro mitigarsi
Quando sarò angelica
le biblioteche sono piene di lacrime e i fiori cadono dai prugni,
mentre io resto in casa giornate intere e guardo nell’armadio
le rose fiorire e parlo di nuovo a me stessa e alle tante in me
che vivono nei vasi da fiori aspettando che la notte finisca
conversando si riconoscono e si misurano, imparano
dove ferire e dove curare, prima per gioco, poi non più,
e la luce del mattino illumina il letto: sono di nuovo
ricaduta nella commedia e indosso uno sporco io
ho il gemito dei colombi e piume e quando infine
sarò angelica, mi toglierò i vestiti e vedrò:
la nota da cui tutto ebbe inizio e che ancora risuona
e il sogno di una formica che ridisegna l’universo
- tanti universi quante specie sognanti! -
nei probabili e improbabili universi
si ripete inizio e fine: scriverò ancora
questa poesia, e so di averla già scritta prima
nella polvere un albero si risveglia, verde e fiorito,
dopo il sonno invernale, nel calore riapre gli occhi
non sapendo nulla della neve, e il sognatore ai suoi piedi
dorme, sogna, e nel sogno esplode un altro universo
Giusi Montali (1986) insegnante di yoga e poeta, si è laureata a Bologna con una tesi su Amelia Rosselli e ha conseguito un dottorato presso l'università di Pavia.
È autrice di Fotometria (Prudrock spa, 2013) e di Dietro l'occhio (Howphelia, 2021) e coautrice, assieme a Luca Rizzatello, di Faria ( Dot.com Press, 2016). Alcuni suoi testi sono antologizzati nel secondo volume di Poeti italiani nati negli anni '80 e '90 a cura di Giulia Martini.
Ha collaborato con la rivista cartacea "Le voci della Luna" e collabora con la rivista online "Ibridamenti".
È stata nella giuria del Premio Anna Osti e in quella di Bologna in Lettere.
Ha organizzato reading presso diversi locali di Bologna e ha curato assieme a Luca Rizzatello la rassegna poetica Precipitati e Composti.
È coautrice assieme a Martina Campi del format di poesia formula_truepoetry.
Nessun commento:
Posta un commento