Copertina di Giacomo Ramberti
Fara 2021
pubblicata su ARTE insieme
Tutto il tempo sul petto è il titolo di una raccolta che comprende tutte le poesie scritte da Carla De Angelis nel periodo che va dal 2006 fino al corrente anno; vi rientrano quindi anche quelle
già pubblicate, quasi esclusivamente con l’editore Fara
di Rimini e che a suo tempo ho recensito positivamente, tranne che
Salutami il mare, che ho avuto l’occasione di leggere
solo ora (Salutami il mare, A dieci minuti da Urano,
Il giorni e le strade, Mi fido del mare, Fra le dita
una favilla sembra sole). Tuttavia, sono presenti anche le ultime
che costituiscono una novità, riunite in una silloge a cui
l’autore ha attribuito come nome Tutto il tempo sul petto,
che dà il titolo all’intera pubblicazione. Salutami
il mare costituisce la prima pubblicazione, che risale al 2006.
Per quanto possa essere considerata, a torto, acqua passata, ha
lasciato il segno, con quello stile particolare che è proprio
di Carla De Angelis e che verrà via via affinato nel tempo.
Si tratta di versi incisivi, quasi secchi, pochi e assai esplicativi
(Ho chiesto al sole / Fatti vedere / Questa settimana / Sorridi
come il suo sorriso / Usa la tua sapienza / Anima i corpi / A
nostalgiche esperienze / Proiettale al futuro). Da notare come
l’essenzialità non vada a scapito della facilità
di comprensione, che non viene mai meno.
Per
quanto invece concerne l’ultima silloge (Tutto il tempo sul
petto) verrebbe da dire che non ho trovato qualcosa di nuovo,
perché il percorso poetico di Carla De Angelis si snoda su una
strada che parte dall’osservazione del mondo all’intorno
per partecipare ciò che si riflette nel suo animo. Certo,
l’esperienza aiuta e troviamo dei continui affinamenti, sempre
permanendo tuttavia una sorta di preambolo, uno svolgimento e una
conclusione (Ciascuno un ingranaggio del sistema / così
funziona / lo sguardo coglie e accoglie / i saluti i sorrisi il
buongiorno / L’ho chiesto al cielo /mi rapisce il mistero). È uno schema che può apparire logico, ma che da un po’
di tempo è poco adottato, determinando così delle
poesie che spesso sono sospese, e non infrequentemente come troncate,
e quindi rendendo estremamente difficoltosa l’interpretazione.
Non è così per il poetare di Carla De Angelis, che si
affida alla chiarezza, senza provocare equivoci, ma suscitando, verso
dopo verso, l’interesse del lettore (Non conosco l’ora
giusta / aspetto l’alba e appena giorno / mi metto in cammino /
cerco l’orizzonte / in tasca molti passi / e un cesto di parole
in mano / L’occorrente per il viaggio / sperando che non sia
vano).
Si può senz’altro dire che questo volume, con le sue 240 pagine e la prefazione di qualità di Stefano Martello, rappresenta per l’autore, ma anche per il lettore un compendio di una produzione poetica di un ampio spazio temporale, costituendo un punto fermo di ciò che si è scritto, i risultati di anni di creatività, organicamente raccolti. La raccomandazione è che sia la base per una prosecuzione dell’estro poetico e che all’opera, di cui alla presente, seguano altre sillogi per quei versi – e in proposito sono pressoché sicuro – che usciranno dalla penna di Carla De Angelis, versi come al solito incisivi e in grado di infondere quella serenità che ogni volta il mio giudizio ha riscontrato.
Potrei aggiungere dell’altro, ma sono dell’opinione che non ci sia nulla di meglio che leggere questo libro, una vera e propria opera omnia che Carla ha voluto predisporre per i suoi affezionati lettori, ma che rappresenta anche l’occasione per chi non dovesse conoscere questo autore di entrare nel suo mondo fatto di luce riflessa e di sogni pescati nell’azzurro del mare o nel verde del bosco, in una natura che nel tempo si va perdendo, ma che immutata è rinchiusa nel petto di questa brava poetessa.
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