giovedì 5 febbraio 2009

Su Alluminio di Mario Fresa

Edizioni Lietocolle, 2008

recensione di Vincenzo D'Alessio

Mario FRESA, Alluminio,
La veste editoriale della raccolta Alluminio di Mario FRESA è ispirata alla elasticità di Umberto BOCCIONI e alla frequenza dei Futuristi. Le diciannove poesie contenute, invece, sono pervase da una musicalità che bene conosciamo: il verso disposto alle analogie e al suo correlativo oggettivo: lezione che Luciano ANCESCHI ha dettato per il filone poetico dell’Ermetismo.
Il lessico poetico adottato nella raccolta è soffuso di un “pallore” orfico, velatamente magico. Ritornano alla memoria i versi stupendi del poeta ermetico Alfonso GATTO: “E dirla noi vorremmo mare pane / la donna sfatta che ci prese all’alba / dentro il suo petto e ci nutrì di sonno” (All’alba). Allo stesso modo scrive FRESA: “Ma non importa, questo, noi siamo / ingarbugliati in ciò che avviene: / in questo largo sacco / abbiamo infine trattenuto / voglia e sostanza (…)” (pag. 21).
La musicalità del verso è legata alla paratassi della poesia del nostro Novecento. Le parole che vengono usate sovente nei versi sono: riposo, sonno, notte, precipizio, oscuro. Tutte protese a svelare il dialogo tra le divinità della luce e l’allegria sperata dell’amore per la vita. Dialogo intenso e sfuggente. Una “rincorsa vera” per sfuggire alla notte, alla solitudine “nera”, alla lotta intesa come fine dell’ora: “dunque abbàssati nel sonno breve” (pag. 31).
Sono un corpo netto, sobrio, le poesie comprese in questa raccolta. Una amalgama stupenda di alghe immaginarie dove lasciarsi prendere. Una fonte cristallina che accende nel lettore un dialogo con “superbe luci” mentre china la testa alla melanconia dell’ “allegrezza che verrà”, annunciata dall’orpello “dell’alluminio” che forma l’anima pulsante dell’intera poetica di FRESA. Bene ha scritto Alessandro RAMBERTI nella sua nota di lettura a questa raccolta: “ma ci pare che i versi di Fresa siano mobili e sfuggenti come l’argento vivo, luminescenti e caldi.”
Versi che vanno letti, ascoltati ad alta voce, recitati in piena luce Meridiana.

Febbraio, 2009



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