sabato 27 settembre 2008

Su Alluminio di Mario Fresa


Lietocolle, Collana ARETUSA, 2008

nota di lettura di AR

Concordo con Mario Santagostini quando scrive, nella prefazione alla silloge: «Sta lavorando la memoria o l'immaginazione? Eppure, è proprio questa ambiguità a costituire l'elemento di più alta originalità e inquietudine delle poesie di Fresa, forse la nota che attraversa l'intera raccolta, la cifra dominante e caratteristca.»
In effetti la poetica a tratti fantasmagorica e neobarocca (in senso positivo perché lessicalmente sobria e fondamentalmente priva di solecismi) di Fresa, ricca di sinestesie e metafore, di visioni soprendenti e fascinose, pervade Alluminio, facendone una suite compatta pur nelle sue fughe e nelle ardite variazioni di una materia mercuriale, sensualmente spiritualizzata: «Qui mormorava il nastro della gola, / c'era l'immensa porta che inghiottiva i nostri passi, / in un istante solo; / e invece poi nessuno ha ricordato le parole / che migravano stupìte, nel cielo retrocedendo / con una dolce danza: / “ma guarda / come ci succhia, adesso, guarda come / ci rinnova, questa fervida luce / respirata” » (p. 13); «si accendono le dita nell'argilla del silenzio» (p. 14); «questo piede si è trasformato in vento: si fanno avanti i muri, le loro bocche ansiose» (p. 19); «qui si ascoltano tremare la variabili dita dei canneti / nei magnifici ingressi dell'udito» (p. 22); ecc.
La chiave che in genere offre il titolo, rimanda a qualcosa di leggero e argenteo, forse un po' algido, ma ci pare che i versi di Fresa siano mobili e sfuggenti come l'argento vivo, luminescenti e caldi. Un libro che è un piacere rieleggere.

1 commento:

Giacomo Cerrai ha detto...

breve ma interessante questa nota di Alessandro Ramberti, da integrare con la prefazione di Santagostini che è possibile leggere, insieme ad alcuni testi, sia su Imperfetta Ellisse (http://ellisse.altervista.org/index.php?/archives/283-Mario-Fresa,-poesie-da-Alluminio.html), sia sul blog di Francesco Marotta (http://rebstein.wordpress.com/2008/07/09/il-seme-di-una-pioggia-luminosa-mario-fresa)
un saluto
G.Cerrai