Un linguaggio che ci cattura per la repentina successione delle immagini, gli accostamenti insoliti, le metafore ardite, i neologismi pregnanti. I versi si fanno suono a volte stridente, più spesso stimolante e provocante, rimandando a significati che ci rimbalzano dentro, emozionandoci, mettendoci a contatto con la realtà in modi sorprendenti. Le parole di Alberto Mori ravvivano le cose, sono gesti-azioni, piccoli manifesti che scuotono la nostra coscienza, ci invitano all’attenzione e ci spingono al cambiamento: «Il giorno umana mancanze/ La terra spoglia sorride»; «L’albero vede il campo/ La strada sterra/ Aggira risale/ Allinea sulla sponda erbosa/ L’albero immagina/ Assorbe tracce».
Alberto Mori (Crema, 1962), poeta performer e artista, sperimenta attività di ricerca nella poesia utilizzando in interazione vari linguaggi d’arte: poesia sonora e visiva, performance e installazione, video e fotografia. Ha all’attivo varie partecipazioni a Festival di Performing Arts. Dal 1986, numerose le pubblicazioni editoriali.
INFORMAZIONI:
tel 0373 229092
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