domenica 10 maggio 2020

Un'amicizia iniziata sette anni fa e un'anteprima letteraria



Claudia Piccinno ha iniziato a tradurre in italiano le meravigliose poesie di MILICA Jefitimijević LILIĆ,
 eccovi un'anteprima.


IL VOTO DI PENELOPE

Non ci siamo mai separati con le parole
Ci sono sempre stati silenzi
In orizzonti ardenti a
Nutrire gli strilli dell'Anima.
Fiorella Giovanelli

Giuro sul silenzio
Dopo tutte le parole vuote
Piene di tesori e giada,
Giuro sulla sua forza,
sul suo profondo potere di guarigione,
Quando si soffre con tutto il cuore.

Le parole sono solite costruire ponti
E poi abbatterli,
sono rimaste poche cose.
L'impotenza della parola. . .
Eloquente è il discorso del segreto
Che preserva il non detto.

Ora che sono dalla parte opposta
E che non ci tocchiamo con le parole,
E che il loro significato è messo in moto,
Il silenzio ci fonderà meglio
Della passione e degli abbracci?

Ora che tutto il futuro
Sarà completamente muto,
Conosco un essere più significativo
Di tutto ciò che finora è stato detto
e percepirai con il tuo cuore
Quella fiamma di profondo silenzio.
E quando vieni permeato dal silenzio
E quando le tue parole rimbalzano
Come onde furiose quando colpiscono lo scoglio
Quell’ululato impotente
Per non essere riuscito a fondersi con esso,
Sempre in contatto e tuttavia separati
Come noi due,
così che non saprai dove andare con loro
O come decifrare
il muto linguaggio del silenzio
che si origina dalla parola.
Non conoscerai le risposte
Che ho tenuto segrete
Perché le premonizioni parlavano.
Ora separato, immerso in te stesso,
Sei legato al sogno irraggiungibile
della falce della luna.
Con centinaia di catene,
La tua solitudine fiorirà?
Isaia profetizzò
io sospetto
Che sarai modellato dal nuovo stato,
dalla veglia nel silenzio del dolore,
Seguo quella conoscenza eterna
Andando verso il mio io più saggio
Pronta a morire di nuovo
Per rinascere più forte.


 MILICA Jefitimijević LILIĆ

Nata a Lovac- Kosovo e Metohia- (ex Jugoslavia) laureata presso la cattedra di Letteratura jugoslava a Prišitna, conseguì il magistero presso l’Università di Belgrado. Ha lavorato parecchi anni come assistente di Metodologia educativa della lingua e letteratura serba nella Facoltà di Priština (oggi capoluogo di Kosovo) e all’Accademia di Pedagogia della stessa città. Ha lavorato parecchi anni anche nella Radio di Priština come capo redattrice della redazione Culturale. Fino a poco fa  è stata per quasi un decennio capo redattrice della redazione culturale e dei programmi digitali della TV di Belgrado, dedicandosi alla letteratura.
Nel 2003 ha realizzato una serie sul destino degli scrittori serbi espulsi da Kosovo e Metohia: Pera Stefanović, Radoslsv Zlatanović, Danica Andrejević, Mirko Žarić e molti altri. Ha pubblicato non solo un gran numero di raccolte poetiche tra cui Buoi, salvezza (1995),Il contenuto del caso (2002) Scritto di pelle (2003), Poetica del presagio (2004), Incantesimo(2007), ma anche una bella collana di opere prosastiche, racconti e novelle. Collaboratrice di varie riviste e membro di giuria in diverse manifestazioni culturali e letterarie. Vive e partecipa attivamente a Belgrado alle attività dell’Associazione degli scrittori di Serbia.

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