domenica 31 maggio 2020

Una filosofia che cammina fra noi

di Michele Caliano, Fara Editore 2020

recensione di Gian Ruggero Manzoni


Michele Caliano è nato nel 1963 e vive a Montoro, in provincia di Avellino. Diplomatosi all’Istituto Tecnico Commerciale di Solofra, astrofilo dall’inizio degli anni ’80, ha conseguito negli anni ’90 un attestato quale frequentatore di un corso in astrofisica negli ambiti dell’Osservatorio di Montecorvino Rovella. Socio del Gruppo Culturale “Francesco Guarini”, da sempre è appassionato di cosmologia, divenendo divulgatore scientifico nelle scuole medie statali e presso alcune radio libere del suo territorio. Con Fara, edizioni del sempre bravo , ha già pubblicato, nel 2019, la raccolta poetico-scientifica Theory of Infinity. Così come in nota editoriale del libro oggi in questione: “Con la sua poesia ironica, a tratti scanzonata e irriverente, Michele Caliano ci offre uno spaccato onesto e senza fronzoli della condizione umana, di noi che viviamo sotto questo cielo stellato (così affascinante e misterioso) e calchiamo la superficie di questo pianeta così pieno di contraddizioni, così bello e così bistrattato. Veniamo dunque chiamati a raccolta nelle sue pagine che ci mettono in guardia da facili entusiasmi, dall’attaccarci a teorie transitorie e scientificamente falsificabili, dal costruirci idoli posticci dall’inconsistente effetto placebo, dall’ambire a ciò che umanamente non si può raggiungere, né possedere”. La lettura di questa sua ultima raccolta risulta, come sempre, scorrevole e piacevole, nonché, filosoficamente, ricca di rimandi e di non poche intuizioni, infatti, come poi nel titolo, anche di filosofia si può parlare, quando si affronta la scrittura di Caliano, di una filosofia che dall’alto della torre, dove solitamente la si colloca, scende e riesce a camminare, anche con semplicità, fra noi umani, regalandoci momenti molto intensi e frutto di un’ormai comprovata perspicacia.

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