giovedì 16 aprile 2020

A LUIS SEPULVEDA





16 aprile 2020

Sei stato confinato
nel fiato delle tue verità
dal sonno brutale della tirannia
che ha esalato l’inutile respiro
quando ancora non si era congedato.

Hai cucito sogno dopo sogno
le conseguenze dettate dal cuore
che hanno accompagnato
il tuo primo pensiero 
come il tuo ultimo pensiero.

Hai svelato a tutti la musica 
perfetta 
segreta 
ieratica
della parola.

Noi abbiamo respirato
incapaci di controllare 
il ritmo indeciso 
e l’andamento naturale 
recitativo della tua presenza 
al limite dei cieli.

In questi giorni di sospensione
ti sei arrampicato fin su in cima
al limite del Paradiso
a respirare l’aria rarefatta.
Ad osservare le onde dei cieli.
A sorseggiare la benevolenza salubre 
della presenza di Dio.

Ora respiri l’aria profumata, le armonie
sul filo delle tue parole che restituiscono a noi per sempre il caleidoscopio
della tua trama d’amore.
D.A.

Nessun commento: