giovedì 26 dicembre 2019

La poetica attenta, rispettosa e pregevole di Carla De Angelis


recensione di Gian Ruggero Manzoni

http://www.faraeditore.it/vademecum/33-Fraleditafavilla.html

Carla De Angelis è nata e vive a Roma. Suoi testi sono presenti in riviste e opere edite da Perrone, Estroverso, David & Matthaus, Limina Mentis, Delta3, Pagine, Aletti, Fara. Nel 1995 il Presidente della Repubblica le ha conferito l’onorificenza di Cavaliere. Con Fara, edizioni di Alessandro Ramberti, ha pubblicato in poesia: Salutami il mare (2006), A dieci minuti da Urano (2010), I giorni e le strade (2014). Nel 2011 è uscito Mi vestirei di mare (Progetto Cultura). Ha ideato e curato le antologie Corviale cerca poeti, per la Biblioteca “Renato Nicolini” di Roma, e, con Stefano Martello, i saggi Diversità apparenti (2007), Il resto (parziale) della storia (2008), Il valore dello scarto (2016). Nel 2017 ha pubblicato con Fara la pluripremiata raccolta Mi fido del mare
Quelli di Carla De Angelis sono versi che si levano sulle onde del nostro tempo e stillano pensieri di vita nell’intimità dei sentimenti. La lingua usata dalla nostra poetessa ha la vitalità dell’immediatezza del pensiero, così come le parole usate escono per lo più felpate, mai irruenti, sempre misurate. Ecco un suo componimento: “Ciò che scrivo / è parallelo a quel ritmo / che spezza il fiato quando si lascia la strada / e si rincorre l’avventura. / Poi quel ritmo si frantuma in parole – / ne esco quando il sonno / diventa la mia terra d’origine / ritrovo il mio regno / mi giro e sorrido nel riconoscere / il tratto già percorso”. Infatti risulta il rispetto, verso sé stessi e verso gli altri, uno dei motivi conduttori della scrittura della De Angelis, oltre all’attenzione e al costante impegno, portato avanti, con pregevole modestia, nella vita quotidiana. La luce che emanano le sue poesie è gentile, anche quando si fa più doloroso “il male di vita”. Ecco il come si dice in versi: “Faccio sempre quel che posso / non ho mai reciso un fiore / solo qualche foto / mai ho storpiato una nota / sono attenta ad ogni intonazione dello sguardo”. Meritevole, umanamente parlando, e non solo, tutto ciò.

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