domenica 14 settembre 2008

Colomba Di Pasquale segnalata al premio “Versi con mani di pomice”



Cari Amici,
da qualche giorno ho saputo dalla giuria del premio di poesia "Versi con mani di pomice" (www.poesia-creativa.it) di aver ottenuto una segnalazione con la terna di poesie che vi allego con gli apprezzamenti di uno dei maggiori poeti italiani contemporanei, Davide Rondoni (www.daviderondoni.it), cosa questa per me che mi rinfranca dei dubbi che spesso nutro intorno al mioscrivere.
Dall'invito leggerete che è questa l'occasione per apprezzare soprattutto la lettura di un autore così importante che so leggerà versi tratti dal suo ultimo libro Apocalisse amore, edito da Mondadori.
Allego la terna che so che sarà apprezzata da qualcuno di voi presente nella mia rubrica e-mail e che per le distanze geografiche non potrà venire alla premiazione e quindi ascoltarle. Questo è anche un mio modo per dire che non dimentico e per ringraziare quanti mi sono vicini nei periodi più o meno bui della mia esistenza.
A presto quindi, Colomba


Letto 114

Dal letto 114
vedo le antenne
su una sdraio di sole.
All’orizzonte vitale
il raccordo anulare,
auto ferme,
auto in continuo moto,
le guarda attonito San Raffaele
piantato com’è
all’ingresso del Regina Elena.
Tutto d’intorno questa veduta
vive o per meglio dire sopravvive.


Oltre il ponte

Amore perfetto
anelo di qua dal ponte,
amore vitale
desidero dal letto 114,
amore condiviso
bramo al di là
di ogni ricordo marino,
amore gioioso
respiro ad ogni nostro incontro di luce.


Speme

Ascensione e assunzione in cielo,
è questione di fede.
Le braccia di San Raffaele
vele spiegate
tese al giovine,
remi in barca,
a mostrare la fruttuosa pesca.
Vitto comune,
pasto domenicale.



Motivazione della Segnalazione attribuita a Colomba Di Pasquale al premio “Versi con mani di pomice” Presidente di Giuria: Davide Rondoni – 21.09.08 Pianello Vallesina (AN)

La severità scarna delle poesie ospedaliere della grandissima Amelia Rosselli, ecco la grandezza di Colomba Di Pasquale che rende una privata sofferenza alla lunghezza d’onda col ricordo del mondo circostante, ora che lo osserva dal confino del letto 114 del San Raffaele. Paesaggio e sofferenza nelle sue liriche dai versi secchi e convincenti, ognuno uno spigolo, una stilettata, a ricordarci quanto sia difficile continuare a vivere, dopo aver vissuto. “Vitto comune, pasto domenicale”.

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