Carla Malerba, La milionesima notte, Fara 2023
recensione di Marvi del Pozzo su Parolapoesia
È uscito recentemente, di Carla Malerba, La milionesima notte, FaraEditore 2023, suo ultimo libro di versi, snello nell’architettura, ma intenso e singolare nella concezione. L’autrice, nata e vissuta nella giovinezza a Tripoli, dal 1970 residente in Toscana, unisce il gusto esotico e la sensualità delle terre calde africane e mediorientali (coltivate con rimpianto dalla memoria) a rara lucidità compositiva, nello stile della migliore tradizione classica italiana.
Ne deriva, fin dal titolo della raccolta, il felice connubio tra l’evocazione di affascinanti lontananze in un clima da Mille e una notte con il mondo sconcertante di contraddizioni e solitudini dell’attuale società, in cui i rapporti umani si vanificano in inerzia o sbigottimento squilibrante di fronte alle problematiche esistenziali del mondo occidentale. Il pensiero della poetessa trova echi di spazio e di profondità nelle ore notturne, fluide e indeterminate, in cui meglio opera il regno dell’inconscio, delle intuizioni indistinte, delle percezioni più riposte e segrete. Su tutto, come mette in luce la postfazione di Alessandro Ramberti:
«c’è dunque un timbro musicale che dispiega immagini radiose ed altre senza infingimenti, con le loro asperità e crudezze, ma al contempo, con la sua musica, il flusso poetico riesce a riscattare la negatività, ci offre il modo di considerare le situazioni nella loro impegnativa e, a volte dolorosa, complessità e a farne memoria, dunque a reagire. Già la condivisione e il ricordo sono infatti un modo per non restare inerti in una passiva accettazione, ma per sentirsi in relazione, membri di una comunità. Abbiamo davvero bisogno di recuperare i tratti di una umanità che non isoli le persone e non dimentichi di essere frutto di un tessuto di incontri, di vicendevoli gesti di attenzione e di amore.»
Nessun commento:
Posta un commento