giovedì 22 ottobre 2020

Un mondo trasparente… un attimo e l'insieme della vita

recensione di Carla De Angelis

a Faglia, Fara 2020



 



“il dubbio propaga l’incertezza
vorresti un profumo di speranza
la nota di nardo dell’altezza.”



Ho letto il libro di Alessandro Ramberti non appena lo ho avuto tra le mani. Da sempre i suoi versi mi portano lontano, in strade difficili, ma tranquille, a pensieri profondi.

Per questo motivo ho avuto bisogno di altre letture, un ascolto attento e gentile per poter capire e navigare tra quelle parole non sempre facili, ma attrattive e belle, era come se si fossero aperte le porte che conducono sia all’interiorià che alla esteriorità e tutto divenisse a portata di mano, un mondo trasparente dove poter cambiare e volare alto.

“La lingua del cuore è questa musica / che plasma i sospiri con la vita / ci sposta nell’area indefinita // in cui ci sentiamo fuori e dentro” (pag. 9).

Ho riflettuto che non potevo affidarmi solo all’istinto e alla sensazione di benessere che la lettura mi procurava.

Continuiamo il camino che altri hanno ci lasciato e che a nostra volta lasceremo (pag. 49) ma non possiamo lasciare solo materialità senza la conoscenza di noi e dell’altro, così la poesia di Alessandro Ramberti attraversa la morale, il sociale e la spiritualità: “Amica ti prego dimmi tu / il nome con cui sono chiamato…”.

Conservo di questa lettura i colori , la gentilezza , la risolutezza , un attimo e l’insieme della vita. La sua poesia mi ha parlato ed io ho parlato a lei, più spesso ho taciuto come una scappatoia per ascoltare: ”L’arpeggio discioglie la mia angoscia…” (pag. 28)

“Qohèlet ci chiama a condividere / domande emozioni sentimenti / a vivere l’ora quotidiana” è un invito che richiede la volontà di parlare tutti la stessa lingua, quella che Alessandro Ramberti ci propone dopo avere letto la sua poesia. Questo è il nostro poeta, generoso attento alla vita e a chi la abita.

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