Gentili lettori, segnalo quanto segue
*Rassegna di musica sacra, I edizione, In Principio, a cura della Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto, in collaborazione con la Diocesi di Padova e il Teatro Stabile del Veneto -Teatro Nazionale
di Padova - dall’8 al 20 settembre 2017.
Dettagli qui sotto
*Il numero zero della rivista on line SKRIBI (pubblicato il 31 luglio 2017), con una recensione, a cura della redazione, a La figlia della memoria, (prefazione di Davide Rondoni, quarta di copertina di Franco Loi, Moretti&Vitali 2016).
A questo link potete scaricare il pdf della rivista:
http://skribi.weebly.com/numeri.html
*Recensione di Domenico Pisana a La figlia della memoria (prefazione di Davide Rondoni, quarta di copertina di Franco Loi, Moretti&Vitali 2016), in http://www.radiortm.it/2017/07/24/in-punta-di-librodi-domenico-pisana-la-figlia-della-memoria-lesordio-narrativo-della-poetessa-milanese-desideri/ , 24 luglio 2017
*Poeti cristiani latini dei primi secoli. Tradotti da poeti italiani contemporanei, a cura di Vincenzo Guarracino, Mimep-Docete, Pessano con Bornago, Milano, 2017
Recensito in:
News dalle Pubbliche Amministrazioni della Città Metropolitana di Firenze: http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?n=248198 , 14 luglio 2017
Da Tiberto Crivellato, nel Giornale della Sicilia, 14 luglio 2017, qui sotto
Da Michele Brancale in Toscana oggi, 23 luglio 2017. Qui
Da Carlo Alessandro Landini, in Studi Cattolici, n. 677/78, luglio-agosto 2017, Edizioni Ares
*Melologo Costellazioni del Crepuscolo, testo di Francesco Permunian, musica di Andrea Mannucci, Voce narrante Rossana Valier
Orchestra NED Ensemble
Direttore Alessandro Bonato
Violini I Paolo Ghidoni, Giacomo Invernizzi, Miranda Mannucci, Barbara Parker.
Violini II Ruben Medici, Beatrice Cesaro, Massimo Barba
Viole Andrea Maini, Lia Pozzi, Igino Semprebon
Violoncelli Zoltan Szabo, Afra Mannucci
Contrabbasso Claudio Gasparoni
Timpani Renato Taddeo
5 luglio 2017, I concerti del Chiostro, Verona
Al link https://www.youtube.com/watch?v=tV8IjXQVSWU
Il testo è eccellente, recitato con equilibrio e energia timbrica. La musica opera molteplici sinestesie, accompagna con maestria e puntualità, ma anche con esercizi onirici, i gesti allusi, la fonetica delle parole, le scene descritte: Mannucci è musicista visionario bisognoso di parole, e di silenzi.
*Per i tipi di Quodlibet è stato pubblicato un agile e denso volumetto, in lingua francese, di Luciano Curreri (ordinario di LLI all’Université de Liège), dedicato alla rappresentazione della guerra civile spagnola in Italia, tra cinema, teatro, narrativa, reportage, testimonianze, pamphlets. Disponibile in versione cartacea e in e-book, il volume fa parte della collana Elements, che Luciano Curerri co-dirige con Gabriele Fichera e Giuseppe ‘Pippo’ Traina
Scheda editoriale al link https://www.quodlibet.it/libro/9788822900692
Per saperne di più, l’intervista su Librobreve al link
https://librobreve.blogspot.be/2017/07/la-collana-elements-di-quodlibet.html
*Il volume di Luciano Curreri - “dedicato al pezzo di legno più famoso (e più bruciato del mondo)” scrive l’autore - Play it, again, Pinocchio. Saggi per una storia delle “pinocchiate”, Moretti&Vitali 2017
“con Pinocchio si tende ad ascoltare, inevitabilmente, il passato, perlomeno il nostro, e ad esclamare: c’était le bon temps! In questo senso, Pinocchio non arriva nemmeno dalla fine del secolo decimonono. La sua età è quella di una regione (e di una ragione) interiore, che ciascun lettore, a suo modo, ribattezza, dilatandola quanto vuole” (pag. 21)
“In effetti, pur partendo dalla fine dell’Ottocento - nel 1893, a dieci anni appena dal volume collodiano, Oreste Boni ci offre già Il figlio di Pinocchio - la ‘pinocchiata’ segue spesso il Novecento, lo punta, lo marca stretto, talora lo anticipa, sintonizzandosi finanche con i suoi estremi e pure, in un certo senso, sconfinando nel nostro 2000, nel 2000 dei sogni e degli effetti speciali” (pag. 23)
“Direi che le ’pinocchiate’ rispondono (…) cronologicamente, in parte alla rinascita ottocentesca di un genere, la novella, e in parte alla prospettica, e già novecentesca o quasi, fortuna del racconto. Certo, entrambi i termini, di fatto, raccolgono testualità simili; testualità che spesso seguono, con più facilità del romanzo, il corso storico di una nazione, magari a partire dalle appendici di giornali e riviste.
*Il libro di poesie di Claudia Zironi, fantasmi, spettri, schermi, avatar e altri sogni, Marco Saya edizioni, 2016
“La mia guardiana/ ha i capelli neri e sta seduta/ nessuno/ le ha assegnato la custodia/ lei sa d’un divino disegno/ profuma di società e/ di un corpo snello./ la mia guardiana è bella/ come una morta/ è sterile/ è perfetta.” (pag. 126)
“I versi di Claudia Zironi sono classici e ricercati, sorretti da un’armonia musicale che si accorda ai tempi del respiro, riprova di una costante frequentazione della letteratura poetica e della padronanza della metrica. Quest’ultima, se non impone versi regolari, rimane tuttavia a improntare la misura e l’equilibrio del verseggiare, fitto di richiami tra una poesia e l’altra, denso di assonanze e inversioni, impreziosito da un utilizzo sapiente di enjambement, estetici anacoluti e chiuse efficaci. (…) Il pensiero filosofico viene (…) chiamato in causa a illuminare i meccanismi psicologici innescati dai contemporanei mondi virtuali, nello spazio di un libro compatto e articolato, un lavoro fortemente ambizioso i cui risultati si dimostrano tuttavia all’altezza degli intenti.” (Dalla prefazione di Francesca Del Moro, Tra mito platonico e social network: un poema filosofico sulla fenomenologia delle illusioni)
“Sembra che tutto remi contro la poesia. Persino la scuola, la formazione letteraria, istituzionale, non contribuisce alla causa. Nonostante la massiccia somministrazione di poesia dei programmi scolastici ministeriali (quasi come fosse un vero accanimento terapeutico), gli studenti non si tramuteranno quasi mai né in poeti né in lettori”
(Nino Iacovella, Marginalità della poesia, poesia marginale, in Passione Poesia. Letture di poesia contemporanea 1990-2015, a cura di Sebastiano Aglieco, Luigi Cannillo, Nino Iacovella, Edizioni CFR/Gianmario Lucini, 2016)
Adele Desideri
*Rassegna di musica sacra, I edizione, In Principio, a cura della Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto, in collaborazione con la Diocesi di Padova e il Teatro Stabile del Veneto -Teatro Nazionale
di Padova - dall’8 al 20 settembre 2017.
Dettagli qui sotto
*Il numero zero della rivista on line SKRIBI (pubblicato il 31 luglio 2017), con una recensione, a cura della redazione, a La figlia della memoria, (prefazione di Davide Rondoni, quarta di copertina di Franco Loi, Moretti&Vitali 2016).
A questo link potete scaricare il pdf della rivista:
http://skribi.weebly.com/numeri.html
*Recensione di Domenico Pisana a La figlia della memoria (prefazione di Davide Rondoni, quarta di copertina di Franco Loi, Moretti&Vitali 2016), in http://www.radiortm.it/2017/07/24/in-punta-di-librodi-domenico-pisana-la-figlia-della-memoria-lesordio-narrativo-della-poetessa-milanese-desideri/ , 24 luglio 2017
*Poeti cristiani latini dei primi secoli. Tradotti da poeti italiani contemporanei, a cura di Vincenzo Guarracino, Mimep-Docete, Pessano con Bornago, Milano, 2017
Recensito in:
News dalle Pubbliche Amministrazioni della Città Metropolitana di Firenze: http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?n=248198 , 14 luglio 2017
Da Tiberto Crivellato, nel Giornale della Sicilia, 14 luglio 2017, qui sotto
Da Michele Brancale in Toscana oggi, 23 luglio 2017. Qui
Da Carlo Alessandro Landini, in Studi Cattolici, n. 677/78, luglio-agosto 2017, Edizioni Ares
*Melologo Costellazioni del Crepuscolo, testo di Francesco Permunian, musica di Andrea Mannucci, Voce narrante Rossana Valier
Orchestra NED Ensemble
Direttore Alessandro Bonato
Violini I Paolo Ghidoni, Giacomo Invernizzi, Miranda Mannucci, Barbara Parker.
Violini II Ruben Medici, Beatrice Cesaro, Massimo Barba
Viole Andrea Maini, Lia Pozzi, Igino Semprebon
Violoncelli Zoltan Szabo, Afra Mannucci
Contrabbasso Claudio Gasparoni
Timpani Renato Taddeo
5 luglio 2017, I concerti del Chiostro, Verona
Al link https://www.youtube.com/watch?v=tV8IjXQVSWU
Il testo è eccellente, recitato con equilibrio e energia timbrica. La musica opera molteplici sinestesie, accompagna con maestria e puntualità, ma anche con esercizi onirici, i gesti allusi, la fonetica delle parole, le scene descritte: Mannucci è musicista visionario bisognoso di parole, e di silenzi.
*Per i tipi di Quodlibet è stato pubblicato un agile e denso volumetto, in lingua francese, di Luciano Curreri (ordinario di LLI all’Université de Liège), dedicato alla rappresentazione della guerra civile spagnola in Italia, tra cinema, teatro, narrativa, reportage, testimonianze, pamphlets. Disponibile in versione cartacea e in e-book, il volume fa parte della collana Elements, che Luciano Curerri co-dirige con Gabriele Fichera e Giuseppe ‘Pippo’ Traina
Scheda editoriale al link https://www.quodlibet.it/libro/9788822900692
Per saperne di più, l’intervista su Librobreve al link
https://librobreve.blogspot.be/2017/07/la-collana-elements-di-quodlibet.html
*Il volume di Luciano Curreri - “dedicato al pezzo di legno più famoso (e più bruciato del mondo)” scrive l’autore - Play it, again, Pinocchio. Saggi per una storia delle “pinocchiate”, Moretti&Vitali 2017
“con Pinocchio si tende ad ascoltare, inevitabilmente, il passato, perlomeno il nostro, e ad esclamare: c’était le bon temps! In questo senso, Pinocchio non arriva nemmeno dalla fine del secolo decimonono. La sua età è quella di una regione (e di una ragione) interiore, che ciascun lettore, a suo modo, ribattezza, dilatandola quanto vuole” (pag. 21)
“In effetti, pur partendo dalla fine dell’Ottocento - nel 1893, a dieci anni appena dal volume collodiano, Oreste Boni ci offre già Il figlio di Pinocchio - la ‘pinocchiata’ segue spesso il Novecento, lo punta, lo marca stretto, talora lo anticipa, sintonizzandosi finanche con i suoi estremi e pure, in un certo senso, sconfinando nel nostro 2000, nel 2000 dei sogni e degli effetti speciali” (pag. 23)
“Direi che le ’pinocchiate’ rispondono (…) cronologicamente, in parte alla rinascita ottocentesca di un genere, la novella, e in parte alla prospettica, e già novecentesca o quasi, fortuna del racconto. Certo, entrambi i termini, di fatto, raccolgono testualità simili; testualità che spesso seguono, con più facilità del romanzo, il corso storico di una nazione, magari a partire dalle appendici di giornali e riviste.
*Il libro di poesie di Claudia Zironi, fantasmi, spettri, schermi, avatar e altri sogni, Marco Saya edizioni, 2016
“La mia guardiana/ ha i capelli neri e sta seduta/ nessuno/ le ha assegnato la custodia/ lei sa d’un divino disegno/ profuma di società e/ di un corpo snello./ la mia guardiana è bella/ come una morta/ è sterile/ è perfetta.” (pag. 126)
“I versi di Claudia Zironi sono classici e ricercati, sorretti da un’armonia musicale che si accorda ai tempi del respiro, riprova di una costante frequentazione della letteratura poetica e della padronanza della metrica. Quest’ultima, se non impone versi regolari, rimane tuttavia a improntare la misura e l’equilibrio del verseggiare, fitto di richiami tra una poesia e l’altra, denso di assonanze e inversioni, impreziosito da un utilizzo sapiente di enjambement, estetici anacoluti e chiuse efficaci. (…) Il pensiero filosofico viene (…) chiamato in causa a illuminare i meccanismi psicologici innescati dai contemporanei mondi virtuali, nello spazio di un libro compatto e articolato, un lavoro fortemente ambizioso i cui risultati si dimostrano tuttavia all’altezza degli intenti.” (Dalla prefazione di Francesca Del Moro, Tra mito platonico e social network: un poema filosofico sulla fenomenologia delle illusioni)
“Sembra che tutto remi contro la poesia. Persino la scuola, la formazione letteraria, istituzionale, non contribuisce alla causa. Nonostante la massiccia somministrazione di poesia dei programmi scolastici ministeriali (quasi come fosse un vero accanimento terapeutico), gli studenti non si tramuteranno quasi mai né in poeti né in lettori”
(Nino Iacovella, Marginalità della poesia, poesia marginale, in Passione Poesia. Letture di poesia contemporanea 1990-2015, a cura di Sebastiano Aglieco, Luigi Cannillo, Nino Iacovella, Edizioni CFR/Gianmario Lucini, 2016)
Adele Desideri
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