nota di lettura di Carla De Angelis
Ad una prima lettura curiosa ed emotiva ne ha fatto seguito un’altra più attenta e consapevole, che ha attenuato il desiderio di scrivere subito le mie impressioni, c’era la necessità di approfondire.
Quale utilità ricava l’uomo da tutto l’affanno per cui fatica sotto il sole? (Qohèlet), questo pensiero insieme alla ricerca del senso della vita accompagna tutti i nostri giorni. Sotto il sole (sopra il cielo) di Alessandro Ramberti è un libro di Amore che aiuta a ri/trovare la chiave giusta per aprire la porta del Padre e un riparo sicuro dalla disperazione. Quale la strada? “si è passanti precari / come mete sfuocate / vie spampanate dalla crisi”.
È stato come guardarsi allo specchio e scoprire l’invisibile, avevo la sensazione che qualcosa alla fine dovesse accadere. È accaduto che il ricordo dell’adolescenza, quando leggevo avidamente i Vangeli è tornato con prepotenza “Quando è iniziato l’essere / in quello che sei/giorni hanno formato”… avevo dimenticato “Da principio” .
Il cammino attraverso le pagine è stato più facile, il poeta conosce a fondo la vita e gli uomini, ogni verso è un atto di fede e di speranza: “Mi affido a voi sorelle / che sapete accorrere ai sepolcri, / a voi fratelli che potete aprirli e chiedo / pietà agli ultimi volti / pulviscolo migrante.”
Ho trovato in queste pagine il senso e la condizione per una poesia che voglia parlare a tutti con parole che sanno di nuovo e di antico, un dialogo che mette a suo agio il lettore gli fa sentire tutto il fascino della vita e va oltre: “La forza ha il fascino del tempo / come la bellezza / quando è fragile.”
Roma 6 giugno 2013
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