Commento alle poesie di Anna
Scarpetta.
(ex “L’Universo degli Angeli” –
Sentieri di Anime e Sogni – a cura di G. Ianuale per Accademia Internazionale
Vesuviana – Marigliano (NA) - 2012)
“L’Universo degli Angeli” è l’antologia curata da Gianni
Ianuale e pubblicata nel mese di luglio 2012
dall’Accademia Internazionale Vesuviana per raccogliere le liriche dei
poeti che si sono ritrovati attorno all’ideale morale che “poetare significa
muoversi e operare nell’armonia cosmica in cui l’essere e il bene puntualmente
coincidono” (dalla premessa di Bernardo Silvestri, pag. 6).
Tra gli Artisti selezionati figura la poetessa Anna
Scarpetta che presenta le sue liriche intitolate:
- Porto in giro per il mondo
- Alzati anima
- Forse gli Angeli
- Ho salito i gradini del mondo
- Vivere per non morire
Questi cinque componimenti sono il proclama di ideali e
linee guida di una vita dedicata a difendere
l’identità, i principi e i valori che rendono l’individuo persona unica
e irripetibile; la poesia è il veicolo, il modo per comunicare al mondo la
propria visione della vita che ha radici profonde nella memoria, nella
famiglia, nelle tradizioni e negli affetti che legano alla propria terra.
La poetessa che ha ben conscio il suo ruolo di guida, non può
non confrontarsi con la vita e con gli altri e non può, quindi, non cantare le
risorse collettive, il coraggio di vivere, la ripresa dell’Uomo che ha ideali e
mete importanti da raggiungere:
“Destati, anima, dal
frastuono fragoroso
Che stordisce
solamente e nulla dice” …
(da Alzati anima, pag. 371)
E non può esservi certezza di perseguire il fine destinato,
senza la sicurezza interiore di una Guida superiore (“Forse gli Angeli”, pag.
372) di cui la poetessa ha piena coscienza, tanto che può dire:
“Ho salito, con grande
affanno, i gradini del mondo
Rasentando i
pericoli, passando lenta nel mezzo…
… Con la mente
imbevuta di forti pulsioni…
… Con grande magia…
( da “Ho salito i gradini del mondo”, pag.373)
Ardore, affanno, salita…non un cammino semplice, non una
strada pianeggiante, perché l’esistenza di ogni essere umano è cosparsa di
prove, di difficoltà che temprano, fortificano e confermano, a consapevolezza e
maturità raggiunte, che il dolore è parte del vivere.
La scelta è univoca: “Vivere per non morire” (pag. 374).
La vita, secondo la poetessa Anna Scarpetta, è una prova di
coraggio, perciò va vissuta coraggiosamente, superando le quasi continue prove
iniziatiche e guardando sempre al domani, perché il nuovo giorno è resurrezione
e, se la sofferenza ci abbatte, la speranza ci accompagna.
Come sempre, anche in queste sue forti liriche, la poetessa esprime
i suoi profondi pensieri in modo lineare, chiaro, universale e se vede se
stessa come metro del tutto, riconosce nella sua esperienza tutta l’Umanità che
le cammina a fianco e proprio per questo sa riconoscerla, abbracciarla e
comprenderla.
ANNA SCARPETTA
Nata a Pozzuoli nel 1948,
formatasi culturalmente a Napoli dove ha anche frequentato la Scuola di recitazione e
spettacolo, è erede della grande famiglia che molto ha contribuito alla storia
Artistica Napoletana e Italiana.
Poetessa ben nota ai circoli
culturali e letterari Napoletani, ha poi vissuto a Milano e risiede attualmente
a Novara.
Si ė sempre dedicata alla
poesia, alla narrativa e alla saggistica collaborando con numerose riviste
culturali.
Ha ottenuto prestigiosi
riconoscimenti ed è membro "Vitae et honoris causae" del Centro
divulgazione rete e Poesia.
Tra le sue opere pubblicate
ricordiamo:
- Poesia (ed. Gabrielli, 1985)
- Frantumi di tempo (ed. Lo
Faro, 1991)
- L'altra dimensione della vita
(ed. Libroitaliano Word, 2004)
- Le voci della memoria ( ed.
ismecalibri, 2011)
Molte sue poesie sono raccolte
in numerose antologie.
Anna Maria Folchini Stabile
Angera, 24 agosto 2012
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