(versi di Franca Oberti scritti in un momento di “assalto esterno” al silenzio misterioso di Fonte Avellana, v. kermesse avellanita 2012)
Sul sentiero dei ciclamini
odore d'erba, profumo di lillà.
Nemmeno qua
si è salvato
il gesto antico della falce;
il silenzio è devastato dal rumore,
dal vociare ininterrotto della festa.
Rimbalza il suono
tra le antiche pietre
e scende rotolando nella valle.
Il Catria osserva e incombe
sulla spavalda gente
che prosegue, nel formicaio,
l'accumulo di niente.
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