POETI: ORGOGLIO DI FRONTIERA
Non poeti, né lustrini. Prima uomini, donne, persone capaci, abili nell'espressione poetica. Pessoa diceva “Poesia, farfalla che ti posi sulla testa e rendi più ridicoli maggiore è la tua Bellezza”. Bene, ma sulla testa di chi? Di cosa? Di persone, di uomini. La poesia sta solo sulla testa di chi vuole diventare poeta, non di chi lo è già. “Non dimenticate che siamo tutti apprendisti” sentii dire qualche anno fa a Buffoni. Perché il Poeta troppo spesso incarna il participio passato di un freddo amore per la Poesia, e di fuoco c'è solo il ricordo sostituito dal tiepido che gli sale alle guance nominando i grandi gruppi editoriali che se lo contendono. In questi giovani, nell'elenco di sacrifici che fanno per fermare qualcosa della loro produzione, nell'umile lavoro lontano dai facili applausi, e spesso senza ritorno; nell'affanno di chi forsenna sé stesso per entrare nelle cose, qui sarà più facile osservare il germe della Poesia. Questo reading è pensato per promuovere e incoraggiare il loro pensiero anche nella Terra d'origine. Se la Sicilia è Frontiera, loro debbono essere il nostro orgoglio. Per la tenacia, l'impegno e i sacrifici con cui portano avanti la loro differenza.
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