FaraEditore, 2011
recensione di Vincenzo D'Alessio
Nella collana “Sia cosa che” ha visto
la luce una nuova raccolta del poeta Alberto Mori dal titolo Financial:
riuscito investimento, con relativo profitto, di tradurre la difficile sostanza
dei beni economici, in leggeri versi. La Poesia è materia magmatica per essere
rappresa, in solchi, su fogli bianchi: rischia di incendiare la pagina!
Partendo da questa prerogativa del “fare” Alberto Mori è riuscito a porgere al
lettore un’altra raccolta poetica densa di effetti sonori, ironia costruttiva,
satira mordace, senza tradire il costrutto che regge la polisemia delle parole
usate.
Finanza tradotta in versi: l’epilogo si
apre con la citazione del poeta statunitense Jack Hirschman: “Per dislocare
l’immaginazione con un prezzo”; prosegue con testi poetici brevi, spigolosi,
con poche figure retoriche, uniti in modo asindetico, uno stile paratattico
teso a rallentare il ritmo della lettura e preferire la riflessione e l’uso
dell’enjambement per dare vigore alla poetica. Poca rima, molta quotidianità, tanta aderenza alla realtà,
con l’uso dei termini appropriati per il viaggio nel mondo delle finanze. Un
viaggio paragonabile ad una odissea, nel senso di disavventure con molte
perdite, che oggi l’intera razza umana sta vivendo con gravissime perdite di
esistenze.
Poeta e profeta, il Nostro, nella scia
di altri grandi poeti pubblicati nella medesima collana: vedi William Stabile
con la raccolta Contrappunti e tre poesie creole FaraEditore, 2006, della
poesia “Addio capitalismo” con dedica al poeta uruguaiano Mario Benedetti: “Anni che fai
business, corporate e produzione / sulle spalle del lavoratore. / Mi
chiedi se sono multi-task / se
so essere flessibile nel teamwork / se
sono focused e ragiono per obiettivi” (pag. 32). Nella citata raccolta anche i versi del
poeta irlandese William Wall,
tradotto dallo stesso William Stabile, della raccolta Fahrenheit Says Nothing
To Me (pag. 49).
Allo stesso modo Mori sceglie di
decodificare in versi l’anima pesante del mondo della finanza, traducendola per
il lettore attento e determinato nei cambiamenti:
Cassaforte Home Banking
Funzionalità
pronto uso girevole
Multi task con telecomando
Password con atonalità
dodecafonica di riconoscimento (pag. 18)
Nell’immaginario colletivo tutte queste
nuove parole sono divenute d’uso comune. Anche il settantenne pensionato è in
possesso della Credit Card, usa l’Iphone Smart, si ubriaca davanti agli schermi
3D, forniti di video Touch Screen. Questo è l’inizio del XXI secolo, dei
continui cambiamenti, degli eccessi d’immagine e della sottomissione mondiale
attraverso le antenne satellitali. La lezione ci viene dal recente passato: il
romanzo 1984 dello scrittore George Orwell (pubblicato nel 1948); dalla
tristissima esperienza sociale
vissuta nella nostra Italia da più
di vent’anni.
Per una felice ironia, Alberto Mori, ci
ha abituati, nei suoi versi, al concetto di positività per ogni reazione alle
cadute sociali. Lo dimostra in
questa bellissima poesia che neutralizza gli effetti “loss” dei mercati
mondiali e ci riporta alla vera essenza del viaggio umano, l’accoglienza:
Tenta vendita porta a porta
Entra ed esce
Monetizza parola sudata
con tappeto sulla spalla ( pag. 30)
Una lettura che coinvolge “fino a
sollievo /sconcerto / alternato a fine azione”.
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