giovedì 1 settembre 2011

Su Financial di Alberto Mori


FaraEditore, 2011
recensione di Vincenzo D'Alessio
Nella collana “Sia cosa che” ha visto la luce una nuova raccolta del poeta Alberto Mori dal titolo Financial: riuscito investimento, con relativo profitto, di tradurre la difficile sostanza dei beni economici, in leggeri versi. La Poesia è materia magmatica per essere rappresa, in solchi, su fogli bianchi: rischia di incendiare la pagina! Partendo da questa prerogativa del “fare” Alberto Mori è riuscito a porgere al lettore un’altra raccolta poetica densa di effetti sonori, ironia costruttiva, satira mordace, senza tradire il costrutto che regge la polisemia delle parole usate.
Finanza tradotta in versi: l’epilogo si apre con la citazione del poeta statunitense Jack Hirschman: “Per dislocare l’immaginazione con un prezzo”; prosegue con testi poetici brevi, spigolosi, con poche figure retoriche, uniti in modo asindetico, uno stile paratattico teso a rallentare il ritmo della lettura e preferire la riflessione e l’uso dell’enjambement per dare vigore alla poetica. Poca rima, molta quotidianità, tanta aderenza alla realtà, con l’uso dei termini appropriati per il viaggio nel mondo delle finanze. Un viaggio paragonabile ad una odissea, nel senso di disavventure con molte perdite, che oggi l’intera razza umana sta vivendo con gravissime perdite di esistenze.
Poeta e profeta, il Nostro, nella scia di altri grandi poeti pubblicati nella medesima collana: vedi William Stabile con la raccolta Contrappunti e tre poesie creole FaraEditore, 2006, della poesia “Addio capitalismo” con dedica al poeta uruguaiano Mario Benedetti: “Anni che fai business, corporate e produzione / sulle spalle del lavoratore. / Mi chiedi se sono multi-task / se so essere flessibile nel teamwork / se sono focused e ragiono per obiettivi” (pag. 32). Nella citata raccolta anche i versi del poeta irlandese  William Wall, tradotto dallo stesso William Stabile, della raccolta Fahrenheit Says Nothing To Me (pag. 49).
 Allo stesso modo Mori sceglie di decodificare in versi l’anima pesante del mondo della finanza, traducendola per il lettore attento e determinato nei cambiamenti:
Cassaforte  Home Banking
Funzionalità pronto uso girevole
Multi task con telecomando
Password con atonalità dodecafonica di riconoscimento (pag. 18)

Nell’immaginario colletivo tutte queste nuove parole sono divenute d’uso comune. Anche il settantenne pensionato è in possesso della Credit Card, usa l’Iphone Smart, si ubriaca davanti agli schermi 3D, forniti di video Touch Screen. Questo è l’inizio del XXI secolo, dei continui cambiamenti, degli eccessi d’immagine e della sottomissione mondiale attraverso le antenne satellitali. La lezione ci viene dal recente passato: il romanzo 1984 dello scrittore George Orwell (pubblicato nel 1948); dalla tristissima esperienza  sociale vissuta  nella nostra Italia da più di vent’anni.
Per una felice ironia, Alberto Mori, ci ha abituati, nei suoi versi, al concetto di positività per ogni reazione alle cadute  sociali. Lo dimostra in questa bellissima poesia che neutralizza gli effetti “loss” dei mercati mondiali e ci riporta alla vera essenza del viaggio umano, l’accoglienza:
Tenta vendita porta a porta
Entra ed esce
Monetizza parola sudata
con tappeto sulla spalla    ( pag. 30)
Una lettura che coinvolge “fino a sollievo /sconcerto / alternato a fine azione”.

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