Sebastiano Adernò
Kairos
€ 11,00 pp. 60 (Sia cosa che # 84)ISBN 978 8897441 00 7
copertina di Patrizia Casadei, studio Kaleidon (Rimini)
Prefazione di Massimo Sannelli
«Pensiamo ad ogni indagine, compresa quella artistica. E figuriamoci una spirale tridimensionale, che (…) spinta dall’esercizio cresca in altezza intagliando lo spazio della ricerca. E senza sottoporsi a nessuna meccanicità, nella migliore delle ipotesi affini sé stessa con infiniti passaggi. La formula armonica che regola il suo procedere stabilirà la bontà di una corretta aderenza alla nostra ricerca. Infiniti casi di abbandono e corruzione minacciano questa crescita verso l’alto.»
In questo brano della postfazione, l’Autore parla di una formula armonica che può accadere solo se cogliamo il kairos, il tempo opportuno. Nella suggestiva mistica e cosmologica prefazione di Massimo Sannelli, ci vengono offerte chiavi di lettura di questa raccolta che ci aprono mondi. Ad esempio: «… [lo spazio dentro un vaso, l’aria che invade la spalliera di una sedia]: lo strano non-essere che forma l’essere di un oggetto. Il perimetro di una casa contiene molta aria, che non è un muro. Perché io sia, è necessario che vi sia qualcosa che io non sono. A questo punto, attenzione: o ti riconosci pieno di vuoto, e lo sai, o non vuoi saperlo, e ti disperdi.»
I versi di Adernò ci scuotono profondamente e ci stimolano a percepire quel significato oltre il tempo (e le parole) che rende il nostro cammino un viaggio ricco di incontri, capace di tagliare i “rami secchi” e di diffondere e percepire la kalokagathía (bellezza e bontà, le qualità che ci rendono già adesso e qui eterni).
Sebastiano Adernò è nato in Sicilia nel maggio del 1978. Si è laureato in Lettere Moderne a Milano, con un iter formativo in Storia e Critica delle Arti, e una tesi in Storia e Critica del Cinema. Nel 2010 ha vinto il “Premio Ossi di Seppia” e si è classificato terzo al Premio di poesia “Antonio Fogazzaro”. Ha ottenuto il secondo posto all’International Poetry Slam di Trieste La sua prima raccolta carminasincronici risale al 2008, pubblicata nell’antologia Storie e versi di Fara Editore. A marzo 2011 è uscita la sua opera prima Per gli anni a venire edita da Lietocolle e da maggio 2011 è presente nella Collana “Nuovi Echi” de La scuola di Pitagora editrice. Continua a scrivere, e di recente ha ottenuto una segnalazione al Premio Città di Forlì. Negli ultimi anni è stato impegnato nella produzione e diffusione del documentario U stissu Sangu che è stato proiettato a Bruxelles, New York e in un tour per il Messico, e per cui ha ottenuto un riconoscimento al Premio Giuseppe Fava giovani per l’impegno di denuncia sociale.
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