venerdì 30 luglio 2010

Albero della Poesia

cari tutti,

l'esperimento estivo é incominciato alcuni gg fa;i abbiamo appeso le poesie di Evelina Schatz all'albero davanti alla casa della poesia: ........ sono state raccolte tutte dai passanti.

Ieri pioveva quindi abbiamo appeso alcuni libricini (fotocopia della pagina iniziale del libro, con l'indicazione del nome dell'autore e la Casa Editrice e di una poesia della raccolta) di altri scrittori. Abbiamo utilizzato alcuni sacchettini di plastica affinché i fogli non si rovinassero con l'acqua piovana, qui a Brussels piove molto.

Ecco chi abbiamo scelto :

Domenico Cipriano - L'enigma della macchina per scrivere
Leela Marampudi - Il destino immobile
Andrea Garbin - Lattice
Stefania Crozzoletti - Prima vita
Fabia Ghnezovich - Il cielo aperto del corpo
Cinzia Demi - poesia per Raoul Grassilli (inedita)

Continuiamo cosi e Vi teniamo al corrente

giovedì 29 luglio 2010

le parole e le idee possono cambiare il mondo


'Understanding Poetry,' by Dr. J. Evans Pritchard, Ph.D.

To fully understand poetry, we must first be fluent with its meter, rhyme and figures of speech, then ask two questions: 1) How artfully has the objective of the poem been rendered and 2) How important is that objective? Question 1 rates the poem's perfection; question 2 rates its importance. And once these questions have been answered, determining the poem's greatness becomes a relatively simple matter.

If the poem's score for perfection is plotted on the horizontal of a graph and its importance is plotted on the vertical, then calculating the total area of the poem yields the measure of its greatness.

A sonnet by Byron might score high on the vertical but only average on the horizontal. A Shakespearean sonnet, on the other hand, would score high both horizontally and vertically, yielding a massive total area, thereby revealing the poem to be truly great. As you proceed through the poetry in this book, practice this rating method. As your ability to evaluate poems in this matter grows, so will, so will your enjoyment and understanding of poetry.

http://www.youtube.com/watch?v=_D-mtCdYgsA&feature=player_embedded#!

martedì 27 luglio 2010

Albero della Poesia


PROGETTO: ALBERO DELLA POESIA

All’interno del progetto elaborato in vista della riqualificazione del parco del Comune di Etterbeek, Il Club del Libro si propone di creare uno spazio dedicato interamente alla poesia come veicolo di comunicazione interculturale.
La proposta iniziale nella realizzazione dell’ecomuseo prevede l’attribuzione di un ruolo particolare agli alberi e a quello che le loro radici rappresentano: una rete dinamica di relazioni interculturali.
In questa ottica si vorrebbe scegliere uno o più alberi all’interno del parco per farli diventare luoghi di poesia.
Il progetto consiste nel coinvolgere poeti di ogni cultura attivi a livello locale o internazionale invitandoli a inviare i loro scritti da promuovere. Questi verrebbero, una volta selezionati e supervisionati, appesi ai rami dell’albero dando vita a un “Albero della poesia”, dove le poesie verrebbero ciclicamente sostituite per dare voce alle varie anime della città.
L’albero come soggetto attivo dell’ecomuseo diventerebbe un punto d’incontro per le diverse identità culturali del comune e altresì un mezzo di conoscenza e di confronto.
Il progetto dell’”Albero della poesia” prevede inoltre la promozione della poesia e dello scambio interculturale attraverso giornate di incontro, eventualmente anche con gli autori, incentrate di volta in volta su una tematica differente.
In seguito si potrebbe istituire una “Festa dei popoli” a scadenza fissa (una o due volte l’anno), la quale darebbe completezza alle attività riunendo in una sola giornata la promozione delle arti coinvolte nel progetto dell’ecomuseo. Durante queste giornate di festa alla poesia si affiancherebbero l’arte, l’architettura del paesaggio e la promozione dei vari prodotti alimentari e artigianali caratteristici delle componenti etniche della comunità.

Installazioni: due sono le possibilità

1. L’albero. Secco o verde, non altissimo, a portata di mano e di vista. Appendo le foglie/fogli di rame a forma di pagina in proporzione con l’altezza dell’albero, con sopra le mie poesie scritte a mano con i colori indelebili quindi resistono alle intemperie, All’aperto con il vento le foglie metalliche fanno un bellissimo suono, molto musicale. Il canto del vento. Se il suono non da fastidio, dipende dal posto, possono stare fino alla caduta dei fogli (delle foglie), circa un anno due, diventano attorcigliati, scuri, bucherellati, tormentati, vissuti insomma. Si raccolgono man mano che cadono dall’albero dalla persona amica. Poi si fa un’installazione con le foglie cadute. Les feuilles mortes. All’interno di uno spazio chiuso si potrà fare un'installazione ad hoc che funge da scenografia per recital di poesia e musica. Basterebbe una parete. Anche temporanea.

2. Poesia a strappo. Si possono attaccare a diversi alberi un centinaio di fogli (album) alla volta di poesie da cogliere, strappando. Oppure appendere sulle corde tirate, come la biancheria.

giovedì 22 luglio 2010

Mariano Diotto su Fragile di Laura Bonalumi



domenica 3 gennaio 2010

Fragile: storia di anoressia e di angeli, al confine tra fantasia e realtà in un coinvolgente libro di Laura Bonalumi

Parlare di anoressia non è semplice. Non lo è per la delicatezza dell’argomento, non lo è perché una storia di anoressia è prima di tutto una storia di sentimenti e di umane emozioni. E non c’è nulla di più difficoltoso che raccontare emozioni.
Laura Bonalumi, ci è riuscita perfettamente in Fragile (Fara Editore), il racconto di Anna, sedici anni, anoressica, un’adolescenza segnata da un disagio inesprimibile e una fine quasi annunciata. Una ragazza comune che all’interno dell’Ospedale in cui è ricoverata, vive il suo calvario, più intimo che fisico, percorrendo le tortuose strade dell’esistenza. Ad accompagnarla è l’abbraccio di un angelo, “a metà strada tra certezza divina e dubbio umano.” Il risultato per il lettore è miracoloso. Forse perché non crediamo negli angeli. Forse perché avevamo bisogno di guardarci dentro più di quanto noi stessi pensassimo. Forse perché, come ricorda Stefano Martello nella Prefazione, “abbiamo un bisogno ancestrale di immaginare le nostre vite in mano a forze sconosciute che ne guidino il corso…”.
“Fragile” non è un racconto qualunque. Non è pagine e pagine di cronaca e di luoghi comuni, né di analisi, di ragioni, di colpe e di scuse. E’ un percorso nella propria anima attraverso l’anima di Anna. E’ il suono di un grido struggente e acuto che silenziosamente arriva dritto al cuore. E ci fa riflettere. Tutti. Sui nostri bisogni, sulle nostre paure, sulla nostra difficoltà ad esprimere i sentimenti, sulla “nostra” fragilità.
Chi si avventura nella lettura non può restare indifferente. Perché nessuno, ma proprio nessuno, può fuggire dai sentimenti e dalle emozioni. Ed è proprio di essi, prima ancora che della storia raccontata, che in questo libro ci sentiamo parte. Anna siamo noi. Le sue emozioni, i suoi pensieri, le sue paure le conosciamo così bene da afferrarle al volo, da prevederle persino. Eppure le viviamo con l’intensità di chi le percepisce per la prima volta perché lei ci costringe a guardare oltre, a fissare lo sguardo proprio dove non vorremmo. In quella direzione che avevamo cercato con tutte le nostre forze di sfuggire relegando la verità in un angolo del cuore, riducendo l’immenso spazio dell’anima in un angusto ripostiglio, trasformando l’amore in un valore così piccolo da essere sovrastato da un dolore negativo e distruttivo, che vince inesorabile su ogni buona volontà.
Ma qui a vincere è un bene esagerato che per una volta è più forte delle nostre resistenze. E il miracolo si compie: vogliamo che Anna possa gridare finalmente il suo amore. Vogliamo sostenerla, entrare fisicamente nelle pagine del libro per invitarla a farcela. Vogliamo fortemente che Anna sia finalmente libera. Perché è così che possiamo divenirlo anche noi: liberi di amare, liberi di chiedere aiuto, liberi di vedere oltre. Adesso sì che vorremo un angelo. E adesso, forse, qui c’è.
Mariano Diotto

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Come contattare Mariano Diotto

Per contattati diretti
mariano@marianodiotto.com

Per l’incontro con l’autore
Mariano Diotto è disponibile ad incontrare i suoi giovani lettori nelle scuole, nelle librerie e nelle ludoteche.

L’incontro ha la durata di circa due ore e prevede:
• presentazione dell’autore;
• reading di alcuni brani tratti dal romanzo;
• drammatizzazione di alcune parti del romanzo coinvolgendo i ragazzi;
• domande da parte dei lettori;
• distribuzione di gadget;
• firma dei romanzi.
Con i docenti e le scuole si possono anche creare assieme eventi diversi, legati sempre al mondo della lettura.

Per contatti
mariano@marianodiotto.com

Biografia

Mariano Diotto è uno scrittore e sacerdote salesiano. Nasce a Torino nel 1971 ma poi si trasferisce con la sua famiglia in un piccolo paese dei Colli Euganei in provincia di Padova: Torreglia. Fin da giovane è attratto dal mondo della musica, della radio e della televisione tanto che consegue la laurea in Scienze della Comunicazione Sociale. Accanto a questo cresce la voglia di dedicarsi ai giovani e così intraprende gli studi per diventare sacerdote, dopo molti anni di animazione con i ragazzi delle elementari e delle medie, e ottiene la laurea in Teologia. In questi studi così diversi riconosce la sua passione per la musica, per la televisione, per la spiritualità, per la scrittura e la narrativa per i ragazzi, affascinato da come questi elementi comunicativi così diversi possano unirsi in un unico linguaggio. Attualmente insegna Semiotica all’università, continuando a svolgere attività ricreative ed educative per ragazzi e giovani, incontrandoli nelle scuole, nelle biblioteca e dovunque venga chiamato a parlare di loro e con loro.

    mercoledì 21 luglio 2010

    Progetto amico a Cesenatico 6 ago

    Fondazione CondiVivere/Associazione Agorà/Università di Bologna
    Laboratorio per le Autonomie
    Camping Village
    Cesenatico
    24 Luglio  - 7 Agosto 2010

    Con il Patrocinio del Comune di Cesenatico e del Comune di Bresso (MI)
    Venerdì  06 Agosto 2010
    ore 21.00
    Palazzo del Turismo - Sala Convegni Cesenatico

    Convegno sul tema
    ·      Verso una vita autonoma e indipendente con l'emozione di conoscere e il desiderio di esistere. Cosa fare, come fare e perché: strategie e buone prassi nell'ambito della pedagogia speciale - “Il Progetto Amico”.
    ·      L’esperienza del Judo, esibizione dei partecipanti al progetto in collaborazione con l’asd D.A.MA.  di Cesenatico.

    Interverranno:
    ·      Alice Imola
    ·      Cinzia De Pellegrin
    ·      Andrea Davolio
    Collaboratori alle ricerche sul superamento degli handicap che fanno capo all'Insegnamento di Pedagogia Speciale di responsabilità del prof. Nicola Cuomo, Dip. di Scienze dell'Educazione.                                Università di Bologna.
    ·      Aldo Piatti Maestro di Judo (asd Bu-Sen Bresso)
    ·      Lorenzo Onofri Maestro di Judo (asd D.A.MA. Cesenatico)

    INFORMAZIONI
    Aldo Piatti      334.46112632    -    aldo.piatti@bresso.net

    mercoledì 14 luglio 2010

    Poetarum Silva 24 lug a Reggio Emilia

    Fra i poeti anche Stefania Crozzoletti e Natalia Castaldi


    Libreria Interno 3 – Arti e Pensieri


    Ateliers Via dei Due Gobbi 3 – Reggio Emilia


    Sabato 24 Luglio
    (dalle 21.00 alle 24.00)



    POETARUM SILVA

    (corpi a confronto)




    READING LETTERARIO MULTIMEDIALE


    a cura di Enzo Campi


    con


    Mariangela Guatteri, Arturo Moll, Mirella Gazzotti,
    Silvia Molesini, Elena Lusvardi, Giovanni Campi,
    Natàlia Castaldi, Antonella Taravella, Silvia Rosa,
    Pierluigi Tedeschi, Federica Gramiccia, Anna Maria Meliga,
    Stefania Crozzoletti, Enzo Campi,



    Programma della serata




    READING



    Di sole voci (Silvia Rosa) – Ed. LietoColle
    Ipotesi Corpo (Enzo Campi) – Ed. Smasher
    Poetarum Silva (AAVV) – Ed. Samiszdat
    Vertigini scomposte (Antonella Taravella) – Ed. Smasher
    Prima vita (Stefania Crozzoletti) – Fara Editore


    ANTEPRIME INEDITI



    Due Dimensioni (Mariangela Guatteri)
    La distruzione della morte affrescata (Silvia Molesini)


    PROIEZIONI VIDEO


    Simpliciter & Complicatibus ne La burla del tempo
    di Giovanni Campi, interpretato da Nevio Gambula e animato da Orsola Puecher
    Ipotesi Corpo
    di Enzo Campi, con  Mariaestella Coli, Chiara Puglisi, Antonio Iorio

     


    PERFORMANCE


    Grevelieve
    di e con Pierluigi Tedeschi,  e con Lucia Bonacini, Luca Censi

    I Cantastorie

    di e con Mirella Gazzotti, Anna Maria Meliga


    INSTALLAZIONI


    Il profilo delle parole (Pierluigi Tedeschi)
    Gesti d’aria e incombenze di luce (Enzo Campi)



    lunedì 12 luglio 2010

    cantiche cagliaritane 1

    La mattina dopo la cena coi nipoti
    i non più, quasi, più giovani
    me, che son vecchio della mia giovinezza
    e giovane della mia vecchiaia incipiente
    - quasi una calvizie -
    ed aspetto un altro nipote
    dei più giovani, ancora,
    per una verifica di Eraclito
    dove penso che occorrerebbe
    non interrogare mai
    se non le passioni e le ansie
    e tutto il resto lasciarlo andare, via,
    come lumache lente ai loro sicuri altrove
    sopra le sbavature dei muri, lenti come il tempo

    che c'è voglia di giorno,
    come con Alex
    che ho conosciuto a Nairobi
    a Quetazalcoatl
    - quando le mura sono crollate insieme agli idoli -
    oggi
    (le divinità piumate si moltiplicano
    nelle sconcerie d'Europa)
    ob scenae
    nelle mute di corpi e cuori insanguinati
    - oggi - solo culi, solo i culi valgono, come la tv insegna -
    -oggi - che si può mentire a buon prezzo.
    In effetti.

    E me, non più scriptor, ma innamorato
    - forse della vita? - dirai -
    forse?
    e di Dio?
    molto più di un uomo,
    il Suo,
    quello morto d'amore
    - amore ucciso -
    laggiù dove ancora muri e croci
    e d'amore
    ...
    ...
    una rondine sopra il tetto, si diceva,
    che ne abbiamo sei, Biba, tutte a figliare
    femmina e maschio insieme, nè so come funzioni
    tra le rondini
    ma immagino come tra umane ed umani,
    immagino,
    che i cinguettii mi svegliano
    e sono belli nel loro insistente iniziale di chieder cibo al primo sole
    che c’è fame fame fame ...
    fame non appetito ... quando si è cuccioli ...
    questo cinguettio sale alle mie preghiere
    tra il buio e il giorno,
    quasi colonna musicale
    che si lega alla luce e ne godo;

    però cacano, Biba, questi cuccioli di rondini
    cacano, famelici
    cuccioli ben nutriti di ogni moscerino ben di dio
    raccolto a giro di terrazzini,
    tutt’attorno questa casa aperta su tre
    dei quattro lati dell’orizzonte
    dove solo a sud è quasi cieca
    per non vedere tutti i dolori e le gioie
    di cui raccontano riviste missionarie
    le vive di libertà di verità
    e non solo per libertà di stampa.

    Così oggi è san Benedetto che nasce a Dio
    e lo state festeggiando,
    lassù nell’Eterno,
    dove anche questa piccola primavera di tempo
    (Benedetto nasce a Dio)
    trova una goccia di vita nel grembo del Bene,
    come una raccolta di foglie
    tramontate a terra
    od i paesaggi di voli radenti
    al cielo ed al sole vivi così
    dentro il nero
    dell’apertura alare dei rondini.

    Forse Machiavelli
    (chiediglielo, Biba, tanto lo so che l’ha salvato;
    perché nel Suo Amore tutto
    quel corto egoismo intellettuale s’è sciolto, svaporato
    come acqua al sole feroce
    del mezzogiorno d’un sahara ...
    chiediglielo a Nicolò, se ci crede)
    forse Machiavelli non crede ai suoi orecchi
    quando angeli gli raccontano le improvvisazioni
    e le mosse sbilenche di Dio Genitore
    per salvarci tutti
    attraverso le mani povere delle Sue piccole piccoli,
    salvare ciascuna ciascuno di noi
    dagli orrori di morte con cui ci sbraniamo
    in ogni ovunque
    dove ci sia rubar denaro ed altri sterchi dei satana,
    come le politiche economiche del signor *...
    (mettici un nome a caso, che è quasi lo stesso, ovunque)
    fanno qui da noi
    per arricchire ricchi e impoverire poveri
    e gonfiarci più avidi di malignità male
    in conti non tracciabili
    linee di credito non rimborsabili
    per pacchi di armi corruzioni vendute a prezzo forte
    in Somalia, Guinea, Darfur, sud Sudan, Afganistan, Myanmar, Libia, Russia
    ovunque
    qui tra noi regnino diavoli divisori,
    finanziati dai nostri soldi e buoni amici
    di *... (e mettici il nome, e sceglilo, che è non lo stesso, ovunque)
    perchè consente guadagni
    facili sopra la vita di ...

    Ma oggi è san Benedetto,
    così cerco amore, oggi,
    l’ascolto che rammenda fiori di gioia
    sulle lenzuole dei nostri desideri
    finchè la nostra preghiera non sia più
    chiedere a Dio il Misericordioso
    di vedere le nostre necessità false vere,
    ma sarà supplica a Lui Santo di aprirci
    di ferirci,
    farci Sue vittorie amanti,
    lasciando che Lui, il Santo,
    agisca dentro di noi fino a farci piccoli,
    poveri e sorrisi del Suo Amore
    e liberarci così
    da noi,
    il male.

    domenica 11 luglio 2010

    17/18 luglio 2010 Due giorni di-versi

    CENTRO CULTURALE “NERUDA” - COMUNE DI CITTà DELLA PIEVE

    17/18 luglio 2010
    Due giorni di-versi
    a Città della Pieve (PG)
    (in memoria di Alberto Mario Moriconi e Angelo Ferrante)
    a cura di Luca Ariano ed Enrico Cerquiglini

    17 luglio

    Sala delle Muse del Palazzo della Corgna
    Ore 10,00 – Riflessione sulla poesia, la cultura e la figura dell’intellettuale
    Interverranno: Alberto Bertoni, Gian Ruggero Manzoni,
    Alessandro Seri, Salvatore Ritrovato.

    Ore 17,00 – Parco letterario
    Guida al parco a cura dei giovani pievesi.

    Ore 18,00 – Atrio Palazzo della Corgna
    Letture con l’associazione femminile La Rosa
    Autori: Vittoria Bartolucci, Gabriella Bianchi, Brunella Bruschi

    Ore 19,00 – Aperitivo in versi presso La Rocca
    Autori: Ottavio Rossani, Gianluca Ricci, Massimo Viganò, Walter Cremonte,
    Paolo Ottaviani

    Ore 21,30 – Cortile della Rocca
    Lettura Divina Commedia a cura di Riccardo Pratesi (30’ min circa)
    Musica con il cantautore Matteo Schifanoia (30’ min. circa)

    Ore 22,30 - Letture poetiche
    Autori: Alberto Bertoni, Alessandro Ghignoli, Alessandro Ramberti, Alessandro Seri, Carmine De Falco, Fabio Orecchini, Francesco Marotta, Rossella Tempesta, Gian Ruggero Manzoni, Tiziano Mariani, Salvatore Ritrovato, Stefania Cavazzon



    18 luglio

    Sala delle Muse del Palazzo della Corgna
    Ore 10,00 – Poesia e riviste
    Interverrano: Fabrizio Bianchi (Le Voci della Luna),
    Gian Ruggero Manzoni (ALI), Tiziano Mariani (clanDestino),
    Tito Truglia (Farepoesia), modera Guido Mattia Gallerani

    Ore 17,00 – Parco letterario
    Guida al parco a cura dei giovani pievesi.

    Ore 18,00 – Atrio Palazzo della Corgna
    Letture con l’associazione femminile La Rosa
    Autori: Vera Lúcia de Oliveira, Filippo Farinelli

    Ore 19,00 – Aperitivo in versi presso La Rocca
    Autori: Marco Carbone, Massimo Palme, Vittorio Cielo

    Ore 21,30 – Cortile della Rocca
    Laudi jacoponiane a cura di Luca Tedeschi (30’ min circa)
    Musica con il Pecorino Quartet (30’ min. circa)

    Ore 22,30 - Letture poetiche
    Autori: Alfredo Sorani, Guido Mattia Gallerani, Luca Ariano, Luca Paci, Lorenzo Mari, Sebastiano Aglieco, Stefano Leoni, Tito Truglia, Francesco Accattoli, Emiliano Tolve, Enrico Cerquiglini.


    Nei due giorni sarà allestito uno stand delle case editrici presenti: Puntoacapo, L’Arcolaio, La Meridiana, Fara, Farepoesia, Midgard, Le Voci della Luna.

    lunedì 5 luglio 2010

    Ultranovecento a Pordenone 10-25 lug

    L'Intervista di Antonietta Gnerre: Mario Fresa

    di Antonietta Gnerre

    Mario Fresa, saggista e poeta, è  nato a Salerno nel 1973.  Ha scritto e scrive per le principali riviste letterarie, da «Caffè  Michelangiolo» alla statunitense «Gradiva». È autore, insieme al filosofo Tiziano Salari, di un saggio in forma dialogica sulla poesia, Il grido del vetraio (Nuova Frontiera, 2005) e ha curato, sempre in sodalizio con Salari, il volume La poesia e la carne (La Vita Felice, 2009). La sua prima silloge poetica è apparsa, per iniziativa di Cesare Garboli, sulla rivista «Paragone».
    Ha esordito con la raccolta di poesie e prose Liaison (prefazione di Maurizio Cucchi, 2002, Premio Giusti Opera Prima, terna Premio Internazionale Gatto) ed è presente in varie antologie, tra le quali Nuovissima poesia italiana, a cura di Maurizio Cucchi e Antonio Riccardi (Mondadori, 2004).
    Le sue più recenti raccolte poetiche sono Alluminio (introduzione di Mario Santagostini, LietoColle, 2008), Costellazione urbana (tre poemetti, in «Almanacco dello Specchio» n. 4, Mondadori 2008) e Luci provvisorie, apparsa integralmente su «Nuovi Argomenti» ( n. 45, Mondadori, 2009).
    La passione di  Fresa per la scrittura cammina nella successione degli istanti con radici molto solide. Si rivela oltre lo sguardo dell’autore per guizzare nei nostri respiri, nel tempo, tra le sostanze che colano i pannelli della vita.


    Secondo lei, la parola è lo strumento della conoscenza?

    Sì, è strumento di conoscenza, ma anche di confusione e di sbandamento, di rivelazione e di improvvisa cancellazione. La parola costruisce e disunisce, ordina e capovolge. La sua natura è bifronte, imprendibile, acquatica. Osserva Eraclito: «io stesso muto nell’istante in cui dico che le cose mutano».

    La poesia è una necessità che rende vivi chi la tocca profondamente con l'anima. È vera questa definizione?

    Rovescerei l’ipotesi della prospettiva: come una grazia sconosciuta e mai determinata, è la stessa poesia a toccarci, e non il contrario. Ed è allora che il suo modo di condurci a osservare il mondo diventa ferocemente necessario.

    Qual è il suo rapporto quotidiano con la poesia?

    Il rapporto con la poesia è fuggitivo, instabile, momentaneo. Si tratta di  istanti improvvisi e imprevisti, di coincidenze estreme e di sorprese che investono lo sguardo, e che sanno poi spiegare, a chi sia capace di accogliere la loro eco indicibile e incomunicabile, il senso e la direzione degli eventi.

    La poesia è verità o bellezza?

    Per quanto sia provvisorio, e probabilmente vano, cercare di definire il senso del discorso poetico, cercherei, comunque, di avvicinarlo a una dimensione che sarei tentato di identificare con una specie di infinibile, precipitoso dirupo: dietro, oppure oltre questo, si potrebbe scorgere il profilo, liquido e molteplice, del vero. Forse…

    Sensibilità o stato d'animo?

    Parlerei di una sensibilità non personale o privata ma universale, nuda, oggettiva.

    Quali autori predilige?

    Catullo, Dante, Baudelaire, Leopardi, Pascoli, Lorca, Mandel'štam, Caproni, Wilcock, Rosselli.

    Un autore indispensabile per viaggiare sulla macchina del futuro.

    Dante. Per fortuna, nemmeno i dantisti sono riusciti ad allontanarmi dalla sua scrittura…

    Su cosa sta lavorando in questo periodo?

    Ho finito di lavorare al commento di un poema del 1843 di Gabriele Rossetti, Il Tempo, ovvero Dio e l’Uomo. Ne ho scoperto il manoscritto autografo e ne ho curato la prima edizione critica. L’opera sarà pubblicata quest’anno.

    Lei,  insieme a Ida Borrasi, è l’anima delle edizioni di arte-poesia "L'Arca Felice” di Salerno.
    Com' è nata questa passione di promuovere la poesia e l'arte insieme?

    Le intendiamo come forme speculari di ricerca e di  interrogazione del mondo. Da una parte, la parola sa incidere, dipingere, plasmare. Dall’altra, l’immagine dice, sussurra, dialoga. Tutto è uno, tutto è   legato…

    Lei nella collana "Coincidenze" ha ospitato nomi importanti della letteratura.

    Sì, la collana è preziosa: è stata inaugurata con inediti di Maurizio Cucchi e ha successivamente ospitato alcuni tra i migliori nomi della poesia italiana contemporanea.

    E poi ci sono i suoi tanti omaggi al poeta salernitano Marco Amendolara. Ci può parlare brevemente di quest'autore?

    Marco è stato un intellettuale di grande  forza e originalità. Spaziava dalla poesia alla traduzione, dalla critica d’arte a quella letteraria, dall’aforisma al saggio. È morto prematuramente, e tragicamente. Penso che sia necessaria una ripresa analitica della sua opera. È imminente l’uscita, presso L’Arca Felice, di una sua splendida raccolta di saggi, La tentazione molteplice, dedicata al rapporto tra arte e scrittura. Ma c’è anche una sorprendente raccolta poetica inedita che spero, quanto prima, di far conoscere al pubblico.

    Assiri e De Luca finalisti al Montano 2010


    Con la raccolta a quattro mani sui passi per non rimanere

    Chiara De Luca e Alessandro Assiri sono risultati finalista alla XXIV Edizione del Premio di
    Poesia Lorenzo Montano – Opera Edita.
    Complimenti e ad maiora!

    giovedì 1 luglio 2010

    Premio Antonio Fogazzaro

    Premio Antonio Fogazzaro 2010
    ho il piacere di comunicarVi la classifica:

    1° Pesca di Candelora
    di Flavia Tosi (Varese)

    2° Caravelle
    di Daniela Raimondi (London - GB)

    3° La pratica della palude
    di Sebastiano Adernò (Noto - SR)

    La premiazione avverrà sabato 10 luglio, ore 21.00 presso Villa Camozzi, a Grandola ed Uniti, frazione Codogna (CO).

    Lieti di averLa tra noi nella serata finale, mi complimento e La saluto cordialmente

    Alberto Buscaglia
    Curatore del Premio