martedì 26 agosto 2008

Su Solchi e Nodi di Caterina Camporesi


recensione di Nunzio Festa pubblicata sabato 23 agosto 2008 in VolObliquo ArtePoesia


Solchi e nodi, ultima esperienza poetica data alle stampe da Caterina Camporesi, è lettura atroce. Sono versi che tengono la loro atrocità. La durezza elevata all'ennesima potenza: una cosa che fa persino bene. Più nodi, che solchi. Eppure una lettura – d'intensità – che porta a comprendere l'autorevolezza dell'autrice. Poesie, 'ovviamente', senza titolo. Componimenti strazianti e dilaniati dalle sorti del presente. Il male ha già fatto quello che poteva fare, a tutte e tutti. La cattiva sorte. I nodi hanno legatura che non perdona. Eppure, dalla lettura della silloge, dovrebbe venire fuori che esistono degli impegni da compiere. La poesia della Camporesi è crudele. In quanto le strofe minime accolgono tanto di quello che è l'oggi visto con la lente del pessimismo e, allo stesso tempo, della realtà elevata ad comprensibile assurdo. «acque ristagno / in gole piagate // nude emozioni si contorcono / gemmando diamanti in bocche spinate». In poche parole è condensato il segno dell'autrice. Come una chiusa che potrebbe, persino, servire a dichiarare altro ancora: «'universo intanto invano stupisce / serrando il male in trappole d'inganni». Scompigliando le regole consolidate, si può dire che il contenuto dice di una condizione di dolore che il Pianeta assicura all'umanità, e ancora – quasi fra parentesi – altra durezza che sta nel vedere un buio condizionato dall'azione dell'inganno. Non sono necessarie, qui e ora, rime. La severità allucinata e razionale di Caterina Camporesi è rigata d'incisioni che appiano praticamente tutte quanti a mo' d'epigrafe. I versi di Solchi e nodi sono utili per guardare allo specchio quella condizione, perfino, d'impotenza che si mette nelle vite e dalle vite vuole essere vissuta quale motivo immodificabile. Ma qui siamo al fiato della rassegnazione che puzza di passo indietro. Mentre la poesia di C. Camporesi sembra fare comunque per dire passi in più. I nodi portati sulla pagina dalle poetessa sono difficilissimi da sciogliere. E sono miliardi. Però la durezza del muro deve essere sconfitta dalla potenza della volontà.


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