domenica 10 settembre 2023

Poesie inedite di Rossella Pretto

 



Napoli

 

 

 vaghi,

spirito per la città,

varcando soglie

di Napoli esoterica

iniziandoti a quella tua

vita incauta, qui avverata

 

hai vene svuotate di aperti

becchi, secchi al trangugio

del carnevale di gente

tra le condotte esplose

di un sabato sera che evapora

dai basoli lustri di afa

e si incarna in preghiera

perché l’anima salga

come fiato sfogato

dal polmone del mare,

il vostro sale ammischiato

calpesta cenere magica

sfregamento di mano

con pietra, alchimia o segno

della croce – dio proteggi

 

e sei ancora nell’aria, in questo

balcone che giganteggia sulla città

ciclopica la lente del golfo

l’amplifica vicina, più vicina

troppo vicina da non comprendere

 

questa città che ti si tuffa dentro

e liquida ti scorre nella bocca

a cascata giù fino alle fauci

di fuoco, nella battaglia laggiù

e dentro, dentro dove si dirama

la voce della fiera che solo avrà

sopravvivenza nera basaltica

 

tu uccello di paura, piccolo intarsio

di mondo architettato minuto

nel coro, mondo anche il dipinto,

dietro l’altare, e la luce del corpo

divino, che nasce e già svampa

come ti ha detto il Cristo velato

entrandoti scosceso nel petto

tamburo impazzito che imbrigli e

 

- dio ti prego, corazza

questa carne che trema – la paura

la paura allontanata come calice che bussa

nella gola, la pancia invasa, gli occhi

croste di sale, cristalli

che illuminano la notte criminale

di quella tua torre tentata da anni

 

ti aggiri per vichi invocando più vita

più corpi, più soglie, più mani

a strappare il sudore del buio

groviglio di serpe che scacci

con alta la fronte di una parola

superba e guerriera

 

 

 Flashback

 

 

 

 

Un tentacolo di mare si inerpica

tra i condotti di memoria:

sfilano vite esauste su via Caracciolo

nella grinza di cielo illividito che alliscia

i capelli arruffando la fronte

È silenzio o quasi il passo in cadenza:

maratoneta fluorescente, ora, o bianco

e nero che ramifica corrodendo gli occhi

Passo io, qui, e tu passavi – penso -

tu e tu, voi donne di famiglia, disassata, che

qui e altrove, nel non morente ieri di sempre

avete obolo di senso in me, eterna ripetente

 

 

 

 Risveglio tra vichi

 

 

 

 

È un vaso di rondini il cielo

le rotte a tracciare confini

all’orizzonte esistente

Un grido ti sveglia già esausto

nell’alba chiara implorando

basta, supplica e impone basta

Tutto chiede pietà e stordita

l’aria garrisce di voli

 

 

 

 

Rossella Pretto (Vicenza, 1978) poetessa, traduttrice e scrittrice, ha pubblicato il poemetto Nerotonia (Samuele Editore 2020) e il diario di viaggio scozzese La vita incauta (Editoriale Scientifica, collana S-confini diretta da Fabrizio Coscia 2023), entrambi ispirati al Macbeth shakespeariano. Con Marco Sonzogni ha curato e tradotto Memorial di Alice Oswald (Archinto 2020) e l’edizione delle traduzioni sofoclee di Seamus Heaney, Speranza e Storia (Il Convivio Editore, 2022). Di Alice Oswald ha inoltre tradotto e curato Nessuno in uscita per ETS. Ha poi curato La Terra desolata di T.S. Eliot nella traduzione di Elio Chinol (Interno Poesia 2022). È presente in diverse antologie poetiche e nell’antologia di racconti curata da Filippo Tuena, L’ultimo sesso al tempo della peste (Neo Edizioni 2020). Suoi articoli sono apparsi su «Alias-Il Manifesto», «Poesia», «L’Osservatore Romano», «L’Ottavo», «Journal of Italian Translation», «Studi Cattolici», «ClanDestino», «Succedeoggi» e «Doppiozero».

 

 

 

 

 

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